«Una edizione magnifica, a detta anche dei nostri ospiti, splendida per la presenza di tanti bambini e questo è un grande segnale di speranza. Tutti i gruppi avevano al loro interno una rappresentanza di bambini vestiti con i costumi tipici, indossati con assoluta dignità e orgoglio. Sono il significato più bello che poteva essere trasmesso». Lo ha detto il sindaco di Sassari Nicola Sanna al termine di una giornata intensa, iniziata alle 9, in piazza d’Italia, dove per la 67esima Cavalcata sarda hanno sfilato 73 gruppi folk e 24 gruppi a cavallo, per un totale di oltre tremila figuranti e 252 cavalieri provenienti da 68 comuni diversi dell’Isola delle province di Sassari, Oristano, Nuoro e Cagliari. «Una tradizione che continua, una identità che viene trasmessa – ha proseguito Nicola Sanna – senza orpelli. Una festa di bellezza e di fierezza, una festa che ha visto l’inserimento anche di un pensiero alle battaglie e alle lotte dei lavoratori per l’occupazione e per lo sviluppo dell’economia dell’intera isola. «Abbiamo coniugato un momento di relax e di turismo assieme alle preoccupazioni di tutti i sardi per un grande messaggio di speranza», ha concluso il primo cittadino. E così, nelle prime fasi del lungo corteo di costumi, ha sfilato un gruppo di lavoratori accompagnati dai rappresentanti sindacali della Cgil, Cisl e Uil territoriali. Con la loro presenza, hanno voluto «rappresentare la grave situazione di disagio che stanno vivendo tanti lavoratori nella provincia di Sassari, oltre che nel resto della nostra isola. Sono i lavoratori che oggi qui vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica alla risoluzione dei problemi del lavoro dello sviluppo e dell’occupazione. Molti di loro rischiano di essere licenziati o lo sono già», ha letto lo speaker che, in piazza d’Italia ha presentato i vari gruppi che si sono avvicendati davanti alla tribuna delle autorità. Sullo striscione che hanno esposto, la scritta che preannuncia lo sciopero del 26 maggio “uniti per il lavoro e la solidarietà sociale”. L’amministrazione comunale di Sassari li ha voluti nel corteo per manifestare loro solidarietà, per far sentire agli operai e alle loro famiglie che la città di Sassari è vicina e condivide le loro ragioni. «Una situazione che – è stato detto – è anche quella di molta parte del territorio sardo che, purtroppo, vive la grave crisi economica di questo periodo. Ricordiamo anche tutti i lavoratori impegnati nella difesa del posto di lavoro che nel resto dell’Isola lottano per la tutela del posto di lavoro, per la loro dignità e per il futuro delle loro famiglie». Nella tribuna delle autorità tanti gli ospiti accanto al primo cittadino, tra questi il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, gli assessori regionali Claudia Firino e Francesco Morandi, il prefetto di Sassari, il questore, il comandante provinciale dei carabinieri, il comandante dei vigili del fuoco, il commissario della Provincia, quindi il sindaco di Florinas, tutta la giunta comunale al completo, la presidente del consiglio comunale e numerosi consiglieri comunali. Accanto al sindaco anche il professor Vittorio Sgarbi. Tra gli ospiti anche il consigliere comunale di Bratislava in rappresentanza della municipalità slovacca che ha voluto così rinsaldare il rapporto tra le due città. Nel pomeriggio poi, grande folla ha partecipato alle pariglie che, all’ippodromo Pinna, hanno visto protagonisti cavalli e cavalieri. A concludere la serata e dare appuntamento al prossimo anno, la rassegna dei canti e delle danze tradizionali della Sardegna, durante la quale i gruppi folk isolani si sono esibiti proponendo un vasto repertorio musicale e coreografico e dove i suoni delle launeddas, i canti a tenores e a fisarmonica e l’organetto hanno chiuso la festa non prima di aver premiato i migliori pani di Sardegna, in un’atmosfera unica e indimenticabile.
LA SARDEGNA IMMORTALE.