di Paolo Pulina
La presidente Serafina Mascia nella relazione d’apertura ha informato innanzitutto sulle previsioni della legge di Bilancio 2016 della Regione Sardegna in merito alle risorse da destinare all’Emigrazione: dovrebbe essere confermata la cifra di 2 milioni di euro.
Dopo la lettura della relazione del Collegio dei Revisori dei conti da parte di Pietro Puggioni di Verona, la presidente ha illustrato nel dettaglio il Bilancio consuntivo della FASI anno 2015 e il Bilancio preventivo della FASI anno 2016.
Per il consuntivo viene ricordato che nei primi mesi del 2015 la FASI ha ricevuto acconti e saldi di progetti regionali riferiti all’anno 2013. Per il preventivo viene precisato che si tratta di rinforzare la segreteria anche in vista della complessità dell’organizzazione del sesto Congresso nazionale della Federazione e di aumentare la quota per le spese organizzative dei Consigli Direttivi nazionali.
Vengono messi quindi in votazione separata i due documenti: entrambi sono approvati dall’Assemblea all’unanimità.
Prima di affrontare il tema del sesto Congresso della Federazione, la presidente legge comma per comma le modifiche proposte in merito alle norme del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale della FASI rispetto al documento distribuito in forma cartacea nella cartelletta messa a disposizione di tutti i presidenti. La presidente precisa che queste modifiche, che riguardano soprattutto gli articoli relativi all’organizzazione del Congresso nazionale, sono state approfondite la sera prima in sede di Esecutivo nazionale e derivano da una focalizzazione – fatta in maniera collettiva nel corso appunto della riunione dell’Esecutivo – dei vari punti alla luce delle esperienze congressuali precedenti e in accoglimento dei suggerimenti per la migliore organizzazione del Congresso nazionale prossimo venturo. Si precisa in particolare che «le Assemblee congressuali delle Associazioni nominano/eleggono i delegati al Congresso: 1) il presidente o suo rappresentante scelto tra i membri del Consiglio Direttivo; 2) una rappresentante delle donne; 3) un rappresentante dei giovani; 4) un altro delegato scelto in Assemblea». Viene anche sottolineata la necessità di inserire un comma che autorizza l’Esecutivo della FASI a invitare come delegati – in occasione delle sedute del Congresso nazionale – fino ad un massimo di venti personalità esterne, in rappresentanza degli intellettuali o degli amministratori sardi o delle varie categorie produttive della Sardegna.
L’assemblea ha approvato (con un solo voto di astensione) il testo del Regolamento di attuazione con le modifiche comunicate oralmente dalla presidente Mascia. Esso sarà quindi “caricato” sul sito della FASI accanto al testo dello Statuto sociale.
Per quanto riguarda il prossimo Congresso di Federazione, il Consiglio Direttivo nazionale ha approvato all’unanimità la proposta di tenerlo in Sardegna, ipotesi per la quale si sono dichiarate favorevoli anche le Federazioni estere e che ha suscitato interesse anche presso la Presidenza e presso l’Assessorato del Lavoro della Regione Sardegna. Questa scelta logistica è determinata dalla volontà di far rientrare nell’agenda degli esponenti del mondo politico sardo le questioni dell’emigrazione e di sensibilizzare l’opinione pubblica isolana su quanto ha fatto e su quanto può fare il mondo dell’emigrazione a vantaggio della Sardegna.
Varie le proposte sulle parole d’ordine del Congresso: Preservare il territorio della Sardegna e creare zone franche DOP; Il sostegno degli emigrati alla lotta contro la disoccupazione e contro lo spopolamento; Circoli: quale futuro (innegabile la poca partecipazione dei giovani; sempre più significativa la presenza di non sardi, che peraltro si dimostrano molto attivi); Gli emigrati per un rapporto più stretto con le associazioni turistiche e con gli organismi produttivi – consorzi, cooperative – della Sardegna; I Circoli sardi come associazioni del territorio in funzione di conservazione dell’identità culturale dei sardi ma anche come luoghi di promozione permanente dei prodotti della Sardegna, di promozione turistica e di valorizzazione dell’ambiente dell’ “isola dei centenari”; I circoli dei sardi per un collegamento con le associazioni dei volontari operanti in Sardegna per la difesa della continuità territoriale.
