L’ESSENZIALE E’ VISIBILE AGLI OCCHI: LA MOSTRA DI IVAN PILI, PITTORE E MUSICISTA, A CINISELLO BALSAMO SINO AL 5 DICEMBRE CON L’ASSOCIAZIONE SARDA “A.M.I.S”

Ivan Pili


di Massimiliano Perlato

Con l’associazione A.M.I.S. (Alleanza Milanese Immigrati Sardi) e il Centro Culturale “Il Pertini”, si sta svolgendo a Cinisello Balsamo la mostra personale dell’artista sardo Ivan Pili. “L’essenziale è visibile agli occhi” è una mostra che presenta una raccolta di opere pittoriche dove  l’essenziale  è appunto nella vita quotidiana, condita da piccoli gesti della gente comune. Così Ivan ha voluto riprendere nelle sue opere questi momenti  in maniera predominante ma con una leggerezza e tenerezza unici. L’esposizione racchiude la vera essenza dell’operato artistico di Pili: una suggestiva impronta della tecnica naturalistico-verista che rivoluziona l’immagine moderna. L’artista appartiene alla generazione che si è vista crescere nelle fotografie, che ha conosciuto un mondo rappresentabile non più attraverso i procedimenti tradizionali della pittura, ma soprattutto attraverso la fissazione automatica dell’impronta luminosa: la nuova dimensione del vero. Ma non solo. “L’essenziale è visibile agli occhi” esprime in chiave romantica e armonica un differente realismo (ed a tratti un iperrealismo), un riferimento preciso dell’arte alla realtà concreta e visibile del mondo: i soggetti dipinti dall’artista, anche i più essenziali e dai gesti apparentemente irrilevanti, diventano un elemento in grado di qualificare l’opera d’arte. L’esperienza visiva dell’osservatore è una fusione di emozioni, ricordi e semplicità in cui rispecchiarsi e sognare. L’artista riesce a trasporre sulla tela sentimenti e gestualità puri, in cui si ritrova l’innocenza, il coraggio, la saggezza, le privazioni e la memoria del passato. Il percorso di crescita artistica è notevole e in continua evoluzione: ogni quadro è una scoperta, una sperimentazione, un “andare oltre”, perfezionando la maestria dell’utilizzo di ombre e luci. Ivan Pili nasce a Cagliari nel 1976. Come tanti talenti, le sue doti artistiche emergono fin dalla tenera età, nei banchi della scuola materna prima per manifestarsi nelle sue prime opere ritrattistiche all’età di 9 anni. Nonostante ancora giovanissimo, “assorbe” le peculiarità degli artisti incontrati, ma fa proprie le tecniche stilistiche osservate. Sono gli anni in cui è forte l’interesse per le luci del Caravaggio e la morbidezza del tocco di Renoir e Raffaello. All’età di 12 anni inizia però la sua avventura musicale, settore in cui riceverà consensi immediati ed a respiro internazionale. La musica diventa la principale attività di Ivan Pili, tralasciando quindi la pittura per oltre 25 anni. Fu nel 2013 che, sempre in occasione di un suo concerto, consegnò come dono all’ente ospitante una sua tela raffigurante delle maschere tradizionali sarde. Così, da un apprezzamento all’altro per questa sua “altra” arte, nacquero le prime consegne all’estero, precisamente in Germania. Fu un riscoprire di un’arte mai dimenticata, che si è ripresentata in maniera prepotente al punto che la pittura riesce a poco a poco a prendere quasi tutto lo spazio e il tempo prima dedicato alla musica. I soggetti dei dipinti sono i più disparati: dai paesaggi alle nature morte, dai ritratti alle maschere, principalmente quelle della sua terra. E a proposito di Sardegna, non poteva mancare l’arte dei murales, coi quali Ivan ebbe il battesimo nel 2014. Una consacrazione che lo porterà a realizzare opere per tutta Europa, grazie anche e soprattutto alla diffusione del suo talento mediante i mezzi di comunicazione virtuali di quest’epoca.

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