Il fenomeno dell’emigrazione ha interessato fortemente la Sardegna a partire dalla fine dell’Ottocento, con principale destinazione il continente americano, ma con significative presenze in Europa, in particolare verso la Francia. La politica demografica del fascismo portò ad un drastico calo dell’emigrazione, per poi riprendere dopo la caduta del regime, tra il 1960 e il 1970, decennio durante il quale si accentuò lo spopolamento, soprattutto dell’interno dell’isola, andando ad incrementare il numero di sardi emigrati nei primi anni del 1900.
In questi ultimi anni si è assistito ad una nuova emigrazione, composta soprattutto da giovani nella fascia di 18-34 anni, talvolta in possesso di titoli di studio apicali, alla ricerca di esperienze qualificanti o di opportunità che l’attuale crisi economica rende scarse in Italia ed in Sardegna in particolare.
L’emigrazione sarda, a differenza di quella del resto del meridione italiano, è caratterizzata da un sostanziale equilibrio di genere.
Un numero crescente di figli e discendenti di emigrati sardi, nati nel Paese ospitante, che in alcuni casi hanno conservato la cittadinanza italiana ed in altri l’hanno perduta in ragione delle norme sulla cittadinanza – attuali o pregresse – del Paese ospitante, rappresentano una risorsa culturale e identitaria di grande importanza per la Sardegna. Nei loro confronti la Regione intende proseguire un processo di avvicinamento,
favorendo l’impiego delle nuove tecnologie, nell’ottica della costruzione di un moderno sistema di rete capace di portare ad una crescente interazione culturale, sociale ed economica tra sardi residenti in Sardegna e quelli fuori dall’Isola.
Attualmente si contano 6 Federazioni e 119 Circoli di emigrati sardi, formalmente riconosciuti dalla Regione, con apposito provvedimento amministrativo e operativi alla data del 2 MAGGIO 2016, di cui:
56 Circoli sono presenti in Argentina, Australia, Brasile, Canada, Stati Uniti, Bulgaria, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Svizzera; 63 Circoli sono quelli presenti nella Penisola, prevalentemente nelle Province e città del Centro-Nord Italia.
Al fine di valorizzare le potenzialità che il mondo migratorio presenta, tenendo conto anche delle recenti evoluzioni, la Regione ha predisposto le seguenti linee programmatiche riferite al triennio 2016/2018.
LINEE POLITICHE E PROGRAMMATICHE
L’Amministrazione regionale intende introdurre incentivi in maniera progressiva per dare maggiori risorse ai Circoli più attivi le cui iniziative siano rispondenti alle linee programmatiche stabilite dall’Amministrazione.
I progetti regionali potranno essere articolati anche su base pluriennale, dove l’assegnazione di successive annualità sarà condizionata al raggiungimento di risultati prestabiliti.
I Progetti dovranno sempre essere corredati da indicatori di risultato, i cui esiti saranno pubblicati sul sito Sardegna Migranti.
Saranno incentivati:
– la presenza giovanile nei Circoli;
– la capacità di favorire l’imprenditoria sarda fuori dalla Sardegna;
– la capacità di favorire gli investimenti produttivi dal resto del mondo in Sardegna;
– le azioni volte a favorire l’inserimento degli emigrati sardi nel tessuto lavorativo del paese ospitante;
– capacità di ottenere fonti di finanziamento diverse da quelle regionali;
– il contributo alle iniziative portate avanti dalla Regione come “Talenti Sardi” (sezione talenti e sezione progetti che possano coinvolgere lavoratori sardi);
– l’utilizzo avanzato delle tecnologie dell’informazione.
Revisione della L.R. 7/91
In attesa delle nuova legge organica, si opererà una revisione dell’attuale Legge:
a) rimuovendo i vincoli spaziali, tenendo conto che il fenomeno dell’Emigrazione è un fenomeno globale che abbraccia ormai tutto il mondo e non solo alcune determinate nazioni dell’Occidente;
b) rivedendo il sistema delle rendicontazioni;
c) dando maggior peso alle attività dei Circoli e premiando quelle più meritorie;
d) promuovendo Progetti regionali che si muovano verso le linee politiche e programmatiche stabilite dalla Regione e che consentano un passo avanti verso la qualità e la misurazione dei risultati;
e) stabilendo la possibilità di Consulte dell’Emigrazione telematiche e rivedendo le diarie dei Consultori.
Razionalizzazione dei Circoli
Tutte le Federazioni dovranno presentare una relazione indicando i Circoli che si trovano in area geograficamente ravvicinate e indicando le azioni che suggeriscono per la razionalizzazione dei Circoli. Attività di vigilanza e ispettive
In conformità alle norme sulla trasparenza e l’anticorruzione potranno essere previsti controlli a campione o a seguito di segnalazioni di irregolarità. Nel primo caso sarà nominata una commissione interna che provvederà al sorteggio dei circoli da sottoporre a verifica e a definire il crono programma dei controlli.
Il procedimento ispettivo potrà prevedere anche la convocazione di riunioni straordinarie per la rielezione degli organi direttivi. L’esito delle attività ispettive verrà comunicato ai componenti del Comitato di presidenza
per una presa d’atto ed, eventualmente, per proporre alla Consulta le azioni volte al superamento delle criticità di sistema.
Informatizzazione del mondo dell’Emigrazione
È prevista la realizzazione di un applicativo che facili la rendicontazione online dei Circoli, consenta loro di conoscere i contributi a loro riservati, le spese ammissibili e non. Nel Portale Migranti si realizzerà inoltre un’area a disposizione di tutti i sardi nel mondo, tramite la quale sarà possibile conoscere i giorni e gli orari di apertura di tutti i Circoli nel mondo. È prevista l’assegnazione di una email a tutti i Circoli, Federazioni ed Associazioni riconosciuti.
fosse la volta buona
Parole parole parole…..