di Liliana Manca
E’ certamente insolito e singolare che un corpus di opere d’arte percorra questo itinerario, dal cuore stesso degli Stati Uniti d’America ad un paese di una delle zone più remote e meno conosciute della Sardegna. Ma questo stesso itinerario era stato percorso, in senso inverso, tanti decenni prima, dal suo autore, che povero di mezzi finanziari, ma ricco di capacità e fantasia creativa, si era avventurato prima in continente, Poi in America, dove si era affermato. Le opere, bronzi marmi crete, medaglie, dipinti argenti cere, costituiscono la donazione di ALBINO MANCA, scultore, al suo paese Tertenia. Il Comune le ha esposte al pubblico al Civico Museo a lui intitolato ed inaugurato nel 1998. La storia di questo artista comincia appunto a Tertenia, ove egli nacque, secondo di otto figli da Vincenzo e Severina Melis, nel 1898. Fin da piccolo rivelò spiccate attitudini artistiche (che si ritrovano anche in altri componenti della sua famiglia), per la scultura in particolare, ma solo dopo il servizio militare, a Roma, negli anni successivi alla prima guerra mondiale, poté assecondare e perfezionare le sue tendenze, completando gli studi all’Accademia di Belle Arti. Negli anni Venti e Trenta visse a Roma, godendo del mecenatismo dei conti Leopardi, e frequentando gli ambienti artistici politici e mondani della capitale: a Roma assorbi in profondità quel classicismo che permea gran parte delle sue opere, costituendone la cifra più evidente. Sono di quegli anni numerosi ritratti di personalità della corte sabauda (ritratto della Duchessa delle Puglie in abito nuziale; di Mussolini di Ambasciatori di nobildonne) ed altri bronzi di vario soggetto (Busto di Vecchio; Fanciulla Dormiente; Venere dei Boschi Danzatrici animali) che testimoniano l’attività bell’Artista, sempre fedele ad una visione di grande eleganza formale e ricco di una sensibilità attenta ed acuta. solo talvolta insidiata da una magniloquenza che il contemporaneo periodo storico e politico giustifica, come testimoniano le quattro colossali statue che ornano la Legione dei Carabinieri di Cagliari. Nel 1938 lo scultore lasciò Roma ed emigrò a New York, dove vivrà in Greenwich Village, il quartiere degli artisti fino al 1976, anno della sua morte. Non furono facili i primi anni in America, ma la tenacia e il talento di Albino Manca riuscirono ad imporsi anche in quell’ambito così ampio, variegato e, talvolta, ostile che era il mondo artistico newyorchese. La sua attività prosegui su commissioni pubbliche e private ed abbracciò molteplici campi scultura monumentale, ma anche miniaturistica, cesello, sbalzo, gioielleria, medaglistica, ritrattistica. L’artista ottenne il massimo riconoscimento ufficiale quando vinse la gara fra gli Scultori di tutti gli States per la gigantesca aquila in bronzo che sovrasta il Memorial Battery Park ai caduti nell’Atlantico che sorge proprio sull’estremità di Manhattan, in riva all’Hudson, di fronte alla Statua della Libertà. Il monumento venne inaugurato dal Presidente John F. Kennedy nel 1963 Un modellino in bronzo, di dimensioni ridotte della stessa aquila, dono dell’artista, orna la piazza di Tertenia. Nel 1965, in occasione della storica visita di Paolo VI all’ONU fu ancora il Manca a coniare la medaglia d’oro commemorativa. Ricordiamo ancora tra le opere che i trovano a New York il grande cancello di bronzo dello Children Zoo, che ci propone, in un complesso universo di splendide forme, i tre regni della natura, quello marino, quello terrestre, quello dell’aria Qui veramente ci pare che il meglio della classicità, che perfezione formale e capacita di abbracciare il tutto in armoniosa unità, si coniughi, senza le insidie della retorica con un sentimento di amorosa vicinanza ad ogni creatura vivente. L’amore mai sopito per la sua terra spinse ALBINO MANCA a donare alcune opere a Tertenia ed a Tertenia ha voluto espressamente che tornassero le sue spoglie.