La discussione si è sviluppata sui modi più produttivi per incrementare il budget per l’organizzazione del Congresso in Sardegna dato che sicuramente il contributo che potrà arrivare dalla Regione Sardegna non potrà coprire tutti i costi della complessa operazione logistica e organizzativa da realizzare nell’isola.
Le proposte a questo fine sono varie: sottoscrizione a premi, che ai Circoli più attivi nella vendita dei biglietti potrebbe servire anche per l’ordinario autofinanziamento; contributo di ogni Circolo per la partecipazione dei suoi quattro delegati (per esempio, spese di viaggio; prenotando il viaggio in aereo con largo anticipo, si può usufruire di sconti significativi); cercare la sponsorizzazione di una compagnia di navigazione e tenere il Congresso in un porto (come fatto a Olbia nel marzo 1998).
Per quanto riguarda il servizio di bigliettazione della FASI assicurato tramite l’agenzia Eurotarget Viaggi S.r.l. “Centro Servizi FASI” di Milano, l’amministratore delegato Tonino Mulas ha sintetizzato un ampio documento distribuito ai presenti.
Il punto nodale è questo: «Per noi sardi del continente, vecchi e nuovi emigrati e soprattutto discendenti di seconda e terza generazione, le condizioni di bigliettazione sono diventate più difficili. (…) Dopo tante lotte, dopo 36 anni dal primo accordo con la Tirrenia – “corsia preferenziale” con posti dedicati ai soli sardi – il “quasi” monopolio Tirrenia-Moby ha cancellato la convenzione con la FASI, offrendo una convenzione “solo commerciale” con Eurotarget Viaggi. Tecnicamente è la stessa cosa, socialmente no, perché per la prima volta si nega il valore della nostra rappresentanza e della funzione degli emigrati (i Circoli sono previsti dalla legge regionale n. 7 del 1991 e sono riconosciuti con decreto della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna) e nella pratica si ha l’abolizione dei benefici di sconto ai figli dei sardi».
La presidente Serafina Mascia ha relazionato sul progetto “Sarda Tellus”.
Le ultime azioni del progetto hanno visto la partecipazione di 25 Circoli, che hanno costituito Gruppi di Acquisto Solidale (GAS). Si sta lavorando per costituire come GAS anche la Federazione. Si sta procedendo alla compilazione della scheda di tutti i ristoratori sardi nell’Italia continentale. Si stanno creando le basi per sviluppare attività di e-commerce. Si stanno organizzando giornate di formazione in cui i giovani possano approfondire la conoscenza dei prodotti sardi, del loro mercato, della loro distribuzione.
Una segreteria a Milano assicura la centralizzazione delle operazioni ma per la distribuzione dei prodotti acquistati – data la diversità di distanze che esiste tra i Circoli delle diverse Circoscrizioni (minore evidentemente per i Circoli della Lombardia) – ci si appoggerà a piattaforme dislocate nel territorio di ciascuna delle quattro Circoscrizioni. Viene auspicato un approfondimento dei dettagli organizzativi (anche per la risoluzione preventiva dei problemi) nell’ambito delle riunioni delle Circoscrizioni.
La parte finale dell’assemblea è stata dedicata alle iniziative culturali. Giacomo Ganzu, a nome del Coordinamento Giovani, ha precisato in quali termini si svolgerà la circuitazione dei nove film finalisti del Concorso “Visioni Sarde” conclusosi da poco a Bologna per l’organizzazione congiunta della Cineteca di Bologna, della FASI e realizzata con un contributo della Regione Autonoma della Sardegna-Assessorato del Lavoro.
