ALESSANDRA POLO: “COSI’ RACCONTO LA MIA TERRA!”. IL SUCCESSO DI INSTAGRAMERS SARDEGNA E IL NUOVO MODO DI INTENDERE LA COMUNICAZIONE


di Maria Barca

Il giorno che la conobbi, non ci incontrammo subito. Il nostro appuntamento era preceduto da una sua riunione. Mentre aspettavo sentivo la sua voce tuonare da un’altra stanza. Mi pareva di capire che niente di quello che si diceva le andasse bene, sembrava addirittura arrabbiata, indispettita, petulante, bacchettona, maestrina in cattedra. Avevo una sensazione terribile, continuavo a pensare: “Ma con chi sto per parlare??”. Mi agitavo.  Poi, la conferma. Avevo ragione: Alessandra è così. E’ sempre così.  Deliziosamente petulante, testarda, cocciuta, spavalda, determinata: un caterpillar della comunicazione.  Queste caratteristiche, oggi, a distanza di tre anni da quel nostro primo incontro, la premiano, la fanno vincere, le fanno dimostrare che quando credi in qualcosa non importa in quanti ti diranno il contrario, perché se ci metti tutta te stessa, i risultati arrivano. Eccome! Vi sto raccontando chi è Alessandra Polo, social media strategist, founder di Instagramers Sardegna, facendo diventare in poco tempo la community degli Instagramers sardi la più popolosa d’Italia.  Una scommessa per la promozione del territorio: nessuno o solo in pochi credevano che uno strumento come Instagram (social network che permette agli utenti di scattare foto, applicare filtri, e condividerle su numerosi altri social) potesse aprire le porte di un nuovo modo di fare comunicazione. Belle foto, scattate da chiunque, i tags giusti, una piccola didascalia e il gioco è fatto: da nord a sud straordinarie copertine di una Sardegna vista dagli occhi di chi la ama o impara a conoscerla.  Ma non basta: Alessandra e i suoi preziosi collaboratori sanno che bisogna fare di più, sfruttare i poteri della piattaforma inventando, pianificando, elaborando progetti. “Serve un quotidiano piano editoriale!” mi dice, mentre gesticola e con le sue mani piccole e affusolate cerca link, foto, contenuti, mi mostra l’ultima chat, tutto in quello che sembra il suo terzo polmone: lo smartphone. Ma che dico polmone, penso che quel telefono sia la sua pancia. E’ tutto lì, e fatichi a starle dietro mentre ti racconta, ti spiega, ti butta addosso una marea di contenuti.  Ma ecco che capisci che quel suo ambizioso progetto l’ha tirato su come un figlio e oggi sorride rilassata quando le dico: “Sei stata invitata anche all’Expò a parlare della nostra isola”. “Si” ammette ciondolando con le dita sulle foto quadrate dello schermo “Ma stavolta ero serena. Alla fine mi son detta che sapevo di cosa stavo parlando, non potevo far brutte figure”. Io la guardo perplessa: “Non mi vorrai dire che in altre occasioni sei stata intimidita?”. Lei solleva subito la voce per dichiarare la sua verità: “Guarda che io sono timida!”. Ci guardiamo. Scoppiamo a ridere! Non so, forse è davvero così. E’ una timida travestita da baldanza che ha creduto profondamente in un sogno e oggi mi fa vedere i risultati. Un risultato per tutto il nostro territorio, dimostrando che si può raccontare in che posto meraviglioso viviamo attraverso qualche scatto carico di sentimento.  “Conosci Cane Malu?” mi interroga.  “No, cos’è?” “Una piscina naturale a Bosa, aspetta te la mostro” “Non è possibile, io conosco Bosa, non ne ho mai sentito parlare!” “Certo, come tanti, ma l’estate scorsa è stato pubblicato uno scatto su Instagram di Igers Oristano, non ti dico il successo! Tutti volevano raggiungere la spiaggia!” “Che meraviglia!” confermo mentre vedo la foto “Quindi Instagram serve a questo?” “Eh certo! Ma anche a ritrovarsi accomunati dallo stesso sogno!” Lo dice con affetto, quasi commossa ripensando ai primi passi da pioniere in questo strano mondo dei social, ma se le chiedi qual è la foto più bella, dopo che per un’ora non abbiamo parlato d’altro, mi guarda come uno studente colto impreparato: “Non lo so”… Corre a cercarla sullo smartphone. E’ tutto lì! Tutto in pancia.

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