Un pallone buttato in mezzo, l’ennesimo, una mischia confusa in area, un batti e ribatti, un tocco vincente per Bacca, solo davanti a Rafael: così, in un attimo, è sfumato il sogno del Cagliari di portare a casa un risultato positivo da San Siro contro il Milan. Un sogno che i rossoblù si stavano costruendo con una partita attenta, fatta di sacrificio e lotta; tutto svanito in un ultimo episodio a tre minuti dal termine. 1-0 per il Milan e al Cagliari non rimane altro che mordersi le mani e incassare una sconfitta che brucia parecchio, per come è maturata, in una gara equilibrata, che il Milan come previsto e come naturale ha condotto all’attacco per buoni tratti, ma dove il Cagliari ha risposto colpo su colpo, giocando all’altezza dei quotati avversari, anche sul piano della gestione del pallone e nell’uscita dal pressing. Risultato a parte, da Milano sono arrivate soltanto notizie positive: è stato un Cagliari formato trasferta ben diverso da quello delle ultime prestazioni. E il vantaggio sul terz’ultimo posto, complice i risultati dagli altri campi, è rimasto immutato. Semmai un vero peccato l’espulsione finale di Bruno Alves, che priverà Rastelli di un elemento come il portoghese nella prossima partita di domenica contro il Genoa. Massimo Rastelli conferma l’undici di partenza schierato nell’ultima gara contro il Sassuolo, con l’unica eccezione di Ceppitelli al posto di Salamon. Diverso è l’atteggiamento tattico: Sau funge in pratica da unica punta, con un centrocampo folto, al quale danno una mano sia Farias che spesso lo stesso Sau, bravissimo a prendere palla, raddoppiare e fare salire la squadra. La partenza del Milan è rabbiosa: già alla prima azione i rossoneri guadagnano un angolo, batte Suso dalla destra, Romagnoli spizza verso la porta, grande risposta di Rafael. Poi è Bacca a girarsi dal limite, tiro sul fondo. Piano piano la furia milanista si spegne, l’intensità del pressing si abbassa ed inizia ad uscire fuori il Cagliari. I centrocampisti trovano spazio per uscire palla al piede: forse manca un pizzico di convinzione per affondare, contro un Milan che pareva aver perso le distanze. Sale in cattedra Davide Di Gennaro, impareggiabile nel farsi trovare libero e gestire le ripartenze. Al 25’Sau gioca bene il pallone sulla trequarti, tocco per l’accorrente Barella e sinistro radente, sul quale Donnarumma si distende in tuffo e devia con una mano. Al 27’ cambio forzato nel Milan: si fa male Abate, contuso dopo uno scontro con Bruno Alves: lo rileva Antonelli. Un minuto dopo punizione di Bonaventura appena fuori area, la palla sorvola la barriera e termina sul fondo. Su due angoli di Di Gennaro, Bruno Alves sale in cielo, ma non riesce ad impattare per colpire verso la porta. Al 32’ Rafael si tuffa e con una mano impedisce al cross basso di Niang di arrivare in area. E’ un Cagliari compatto, che non offre varchi, grazie ai costanti raddoppi portati sugli esterni. Suso, in modo particolare, trova opposizione di Capuano e Barella. Lo spagnolo riesce comunque ad effettuare un paio di pericolosi tiri cross, che sfilano a bordo campo. Ma è il Cagliari ad avere l’occasionissima per il vantaggio: splendido cambio di campo di Capuano, Isla controlla dalla parte opposta, tocco per Dessena, sinistro alto. La partita è vivace, le occasioni sono rare, ma si ha la sensazione che possa sbloccarsi da un momento all’altro. Al 67’ su tiro di Locatelli, Bacca non arriva sul pallone per un attimo. Poi l’episodio controverso del gol del Cagliari: Farias da sinistra cerca il tiro, la traiettoria è smorzata da un difensore, il pallone schizza per Isla, che mette dentro, ma in posizione di fuorigioco. L’assistente dell’arbitro però alza la bandierina con un po’ di ritardo. Entra Borriello al posto di uno stremato Sau. Il nuovo entrato, servito sulla destra, si mette in mostra con un tocco per Farias, la cui conclusione è ribattuta da Paletta. Rastelli manda dentro Joao Pedro per Farias, Montella negli ultimi minuti passa al 4-2-4 con Lapadula per Pasalic. Il fortino rossoblù, di fronte ad una pressione del Milan nuovamente cresciuta, sembra poter resistere, con Bruno Alves e Ceppitelli monumentali. Rafael è chiamato alla parata su un tiro di Suso da fuori area. Si arriva all’87’ e purtroppo è il minuto fatale: su un cross dalla destra, serie di batti e ribatti tra i difensori rossoblù e Lapadula, il cui tocco libera in qualche modo Bacca solo davanti a Rafael: il destro del colombiano non dà scampo al portiere rossoblù. Entra anche Giannetti, carta disperata per un tentativo di recupero che non si concretizza. Al 3’ di recupero poi un rilancio milanista lancia Bacca ancora a tu per tu con Rafael: Bruno Alves non può fare altro che commettere fallo per frenarlo. Scatta inevitabile il rosso, il Cagliari chiude in dieci. E con tanta rabbia in corpo per un risultato immeritato.