Il Premio “Alghero donna” di letteratura e giornalismo ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per l’edizione 2016 che ha inteso celebrare l’ottantesimo anniversario della morte di Grazia Deledda, alla quale il presidente Mattarella, di recente, ha dedicato una commosso ricordo. Per questo motivo la cerimonia di premiazione, l’8 dicembre alla Fiera Nazionale del libro “Più libri più liberi” di Roma, ha dedicato uno speciale riconoscimento nel nome della Deledda che è stato assegnato all’attrice Barbara De Rossi. Questa la motivazione: “Il Premio viene assegnato a Barbara De Rossi, per il suo forte impegno civile, da anni testimonial contro la violenza sulle donne, prima conduttrice di successo di Amore Criminale su Rai3 e ora del programma Il terzo indizio in onda su Rete Quattro; e per aver interpretato la figura di Grazia Deledda nel film “Il Criminologo” diretto da Antonio Rojch, che racconta uno spaccato del Novecento sardo in un intreccio fra la storia di una celebre famiglia di penalisti ( Giuseppe e Gonario Pinna) e la scrittrice non ancora Premio Nobel. Il film è ancora in lavorazione. Come affermato da Giuseppe Pirisi, presidente Isre e del museo deleddiano ‘l’interpretazione in questo film (che ha visto il primo ciak nella casa natale della scrittrice nuorese) di una delle attrici più prestigiose del cinema italiano è un altro contributo significativo per valorizzare la scrittrice a livello nazionale nell’anno delle celebrazioni per il Premio Nobel”.
Nel 2015 è uscita nelle librerie anche l’ autobiografia della De Rossi “Bibbi, esci dall’acqua. Una donna, tante donne, la forza di lottare per amore” (Rizzoli). “Bibi”, il titolo scelto per il libro, è il ricordo della madre che dal bagnasciuga la sollecitava ad uscire dall’acqua. Il rapporto con la vita, con la famiglia, piccoli frammenti di sé che riporta nel libro, sono tanti elementi che si ritrovano nell’opera di Grazia Deledda.
Neria De Giovanni, ideatrice e coordinatrice del Premio, aprendo la manifestazione, ha sottolineato come la scelta della Giuria sia caduta su scrittrici che nel solco di Grazia Deledda si battono per il dovuto riconoscimento della donna in ogni ambito della civile convivenza.
Concita De Gregorio con “Cosa pensano le ragazze” (Einaudi) ha ricevuto il Premio Alghero Donna 2016 per la sez. prosa : “Con la sua penna di grande giornalista, con l’esperienza di professionista, di donna di cultura, di madre di 4 figli capace di indagare il mondo femminile con competenza e umanità, Concita De Gregorio, insieme ad altre dieci ragazze, nel corso di due anni ha intervistate almeno mille donne, diverse tutte per età, condizione sociale, provenienza, cultura. La storie di queste donne è divenuta un libro collettivo, in cui sono raccolte trentotto interviste, rivisitate e raccontate con un linguaggio fortemente incisivo, pieno di pathos, mai retorico, mai melodrammatico, spesso quasi ironico, malgrado le storie raccontate siano per lo più drammatiche.”
Carla Gracia Mercadè, indicata dalla Rappresentante della Generalitat di Catalogna in Italia, ha vinto la Sez. Internazionale per “Sette giorni di grazia” (Salani 2016), titolo originale Siet dies de gracia è il suo romanzo d’esordio e per questo lavoro ha ricevuto i premi Llança d’Òmnium Cultural e El Vila de Gràcia.
La rivolta popolare scoppiata nel mese di aprile del 1870 a Barcelona, nel quartiere di Gràcia, è il filo storico attorno al quale ruota la vicenda di Marianna, ossia “Herbetes”, l’Erborista, perché conosceva i segreti e le proprietà delle piante e le usava per curare e guarire le persone che si rivolgevano a lei. Marianna, protagonista di una travagliata storia d’amore, nonostante sia stata adottata in tenera età dalla facoltosa famiglia Lledo’, non esita un istante nel porsi al fianco di chi soffre e combatte per i propri ideali.
La sezione “Giornalismo” è stata attribuita alla Redazione “La donna sarda”, “fondato da Francesca Columbu, è un magazine online che mira a coniugare contenuti giornalistici, di approfondimento e d’informazione, con le più ampie tematiche generaliste che ruotano intorno al mondo femminile. Il magazine riprende il nome della testata fondata nel 1898 da Maria Manca Colombo, che diede vita al primo periodico femminile sardo, e al quale collaborò attivamente sin dall’inizio Grazia Deledda con numerosi racconti e recensioni. E alla scrittrice Premio Nobel l’attuale magazine dedica particolare attenzione con articoli di approfondimento sull’opera e sulla sua vita, a firma di Ilaria Muggianu Scanu e Cristina Muntoni.”
Le vincitrici hanno ricevuto la Targa Istituzionale del Premio e una collana di corallo di Alghero consegnate dal Sindaco di Alghero, Mario Bruno, che ha sottolineato come anche questa manifestazione nazionale aggiunga motivazione alla scelta che ha portato Alghero ad essere tra le 10 città candidate a Capitale Italiana della Cultura 2018. Un mix straordinario di arte, lingua e cultura fa della Riviera del Corallo uno dei gioielli identitari d’Italia.
Il premio Alghero donna, organizzato dalle Edizioni Nemapress per l’Associazione Salpare, in collaborazione con la Delegazione del Governo della Generalitat de Catalunya in Italia, il Comune di Alghero, la Fondazione META e il Gremio dei Sardi di Roma quest’anno ha goduto anche del Patrocinio della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna e dal Presidente del Consiglio regionale della Sardegna.