ci riferisce Elio Turis
PRESSO IL PALAZZO MEDICI RICCARDI A FIRENZE, SABATO 19, CONVEGNO ORGANIZZATO DALL'A.C.S.I.T. "SARDEGNA, UNITA' E FEDELTA' AL TRICOLORE"
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ci riferisce Elio Turis
La pubblicazione, esistente sin dal 1997, informa con regolarità di uscita e con ampiezza di contenuti sulle attività dei circoli degli emigrati sardi sia dell’Italia continentale sia dei Paesi europei ed extraeuropei. Si è avvalsa e intende avvalersi sempre più della collaborazione attiva di tutti coloro che credono nella necessità di documentare, a vantaggio degli altri sardi (residenti nell’isola o fuori di essa), le iniziative dei circoli degli emigrati operanti nella Penisola e all’estero.
Immagino sia chiaro a tutti il senso ideologico e profondamente antistorico di questa manifestazione (così come di altre dello stesso tipo).
Sarebbe proprio interessante che ci spiegassero come e cosa c’entri la Sardegna con l’Unità d’Italia (dubito che in quest’occasione si esponga la tesi di F.C. Casula sulla paternità “sarda” dello stato italiano) e soprattutto perché mai i sardi dovrebbero sentirsi così fedeli al tricolore.
Un po’ meno conformismo non sarebbe male, nelle iniziative dei circoli sardi. Non ci sono più molte scusanti. Perciò, in questi casi, l’unica ragione plausibile di una simile iniziativa propagandistica di stampo evidentemente nazionalista (italiano) è la malafede. E lo dico con tutta la magnanimità di cui dispongo, perché l’alternativa sarebbe l’ignoranza più crassa e imbarazzante.
Scusa, Max: è un puro e semplice sfogo. Ma certe volte due parole è giusto dirle, se non si vuole che tutto passi in cavalleria.
Sardi di tutto il mondo, unitevi! (Ma prima dovremmo svegliarci un po’… )