ORISTANO TRA LE CITTA’ PIU’ VIVIBILI D’ITALIA: RAPPORTO NAZIONALE SULL’ECOSISTEMA URBANO PUBBLICATO DA LEGAMBIENTE E “IL SOLE 24 ORE”


Oristano è una delle città italiane più rispettose dell’ecosistema urbano. Lo attesta Legambiente che anche quest’anno inserisce il capoluogo sardo tra i comuni virtuosi. Il risultato emerge dal 22esimo rapporto sulla vivibilità ambientale dei 104 capoluoghi di provincia italiani, realizzato dall’associazione ambientalista con l’istituto di ricerche Ambiente Italia e il quotidiano economico Il Sole 24 ore. Oristano, sesta nella classifica generale, scala di due posizioni la graduatoria del 2014 e tra le città del centro-sud è seconda solo a Macerata. Sassari è 34esima, Cagliari 55esima e Nuoro 59esima. Al primo posto anche quest’anno Verbania con numerose città del nord ai primi posti, mentre tra le prime 10 solo due città del centro-sud: Oristano e Macerata. “Legambiente stabilisce una rigida griglia di parametri per elaborare il rapporto sull’ecosistema urbano – osserva il Sindaco Guido Tendas -. Non è un caso se ogni anno Oristano supera il vaglio dei controlli risultando sempre ai primi posti. Accade con l’indagine sull’ecosistema urbano, ma anche con la Bandiera blu, con i riconoscimenti sui livelli di raccolta differenziata e con quelli sulla prevenzione dei rifiuti. Tanti segni di una grande qualità del nostro ecosistema urbano che ha evidenti riflessi sulla qualità della vita nella nostra città”. “Il rapporto si basa su 18 indicatori per cinque marco aree: aria, acqua, rifiuti, mobilità, energia – aggiunge l’Assessore al Decoro urbano Efisio Sanna -. Sui rifiuti anche quest’anno si registra su tutto il paese una percentuale di raccolta differenziata in crescita, con un valore medio di 43,9%. A conferma di una tendenza che si era già espressa negli ultimi anni, anche in alcune città meridionali la raccolta differenziata si sta diffondendo come buona pratica: Benevento e Salerno hanno percentuali che superano il 65%, mentre Teramo, Oristano e Nuoro superano il 60%”. “Le città che mostrano performance migliori sono i piccoli capoluoghi al di sotto degli 80mila abitanti (Verbania, Belluno, Macerata, Oristano, Sondrio, Mantova, Pordenone) oltre a Trento e Bolzano, centri di medie dimensioni (tra 80mila e 200mila abitanti) e soltanto Venezia tra le grandi città – si legge nel rapporto di Legambiente -. In testa c’è il nord assieme a due città del centro Italia, la marchigiana Macerata e la sarda Oristano. Le peggiori invece sono città del meridione: la calabrese Vibo Valentia e le siciliane Catania, Palermo, Agrigento e Messina”. “Il sesto posto nella classifica generale ci conforta, ma abbiamo tanto su cui lavorare – dice ancora l’Assessore Sanna -. Stiamo cercando di fare del nostro meglio e confidiamo che col tempo anche organismi indipendenti come Legambiente confermino sempre più i nostri progressi. Oggi, come nel 2014, nella classifica generale siamo davanti a tante grandi città da sempre considerate simbolo di qualità ambientale. Un riconoscimento che testimonia ancora una volta la qualità ambientale della nostra città, che purtroppo, noi per primi, non sempre consideriamo adeguatamente. Ad ogni modo la qualità ambientale della nostra città oltre che a rappresentare una garanzia di salubrità e vivibilità per i nostri concittadini e un’importante eredità a vantaggio delle future generazioni. Possiamo e dobbiamo migliorare ed è proprio questo il nostro obiettivo.” Oristano offre buone performance in alcuni dei settori più importanti dello studio. Risultati che sono alla base del punteggio finale tra i quali la qualità dell’aria: l’inquinamento atmosferico è tra i più bassi d’Italia con livelli minimi di biossido d’azoto. Non sono mai stati superati i livelli di pericolosità per l’ozono. Oristano è tra le città che producono meno rifiuti. Ottimi anche i dati sulla raccolta differenziata (61,3%), sulle energie rinnovabili negli edifici comunali (19,19 kW ogni 1000 abitanti), sulla ciclabilità (18,75 metri ogni 100 abitanti) e sulle aree pedonali, classifica parziale che vede Oristano al quinto posto con 1,22 metri quadrati ad abitante.

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