Uno splendido pomeriggio, fatto di cuore, impeto, orgoglio, coraggio e tanta sofferenza: ma è andata bene, benissimo. Aveva ragione Massimo Rastelli, a parlare del Latina alla vigilia come una squadra di prima fascia: essere riusciti a domarlo va ad ulteriore merito dei rossoblù. 3-2, con il Cagliari due volte in vantaggio e due volte raggiunto, ma capace di un altro scatto in avanti, con Giannetti; e a quel punto il Latina non ha replicato, grazie alla strenua resistenza guidata dai pali da Marco Storari. E il Cagliari vola, vola alto in classifica: scavalcato il Livorno, i rossoblù conquistano il primo posto in solitario. Naturalmente è ancora molto, troppo presto per esultare, ma intanto si è avuta la conferma che il progetto sta decollando. Il Cagliari è stato più forte dei propri limiti e della sfortuna: quella che ha tolto di mezzo Marco Sau per un problema fisico all’ultimissimo momento. Rastelli ha mandato dentro Giannetti, optando per la conferma di Joao Pedro come interno di centrocampo. Di fuoco i primi minuti: il Latina, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ha colpito in pieno il palo con un tiro di Ammari. Sul capovolgimento di fronte, rapida ripartenza rossoblù, Di Gennaro dalla destra si accentra e con un gran tiro a giro di sinistro infila l’incrocio dei pali. Sulle ali dell’entusiasmo, il Cagliari insiste: Melchiorri recupera palla, serve Giannetti che cerca l’angolo lontano, mandando fuori. Un minuto dopo ancora Giannetti sfrutta un errore di Dellafiore, scatto in profondità, tiro sul fondo. Ma il Latina c’è: schema su punizione che manda al tiro Calderoni, deviato da un difensore, palla che sfiora il palo. Dall’angolo, salta il veterano Corvia, spedendo di un niente sul fondo. E’ un campanello d’allarme non colto dai rossoblù. Al 17’ infatti su angolo di Acosty, Brosco salta più alto di tutti e infila Storari. Al 24’ ancora Storari è provvidenziale a mandare in corner una staffilata di Calderoni. Si va da una parte dall’altra senza un attimo di pausa, la partita è molto bella. Al 29’ il Cagliari si riporta sopra: angolo di Di Gennaro, Balzano colpisce al volo e colloca la palla fuori dalla portata del portiere. Un gol capolavoro, così come lo era stato quello di Di Gennaro. Episodio dubbio al 38’: Melchiorri cade in area dopo un contatto con Bruscagin, per l’arbitro è tutto regolare, ma le immagini mostrano che il tocco del difensore sull’attaccante rossoblù c’è stato. Ad inizio ripresa parte forte il Cagliari: Farias su punizione non trova il bersaglio, poi un tiro di Joao Pedro è ribattuto con i piedi dal portiere. Primo cambio al 56’: Pisacane rileva Murru. Nel momento migliore del Cagliari però pareggia il Latina. E’ il 60’, tocco all’indietro di Calderoni per Ammari, botta da fuori e niente da fare per Storari. I rossoblù faticano a riprendere in mano la gara, in questa fase il Latina si fa preferire, pur non creando pericoli. Rastelli mischia le carte: entra Fossati per Di Gennaro, quindi la mossa del coraggio: dentro anche Cerri al posto di Joao Pedro. Il tecnico vuole vincerla, osa con tre punte più Farias. E i cambi sono indovinati: il Cagliari alza il baricentro, cresce Farias, Cerri si rende utilissimo anche un paio di metri fuori area. All’80’ i rossoblù colgono i frutti del coraggio del tecnico: Fossati manda dentro un pallone tagliato sul quale si proietta Giannetti, colpo di testa in anticipo sul portiere e palla in rete. Gli ultimi minuti sono di pura tensione per i tifosi, perché il Latina crede sino all’ultimo nel pareggio e mette sotto assedio l’area rossoblù. Farias manca il pallone del 4-2, ma Corvia e Schiattarella mettono i brividi con un paio di colpi di testa controllati da Storari. Il Cagliari serra le fila, stringe i denti, e al fischio finale di Abbattista dopo quattro minuti di recupero, alza le braccia al cielo: 3-2 e primo posto in classifica.