“Organizzazione perfetta. Come una catena dagli anelli ben uniti”. Il patron del Muravera TT Luciano Saiu si serve delle metafore per descrivere quanto le varie forze messe in campo hanno portato a buon termine i loro compiti. Non pago di aver coordinato magnificamente una sesta edizione della Coppa Muravera diversa dalle precedenti, sta meditando su nuove formule future. Giustamente rimane abbottonato perché se andassero in porto le balenanti idee, nel centro sarrabese si riverserebbero molti più atleti di quelli visti in questi anni.
L’arrivo delle due nazionali mini cadet (maschile e femminile), ha dato sicuramente il tocco di classe alla competizione che ha coinvolto in tutto sette formazioni. I podi sono stati inevitabilmente color azzurro, ma la società organizzatrice, con le sue atlete di grido, può ritenersi compiaciuta anche per ciò che è stato espresso sui tavoli. Dall’ inaugurazione alla festa finale di ieri notte nell’accogliente Camping Village 4Mori, le giornate sono state piene con sudore e fatiche inframmezzati da pause pasti all’insegna dell’amicizia e del divertimento. Il Comitato Fitet Sardegna ha sposato con entusiasmo l’iniziativa partecipandovi con una delegazione. Inoltre il presidente Simone Carrucciu è intervenuto per salutare tutti i partecipanti in quella che è una delle più importanti manifestazioni giovanili che si disputano in Italia.
“Sono contentissimo perché la quattro giorni è stata molto bella in tutti i suoi aspetti – aggiunge Luciano Saiu – e il nostro enorme sacrificio fisico ed economico è stato pienamente ricompensato. Dal momento che nessuna lamentela è stata sollevata, è il caso di dire che sia filato tutto liscio. L’aspetto sportivo lo definirei eccezionale perché i tecnici federali sono rimasti pienamente soddisfatti da quello che hanno visto fare ai ragazzi”. Quindi la formula che si è discostata ampiamente dalle precedenti ha lasciato il segno: “Abbiamo invitato bambini e bambine delle categorie giovanili più basse. In passato i soli ragazzi che venivano a giocare, praticamente erano maggiorenni o giù di lì, dove il loro futuro in nazionale si poteva già intravedere; mi ricordo Piccolin, Rossi, Mutti e tanti altri. E quest’anno si è disputato pure un torneo individuale all’italiana (la 1^ Coppa 4Mori Camping Villane), che ha riservato tanto spettacolo” ha rimarcato il presidente del sodalizio sarrabese.
Immancabili, come sempre, i saluti finali: “Li rivolgo al 4Mori di “Is Perdigonis”, al Comune di Muravera, alla Fitet regionale e quella nazionale che onora pienamente queste manifestazioni mandandoci atleti di spessore. Grazie infine agli atleti, ai loro genitori, ai tecnici e ai dirigenti che tanto hanno fatto per la sesta Coppa Muravera.
L’organizzazione non ha tempo per sgranchirsi le braccia: fino a domenica la società di Muravera ospita il primo stage regionale giovanile della stagione. Mai fermarsi.
MATTEO QUARANTELLI: “CONTINUIAMO GLI SFORZI”
Considerata l’alta qualità della Coppa, il responsabile nazionale della formazione, nonché Direttore Tecnico Giovanile della Federazione Matteo Quarantelli, non si è perso una virgola della quattro giorni negli impianti di viale Rinascita. Il suo è un giudizio finale molto lusinghiero: “Abbiamo assistito a delle gare molto belle – dice – intense e combattute. Le bambine non solo hanno mostrato grosse doti agonistiche, ma anche una buona qualità di gioco. Sono stati premiati gli sforzi della società ospitante e grazie ad una programmazione oculata le migliori atlete si sono presentate in Sardegna dopo un proficuo stage tenuto a Terni”.
Negli ultimi anni il Progetto Giovani Nazionale da lui coordinato sta dando frutti: “Un primo capolinea è stato raggiunto – continua Quarantelli – cioè la prima fase di un’idea da sviluppare che per molti versi poteva apparire folle, attivata in sintonia con i massimi organi federali. Il ricambio avvenuto all’interno delle squadre nazionali lo si è potuto fare grazie alla bravura di giovani che hanno messo tanto impegno pazienza. Mi fa piacere sottolineare come il risultato ottenuto è sorprendente, soprattutto per l’atteggiamento che oggi contraddistingue i nostri atleti. Nonostante abbiano un’età molto giovane, hanno giunto traguardi importanti”.
Ma ora è tempo di ampliare gli orizzonti: “Comincia una fase nuova – conferma il docente di scienze motorie – dove seguiremo i ragazzi nella loro crescita tecnica e sportiva in un discorso più esteso. E anche gli sforzi fin’ora fatti dovranno essere orientati con più precisione verso la ricerca di risultati, anche a livello internazionale. Credo che non siano mancati i segnali positivi in seguito a tutto il lavoro svolto; il coinvolgimento di tante persone è stato ripagato da traguardi di un certo rilievo anche oltre confine”.
A Muravera gli atleti hanno anche trascorso momenti di svago: “Il divertimento è il sale della nostra vita – conclude il responsabile federale – perché ci consente di sviluppare delle relazioni con i coetanei, di vedere e di conoscere anche una realtà molto diversa, rispetto a quella cui siamo abituati. Muravera è una magnifica località che offre servizi di eccellenza. I ragazzi partecipanti alla Coppa hanno condiviso un’esperienza gratificante sotto ogni punto di vista. Lo vediamo dalle loro espressioni di gioia, e dall’entusiasmo che hanno mostrato in queste giornate”.