di Roberto Sanna
Il suo visino perfetto potrete vederlo a breve a New York, Tokyo, Mosca, negli aeroporti internazionali. Se invece volete incontrare di persona il testimonial della nuova campagna mondiale Armani Junior basterà andare a Ploaghe, dove Andrea Arru vive e frequenta la scuola elementare. La moda per lui è ancora un gioco, a otto anni il futuro è ancora tutto da scrivere ma di fatto non è mai sceso dalla passerella che ha calcato per la prima volta nel 2014 a Firenze nel corso della rassegna “Pitti immagine bimbo” indossando una linea di Gianfranco Ferrè. Da allora ha posato per Oliviero Toscani per due cataloghi della Original Marines ed è approdato al prestigioso marchio di Giorgio Armani per il quale, insieme a bimbi provenienti da tutto il mondo ha realizzato l’intera campagna mondiale per la collezione primavera-estate che uscirà tra poche settimane, una volta conclusi i saldi: Andrea comparirà sui cataloghi, nei video e nei cartelloni che verranno distribuiti con tutta la potenza del gruppo Armani in tutte le nazioni. «Il servizio è stato realizzato lo scorso ottobre – racconta il padre Roberto, sassarese, funzionario di banca – ed è stata una bellissima esperienza. In realtà è cominciato tutto per caso, abbiamo mandato a un’agenzia le sue foto senza crederci tanto e invece ci hanno chiamato il giorno dopo». «Per lui è un grande gioco, noi siamo orgogliosissimi, io e mia moglie Daniela siamo gonfi come tacchini – scherza Roberto Arru –. Non stiamo facendo programmi di alcun genere, siamo felici che possa vivere momenti che comunque vada lo arricchiranno. Spesso viaggia col nonno, che è un carabiniere in pensione, e sul set si diverte tantissimo con bambini di ogni nazionalità. Gli operatori sul set sono molto bravi, li coccolano tantissimo e li fanno giocare e da lì nascono i servizi. I guadagni? Le spese le paghiamo noi e siamo in perdita, quello che spetta ad Andrea finisce dritto in un libretto di risparmio, eventualmente sarà qualcosa che gli rinfacceremo quando sarà più grande…». Nessun problema con la scuola: «La Direzione provinciale del lavoro rilascia un nulla osta specifico e comunque sono cose che si risolvono in un week-end, si parte il venerdì e si torna la domenica, al massimo perde un giorno di scuola. Tra l’altro è un bambino studioso, poi conduce una vita normale, fa tanto sport, pratica il nuoto e le arti marziali. A Ploaghe adesso è al centro di tante attenzioni, come è ovvio, ma per fortuna vive tutto con naturalezza, c’è tempo per pensare a cosa farà da grande. Certo, io e mia moglie adesso stiamo un po’ rivedendo i nostri sogni: ci auguravamo per lui un futuro da chirurgo estetico e ora abbiamo virato verso il cinema e il teatro. Deciderà lui ed è ancora presto, molto presto».
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