Il responsabile culturale ha invitato i Circoli della FASI a confermare anche nel 2016 iniziative che siano di commemorazione delle imprese della Brigata “Sassari” e del capitano Emilio Lussu (un convegno su Emilio Lussu e Silvio Trentin è in programma a San Donà di Piave il prossimo 16 aprile per iniziativa di quel Comune, ove nacque Trentin, dei Comuni di Meolo, Musile di Piave, Fossalta di Piave, della FASI e del Comitato sardo per il centenario della Grande Guerra presieduto dal prof. Aldo Accardo) e a caratterizzare il 2016 come un vero e proprio “anno deleddiano”, tenendo anche conto che di recente è stato costituito il comitato scientifico che curerà l’Edizione Nazionale delle Opere della Deledda. Nel 2016 ricorrono: i 90 anni dall’attribuzione alla Deledda per il 1926 del Premio Nobel per la letteratura; siamo a 80 anni dalla sua morte (15 agosto 1936); nel 1916, esattamente cento anni fa, la “divina” Eleonora Duse interpretò l’unico film, ovviamente muto, da lei girato: “Cenere”, tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice sarda). Il Circolo sardo di Saronno, intitolato alla scrittrice, sta organizzando per il prossimo 28 maggio un convegno su Grazia Deledda.
L’editore Carlo Delfino di Sassari ha appena pubblicato due importanti, corposi volumi.
Uno riguarda la storia dell’emigrazione sarda nel mondo ed è stato scritto da Gianni De Candia “Sardegna. La grande diaspora. Memorie e ricordi dei 40 anni della cooperativa ‘Messaggero Sardo’, 1974-2014” (presentazioni del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, e del prof. Manlio Brigaglia; oltre 430 pagine con più di 230 fotografie in bianco nero).
L’altro è il catalogo della mostra antologica “L´isola delle torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica” a cura di Marco Minoja, Gianfranca Salis, Luisanna Usai (pagine 592 con numerose illustrazioni in bianco e nero e a colori). La mostra è dedicata alla civiltà sarda dell´età del Bronzo nel suo complesso e alle ricerche condotte negli ultimi trent´anni sul territorio isolano.
Nel 2016 ricorrono i cento anni dalla nascita dello scrittore, poeta, saggista Francesco (Cicito) Masala (Nughedu San Nicolò 1916 – Cagliari 2007), studioso e difensore della lingua e della cultura sarda; siamo anche a un secolo dalla nascita del pittore Foiso Fois (Iglesias 1916 – Cagliari 1984).
In chiusura l’assemblea, dopo aver ricordato il sacrificio dei due cittadini emigrati trucidati in Libia (il sardo Fausto Piano di Capoterra; il siracusano Salvatore Failla) ha approvato alcune mozioni:
1) condivisione dell’appello del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, rivolto a tutti i corregionali residenti al di fuori del territorio isolano, con la richiesta di esprimersi a favore dell’abrogazione della norma contenuta nell’articolo 35 della legge n. 83/2012 (decreto sviluppo), così come modificata dalla legge di stabilità 2016 (referendum anti trivellazioni del 17 aprile 2016).
2) Sostegno morale all’ appello lanciato da una scuola di Biella per raccogliere fondi per l’acquisto dell’isola di Budelli, con il supporto nazionale del WWF, così come auspicato in una lettera inviata alla FASI dal Circolo “Su Nuraghe” di Biella.
3) Valorizzazione del progetto delle associazioni “Inveloveritas” (designer Maria Francesca Maniga e Giuseppe Scalas) e “Onda Rosa” (Luisanna Porcu), che con i proventi della vendita dello scialle “Women United Against Violence” raccolgono fondi a favore delle associazioni che aiutano in Sardegna le donne vittime di violenza.
Le spese per il congresso sono sempre tante e il contributo regionale sempre più basso, ma se le condizioni sono queste perché far partecipare 4 persone di ogni circolo , basta il presidente e un delegato di base le altre due persone se vogliono fare la vacanzina pagano di tasca . Questo è il mio punto di vista !!!
confermo, essendo stata presente, la validità del verbale. Grazie Paolo Pulina!
Grazie Paolo , sempre preciso e puntuale .