di Guido Corda
Abbiamo pensato di fare a Mario Pomesano, presidente del circolo “Maria Carta” di Bergamo, una intervista per fare il punto sul mondo della emigrazione, allo scopo di avere una visione chiara del Circolo e delle sue iniziative, ed anche per sapere qualcosa di più su cosa si muove a livello di Federazione e di Regione Sardegna. È inoltre utile ricordare che Mario, che già ricopre la carica di Presidente Onorario del Circolo stesso, ha annunciato da tempo che non potrà più essere disponibile per il ruolo attualmente ricoperto. Egli auspica dunque che i giovani soci trenta\quarantenni (possibilmente Sardi, nativi o di prima o seconda generazione aggiungo) sappiano farsi avanti per assumere quegli incarichi e quelle responsabilità fino ad ora gestite dalla generazione precedente che naturalmente non farà mancare il proprio prezioso supporto di conoscenze ed esperienze che andranno doverosamente riversate sui nuovi responsabili.
Qual è lo stato di salute del Circolo? Come numero di soci il Circolo sta bene. Esiste però il problema della funzionalità del Circolo stesso, che avrebbe bisogno di una più puntuale collaborazione dei soci giovani in particolare inevitabilmente destinati a reggere domani le sorti del Circolo. Peraltro questo problema è sentito anche da altri Circoli, sarà dunque opportuno trovare una soluzione, necessaria al rilancio dell’operatività degli stessi, anche coinvolgendo in questo processo gli organismi regionali.
Quanti associati abbiamo? Ad oggi contiamo su più di trecento soci regolarmente iscritti.
Da qualche tempo si parla di spostarci in una nuova sede. E’ stata individuata? E se sì, dove? Alla nostra domanda di avere una sede più consona, il Comune ha risposto positivamente, offrendoci alcuni locali in Borgo Palazzo. Sarà nostra cura verificare la piena rispondenza alle nostre necessità dei locali offertici.
L’Assessore al Lavoro della Regione Sardegna, competente per l’emigrazione, ha dichiarato “la legge che governa il mondo dell’emigrazione, approvata 25 anni fa, sarà modificata e adeguata alle nuove esigenze delle federazioni e dei circoli degli emigrati” (…) ” Le risorse assegnate nell’ultima finanziaria ammontano a 2,4 milioni di euro” (…). Cosa pensi di questi nuovi intendimenti dei politici che governano la Regione? Condivido il parere espresso in tutte le sedi assembleari dei Circoli affinché venga rivista l’impostazione collaborativa tra la Regione Sardegna ed i Circoli medesimi, al fine di dare risposte puntuali alle esigenze dei singoli Sardi che continuano a cercare altrove la propria realizzazione.
Sulla base delle decisioni prese nella scorsa Assemblea, quali sono le iniziative che il Circolo sta portando avanti? Parallelamente alle iniziative relative alle proprie radici ed alla propria cultura, abbiamo preso contatto con la Confartigianato, una delle realtà imprenditoriali più importanti della Provincia bergamasca, ai fini di realizzare in collaborazione una manifestazione espositiva di alcuni dei prodotti tipici tradizionali dell’Isola. I nostri intendimenti sono quelli di portare a Bergamo l’arte orafa e la tessitura, ed anche la oggettistica tipica Sarda. Da segnalare che all’interno della Confartigianato il nostro interlocutore è la sezione dei giovani artigiani, che metterebbero a disposizione dell’iniziativa la sede dell’ARTILAB in via Borgo Palazzo. Questa iniziativa ci sembra in linea con quanto auspicato dall’Assessore Virginia Mura: “gli emigrati rappresentano una grande risorsa da sfruttare per favorire l’imprenditoria sarda fuori dai confini regionali”
Qual è lo stato di salute della FASI? La FASI (Federazione Associazioni Sardi in Italia) rappresenta le diverse situazioni che vivono i Sardi lontano dall’Isola. Le varie situazioni sono spesso diverse tra loro, anche se vi sono dei punti in comune, per esempio l’impegno dei giovani nella vita dei Circoli, problema abbastanza diffuso. La FASI si trova dunque in un momento cruciale della sua esistenza, dovendo gestire queste problematiche locali e nel contempo gestire i rapporti politico/operativi con la Regione Sardegna.
Quest’anno non si è fatto niente per “Sa die de sa Sardigna”, esistono forse problemi a livello di zona? No, nessun problema. In realtà la FASI ha accantonato per questo 2016 la manifestazione di Aprile puntando invece sul Congresso Nazionale che si è tenuto a Quartu Sant’Elena alla fine del mese di ottobre. Dopo l’esperienza del 2015 a Trieste per ricordare i nostri combattenti (in primis quelli della Brigata Sassari, ma non solo loro) caduti nella Grande Guerra, è giusto chiamare i soci ad un momento di riflessione su noi stessi e sul nostro ruolo.
A Marzo 2017 ci sarà il rinnovo delle cariche….. Spero che questa sia la buona occasione affinché i giovani Sardi bergamaschi sappiano mettersi in gioco e prendere la guida del nostro cammino.
Plaudo il contributo dato con abnegazione da Mario Pomesano.
Si spera da oltre un decennio nella partecipazione dei giovani alla vita dei Circoli. I giovani rispetto al passato hanno certamente nuovi interessi ma è anche risaputo che molti sono i soci (fittizi) , soprattutto giovani , tesserati ai Circoli per poter usufruire di qualche sconto di viaggio nell’ ambito dei trasporti.