GIAMPIERO CARTA, E LA PITTURA NEL CUORE: UNA VITA TRA ARTE E SARDEGNA

ph: Giampiero Carta


di Giacomo Carta

Figlio della pittrice Franca Buffa, Giampiero Carta ha iniziato ad apprezzare la pittura sin dalla tenera età. Nella famiglia di ramo materno l’arte è sempre presente nel dna e viene tramandata di generazione in generazione: citiamo i casi di Umberto Buffa, pittore dell’inizio del ‘900 e soprattutto Amedeo Buffa, attore celebre, in arte Amedeo Nazzari. Si contano addirittura altri cinque zii avviati all’arte della pittura. Giampiero vive a Serdiana insieme alla moglie Rosalba Perra, anche lei pittrice.

Giampiero, quando è nato il tuo interesse per la pittura? Provenendo da una famiglia in cui erano e sono presenti artisti di vario genere, direi che è stato naturale, graduale e quasi inevitabile che manifestassi interesse verso qualche forma d’arte. Sono cresciuto in mezzo ai quadri di mia madre fin da piccolissimo. La vedevo dipingere per ore, cercavo di imitarla, per me disegnare era un normalissimo gioco quotidiano. Passavo il tempo giocando nel giardino e nella cantina di casa con i miei fratelli. Mio padre era un viticultore ed io sulle botti disegnavo e mi divertivo anche a modellare l’argilla creando dei piccoli guerrieri nuragici. Stiamo parlando degli anni 50, non avevamo tutte le distrazioni dei bambini oggi, era più facile dedicarsi a questo tipo di attività, si era costretti ad “inventarsi” qualcosa per passare il tempo, nel mio caso è stata prevalentemente la pittura. Crescendo, questa passione non mi ha abbandonato e ho potuto approfondire quest’arte facendo diversi corsi di pittura e successivamente creando dei collage particolari.

Questa passione per i collage come è nata? Negli anni 70 quando ero ventenne. Mi sono ispirato a Mimmo Rotella anche se nel suo caso parliamo di décollage, opere diverse dalle mie. Ho iniziato per caso ritagliando dai giornali immagini che mi attiravano e incollandole a pannelli di compensato. Il primo collage lo dedicai alla Sardegna e a tutti i suoi personaggi di rilievo presenti nel mondo, mi piace seguire sempre un tema quindi parto da pochi ritagli e continuo nel cercare le giuste immagini, cosa non semplice se si vuol dare un significato all’opera: possono volerci settimane, mesi o anni per completare un pannello, dipende da dimensioni e tematica. In casa ho montagne di giornali che vanno dal 1800 sino ad oggi, non è facile come usare photoshop e stampare semplicemente delle immagini raggruppate assieme.

Quali messaggi è possibile leggere nei tuoi collage? Diversi messaggi, molti parlano dei problemi della società, religioni, il marciume della politica, le perversioni dell’uomo, il sesso, la corruzione, la degradazione, ma anche tradizioni, forza, fierezza e testardaggine come nel caso delle opere dedicate al popolo sardo, però quando una persona osserva le opere in mia presenza non amo rivelare di cosa “parlano”: voglio che capiscano da soli e diano anche una loro interpretazione.

Prediligi la pittura o i collage? Dipende dal momento e da quello che sento e voglio esprimere, mi piacciono entrambi: si possono esprimere tante cose sia con la pittura che con i collage, anche se nella pittura certe volte dipingo semplicemente dei paesaggi e mi rilasso, senza pensare sempre di dover dare un tema e trasmettere messaggi particolari come nel caso dei collage. Con la pittura posso anche trasmetterne solo alcuni, la pace e la semplicità con cui io stesso ho realizzato il dipinto e la bellezza dei colori.

Quali pittori ti hanno influenzato e da cosa trai ispirazione? Prevalentemente Guttuso e Van Gogh, ma sono un attento osservatore del mondo che mi circonda, per me sono innumerevoli gli stimoli e le situazioni che mi ispirano e mi influenzano, nella pittura e nei collage.

Soddisfatto della scena artistica sarda? Ci sono molti artisti bravissimi che vivono nell’anonimato e hanno poca visibilità, vorrei che si organizzassero molti più eventi. Io ho fatto tantissime mostre personali e collettive, ho esposto in ogni angolo della Sardegna insieme alla mia compagna. Quando ero più giovane partivo da solo dalla Sardegna per esporre in tutte le maggiori città italiane, non aspettavo mai che venissero a casa per schiodarmi dallo studio in cui creavo le mie opere, ho sempre cercato di muovermi, viaggiare e organizzare io stesso degli eventi anche in collaborazione con scultori, fotografi, artigiani, gioiellieri ecc.. Colgo l’occasione per lanciare un messaggio, se qualche lettore volesse contattarmi per organizzare un evento in Sardegna io sono sempre disponibile, l’unione fa la forza, scrolliamoci di dosso la fama di “Pocos, locos y malunidos”.

Troviamo i tuoi lavori in rete? Come è possibile entrare in contatto con te? Sì, sono su facebook e ho anche un sito internet,www.giampierocarta.wix.com/website,  dove è possibile vedere alcune delle mie opere e anche entrare in contatto con me, rispondo a tutti i messaggi molto volentieri.

Progetti per il futuro? Non saprei, non posso predire quello che farò, sicuramente spero di avere sempre la voglia di fare che mi ha accompagnato in tutti questi anni e che non manchi mai l’ispirazione.

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