La pubblicazione, esistente sin dal 1997, informa con regolarità di uscita e con ampiezza di contenuti sulle attività dei circoli degli emigrati sardi sia dell’Italia continentale sia dei Paesi europei ed extraeuropei. Si è avvalsa e intende avvalersi sempre più della collaborazione attiva di tutti coloro che credono nella necessità di documentare, a vantaggio degli altri sardi (residenti nell’isola o fuori di essa), le iniziative dei circoli degli emigrati operanti nella Penisola e all’estero.
condivido a pieno l’articolo, io stesso posso catalogarmi come soggetto laico, in quanto condivido profondamente il concetto e il diritto a poter divorziare, di usare metodi contraccettivi, che non è giusto tenere una persona attaccata a una macchina quando non c’è speranza che si riprenda ed il soggetto non sia più in grado ne di dare ne di ricevere una carezza o di godere del calore di un sorriso , in quanto sono contro ogni forma di accanimento terapeutico. Tutto ciò comunque non mi esime da vivere una vita che ritengo rispettosa degli insegnamenti Cristiani, dei quali ho avuto insegnamento si dalla mia infanzia, quali il rispetto per la persona di qualsiasi fede religiosa o appartenenza politica o qualsiasi sia la sua origine. Le regole a cui si fa riferimento nell’articolo così come le Leggi dello stato, no c’è dubbio che devono essere rispettate durante la loro vigenza, ma è altrettanto vero che possono e devono essere modificate per essere adeguate ai principi etici ed umani in cui una società si muove, e su questo versante a me pare che un grossissimo insegnamento ci venga dal Santo Padre.