di Elio Turis
Nel complesso delle Murate, si è svolta, nell’ambito del ciclo?”Tutti figli di Grazia Deledda” la presentazione del libro?”Pedra” di Maura Murru. A presentare il libro, il Presidente onorario Gianni Conti, il critico e scrittore Diego Manca e l’autrice. Il libro descrive una donna del nostro tempo, una donna vera in un ambiente pieno di profumi e di sapori, luogo che è difficile individuare. Lo si può solo supporre. La terra e la donna. La sua terra e la sua donna, con i problemi di oggi. Nel libro viene rappresentata una storia d’amore: al centro una donna media, professionalmente qualificata (Pedra è un chirurgo), una donna profonda, reale , fatta di forza e di vergogna. Fragile e forte, tenera e dura come la sua terra, la Sardegna: tenera come il tufo e forte come il granito. Maura Scrive in maniera chiara, limpida moderna, coraggiosa con grande cura del particolare, e anche quando descrive scene di un erotismo esplicito, lo fa con molta leggiadria e con molto gusto, quasi a sublimare tali scene. Questa fierezza e questo senso di appartenenza è forte in Maura, e lo ricordava accennando alle due donne della sua famiglia, la nonna e la mamma, figure forti e fragili , donne che difendono i loro diritti ?contro un maschilismo non solo dell’uomo ma anche della donna?, con un parallelismo donna Sardegna :violate e violentate. Forte è in lei il senso di fierezza e di identità : Maura, come Pedra è figlia del nostro tempo.