E’ stata presentata dall’Assessore al Turismo, Francesco Morandi, “In nome del pane”, un’iniziativa della Unione Pro Loco e dal suo presidente Raffaele Sestu su un’idea dell’Editore Carlo Delfino che ha predisposto un apposito libro sull’argomento, e del Museo del Pane di Borore. Il pane è certamente un’espressione molto qualificante della cultura popolare. In otto Comuni, uno per ogni provincia, una volta la settimana, nei mesi di luglio e agosto, si prepareranno in piazza i pani tipici della tradizione. Per i prossimi anni questa manifestazione sarà ampliata ad altri periodi, soprattutto ai mesi cosiddetti “di spalla”, da maggio a ottobre. L’iniziativa esprime un forte valore turistico, da un lato, per l’animazione territoriale, d’altra parte, per la grande opportunità di raccontare l’isola attraverso il cibo, di cui il pane è il primo simbolo. Da un recente studio a livello europeo emerge che la Sardegna possiede circa l’80 per cento dei pani tipici italiani, il restante 20 per cento è presente in prevalenza nell’Italia del sud: “Per questo motivo – osserva l’Assessore – prevediamo la possibilità di proporre la candidatura a patrimonio immateriale dell’umanità all’Unesco dei nostri pani tipici, in linea con un progetto di ampio respiro e di forte valore identitario in grado di coinvolgere gran parte della regione, radicato soprattutto nei Paesi dell’interno, e di produrre un grande ritorno di immagine delle comunità locali”. Un aspetto molto interessante è stato che, finalmente, si sono interessati i Circoli degli emigrati alla promozione della Sardegna. Alla conferenza hanno partecipato alcuni dirigenti della Fasi, la Federazione dei circoli sardi in Italia con la presidente Serafina Mascia, e Tonino Mulas. Il richiamo a Expo è fondamentale: da domani, grazie alla collaborazione con la Federazione delle associazioni sarde in Italia, personale qualificato presenterà il territorio attraverso il cibo negli spazi della Regione a Milano. “L’esposizione universale ha una valenza di promozione della Sardegna tanto all’esterno quanto all’interno dell’isola puntiamo così su un sistema di offerta molto vicino ai piccoli Comuni che hanno tantissimo da offrire e attiriamo l’attenzione sulla nostra destinazione e sulle grandi possibilità di fare turismo in maniera molto diversa da quella consueta”.
LA PRESENTAZIONE A CAGLIARI CON LA PARTECIPAZIONE DEI DIRIGENTI F.A.S.I.: LA SARDEGNA SCOMMETTE SUL PANE
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