di Bruno Culeddu
A Milano sboccia il talento di Giulia Achenza, giovanissima fashion stylist e videommaker olbiese.
L’artista sarda, già vincitrice della prima edizione, è stata chiamata a presentare il Fashion Film Festival Milano 2015, kermesse dal respiro internazionale dedicata alle opere che uniscono cinema e moda, in programma a settembre all’Anteo spazio cinema di Milano.
Giulia Achenza ha assolto il compito mirabilmente. Il video manifesto «Chea», girato a S’archittu, riassume con suggestive immagini i codici estetici e stilistici del Festival.
Per “fashion film” si intendono prodotti audiovisivi caratterizzati da un elemento di fiction o di impatto emotivo che abbia come oggetto la moda. Essi nascono per essere visti online e possono diventare potentissimi veicoli per arrivare al cuore delle persone con le emozioni suscitate dal connubio di immagini, musica, ritmo e luce. Gli autori sono spesso registi cinematografici: i più grandi sono contesi dalle più grandi griffe. Si sono così dedicati al nuovo mezzo espressivo registi del calibro di Scorsese, Polanski e Sorrentino. Alcuni di questi film, non appena sbarcati su Youtube, hanno registrato successi esplosivi: «The Secret Garden», saga di Dior del 2012, ha avuto 23 milioni di view in sei mesi; 20 milioni di persone hanno invece visitato «L’Invitation au voyage» di Vuitton con David Bowie. Anche i risultati artistici sono stati sorprendenti: basti pensare all’intenso e innovativo «Somebody» girato da Miranda July per Mìu Mìu.
Il loro sorprendente successo ha indotto Constanza Cavalli Etro, a creare, in concomitanza con la fashion week milanese, il Fashion Film Festival Milano quale piattaforma internazionale per valorizzare e sottolineare l’eterogeneità e la complessità delle produzioni di tutto il mondo. La prima edizione, realizzata lo scorso anno al Piccolo Teatro Grassi di Milano, ha registrato una clamorosa accoglienza.
La grande risonanza dell’evento valorizza ancor di più il premio tributato a «Leakage» di Giulia Achenza, quale migliore opera italiana in concorso.
«Leakage» è un opera in bianco nero che rappresenta il contatto dell’uomo con una natura primordiale. Sulle note di una ballata malinconica due figure si aggirano tra spazi in rovina, case vuote e diroccate, in un paesaggio claustrofobico e respingente. L’opera restituisce il senso della perdita e dell’isolamento. L’acqua è la pura rappresentazione dell’infinito, contrapposta alle mura limitate della casa ” Il video – ha detto l’autrice – rappresenta la natura come la dimora originaria del nostro io più profondo e sacro”.
Giulia Achenza, olbiese, si è trasferita a Milano per studiare Giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Spinta dalla forte passione per le arti visive e la moda ha deciso di abbandonare la facoltà di legge per seguire i corsi di fotografia, video e moda presso l’Istituto Europeo di Design.
Ha concluso brillantemente gli studi con una tesi su “La Casa“, che è stata pubblicata in quattro capitoli all’interno del magazine online dell’IED tra le “Top Five”. Con l’ultima parte della tesi, intitolata «Leakage» ha partecipato al “FFF Milano“, aggiudicandosi il premio “Best Italian Fashion Film” come la migliore opera italiana in concorso.
Il riconoscimento a Giulia Achenza ha puntato i riflettori ancora una volta sulla Sardegna.
La prima parte del video è stata girata nel villaggio abbandonato di Gairo Vecchia, il più famoso paese fantasma dell’isola. Le altre riprese sono state girate nel suggestivo scenario del Lago di Santa Lucia e delle paludi del Lido del Sole ad Olbia.
Per la fotografia Giulia Achenza si è avvalsa dell’apporto dei due concittadini Gavino Canu e Vanessa Pira. Hanno collaborato inoltre i designer Andrea Colombo, Teresa Mereu e Antonio Polizzi. L’interpretazione è stata affidata a Diego Lai, Edoardo Sechi e Ada Market.
Il Fashion Film Festival della moda che avrà luogo dal 20 al 22 settembre all’Anteo di Milano vedrà in concorso 180 film di maestri e di giovani emergenti, selezionati tra i 600 arrivati da 45 Paesi. L’evento, dedicato alla bellezza e al suo vocabolario, prevede 3 giorni di proiezioni in 4 sale e una giuria internazionale. Le opere di giovani sconosciuti filmmaker si confronteranno con i lavori prodotti dalle grandi maison e grandi registi, molti dei quali arricchiti dalle performance di attori hollywoodiani.
Tra i partecipanti; Dries Van Notem e Bruno Aveillan.
Tra i protagonisti: Sarah Jessica Parker, Jeremy Irons, Keira Knightley, Benedict Cumberbatch, Chloe Sevigny, Liv Tyler.
Il lunedì e il martedì mattina, fino alle ore 13, ingresso gratuito; nel pomeriggio ingresso a 7 euro
Per tutta la durata della Fushion Week di Milano( dal 22, subito dopo la chiusura della cerimonia di premiazione, al 28 settembre) e si potrà infine vederli al link fffmilano.com e votarli per l’assegnazione del premio “Public Choice Awards”