Domenica pomeriggio, a conclusione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, organizzate da A.N.P.I., Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e dalla Chiesa Evangelica della Riconciliazione, ospiti della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che ha messo a disposizione l’auditorium di Palazzo Gromo-Losa, un corteo si è mosso verso la vicina Sinagoga per rendere omaggio alle vittime delle Leggi razziali. In testa il Sindaco di Biella, Marco Cavicchioli con alcuni Assessori, la Presidente delle Comunità ebraiche di Vercelli, Biella, Novara e Verbano Cusio Ossola, Rossella Bottini Treves e del Circolo Culturale Sardo di Biella, Battista Saiu, preceduti dagli alfieri di Su Nuraghe con in mano un mazzo di fiori bianchi e serti di alloro, seguiti dalle Donne del grano che, con antichi gesti, hanno impartito la benedizione con petali di fiori e semi di frumento alla lapide dei Deportati biellesi uccisi nei campi di Auschwitz. Con l’antico rito del grano che muore e rinasce, la Comunità dei Sardi di Biella ha voluto esprimere vicinanza al Popolo Eletto, migrante e perseguitato.
Dopo le parole di saluto del Sindaco della Città, l’ingresso nell’antico Tempio, con il capo coperto dalla kippah, simbolo della cultura e della religione ebraica.
OMAGGIO AI DEPORTATI BIELLESI: SINDACO DELLA CITTADINA E EMIGRATI DEL “SU NURAGHE” IN SINAGOGA
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