di Monica Magro
“Perdonami se qualche volta mi sfugge una parola spagnola, non sono più abituata a parlare la lingua italiana”. Ha iniziato così Francesca Demontis, 31 anni, originaria di Quartu Sant’Elena, a raccontare la sua avventura, iniziata nel 2011, un po’ per caso. Dopo aver conseguito una laurea in lingue e aver deciso di fare una stagione lavorativa a Villasimius, nel mese di gennaio del 2011 ha deciso di accettare la proposta di un’amica :”Perché non partiamo in Spagna? Proviamo a cercare un lavoro là”.
Ha iniziato la sua nuova vita come molti con un tirocinio di tre mesi in un hotel dove non percepiva uno stipendio ma le veniva garantito l’alloggio. E da subito è stato un amore a prima vista per la Spagna, una terra che per certi aspetti ricorda la nostra Isola. “Nonostante parlassi solo inglese e russo, non ho mai trovato nessuna difficoltà, le persone sono accoglienti e divertenti, mai nessuno si è comportato male nei miei confronti. Inoltre mi sono trovata da subito molto bene con i miei colleghi e nel frattempo ho trovato anche l’amore – racconta Francesca- l’hotel dove lavoravo si trovava in Andalusia, era molto prestigioso, ma dopo tre anni ha chiuso dichiarando bancarotta”. Ma Francesca, con l’entusiasmo e la positività che la contraddistinguono, non si è arresa e non ha mai pensato di ritornare in Sardegna: “La mentalità spagnola è molto diversa, ti permettono di lavorare anche se non hai esperienza, mi hanno dato da subito fiducia, mentre in Sardegna cercano solo persone già formate professionalmente”. Così tra l’invio di un curriculum e l’altro è riuscita a fare la stagione estiva in un hotel, e prima di arrivare a Madrid, dove vive tutt’ora, ha lavorato in altre due strutture. “Non mi sembrava vero che un hotel prestigioso potesse interessarsi a me, è un cinque stelle gran lusso, sono rimasta solo un mese senza lavoro e sono tutt’ora una loro dipendente, mi hanno rinnovato il contratto per sei mesi”. A differenza di molti sardi all’estero Francesca non ha mai pensato di tornare in Sardegna, ma effettivamente non ha avuto neanche il tempo di riflettere sull’eventuale decisione di lasciare la Spagna. “È stata da subito una nuova vita, molto intensa, ho iniziato a pensare che magari un domani, quando avrò dei figli non sarà facile, ma dove c’è il lavoro e soddisfazione personale, bisogna buttarsi”. Certo che a parte il mare, la famiglia e gli amici, c’è una cosa che le manca molto della nostra Isola : “Il cibo, quello sardo è più sano, purtroppo in Spagna trovo solo pane surgelato, la frutta e la verdura posso comprarle solo al supermercato, e non dai produttori come in Sardegna. Inoltre non riesco a trovare tutte le spezie che abbiamo noi, ad esempio il basilico, o anche il pomodoro secco”.
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