LA SEZIONE PROVINCIALE DI ORISTANO DELL’UNIONE NAZIONALE UFFICIALI D’ITALIA IN CONGEDO, HA INAUGURATO LA NUOVA SEDE

il Presidente Martino Fadda


di Gian Piero Pinna

Nei giorni scorsi, la Sezione provinciale dell’Unione Nazionale Ufficiali d’Italia in Congedo di Oristano, ha inaugurato la nuova prestigiosa sede del sodalizio in via Campanelli 2/4 in città. Per l’occasione, è stata organizzata un’apposita manifestazione che ha riscontrato l’entusiastica partecipazione di numerosi soci. Nel suo discorso introduttivo, il presidente UNUCI, Sotto Tenente di Vascello Martino Fadda, ha voluto ancora una volta ringraziare, per il determinante interessamento, l’ex sindaco di Oristano, Antonio Barberio e il Presidente dell’Associazione Mutilati ed Invalidi di guerra di Oristano, Francesco Bianchina, che hanno reso possibile l’ottenimento della disponibilità di un locale prestigioso, da adibire a sede associativa, con annessa sala conferenze che può ospitare oltre 70 persone e relativi uffici. Dopo i saluti di rito del presidente, c’è stata la proiezione di un filmato commemorativo della Grande guerra del 1915/18 e di un altro evento regionale svoltosi recentemente in una località del Monte Arci, curato dal fotoamatore Eligio Testa, che ha riscosso un lusinghiero apprezzamento. Quindi, c’è stata la testimonianza di un veterano della Seconda Guerra mondiale, Francesco Bianchina, che è anche l’attuale  presidente dell’Associazione Mutilati ed Invalidi di guerra di Oristano, che ha voluto ricordare alcuni episodi seguiti ai giorni di caos immediatamente successivi all’armistizio dell’otto settembre 1943, comprese anche alcune pagine nere della stessa guerra, come l’affondamento dell’incrociatore Roma, avvenuto praticamente il giorno dopo l’armistizio. Nella sua rievocazione ha spiegato anche lo stupore di quei ragazzi che avevano conosciuto solo le ristrettezze della guerra e all’improvviso si era trovati catapultati nell’opulenza di chi era rimasto immune dagli orrori della guerra. Una toccante testimonianza è stata quella apportata  dall’ex sindaco di Oristano, Antonio Barberio, che ha voluto rendere omaggio ai sottotenenti comandanti di plotone, per la maggior parte di complemento e che per la quasi totalità, persero la vita immolandosi alla testa dei loro sodati, mentre andava all’assalto all’arma bianca. C’è stato anche un intermezzo dedicato a uno dei più grandi pittori oristanesi, Carlo Contini, perché nell’attuale sede dell’UNUCI, ci sono ben tre sue opere giovanili, sinora inedite e sconosciute. Una scoperta passata in silenzio, ma che rappresenta una vera rarità artistica, che riguarda il periodo giovanile di Carlo Contini. Secondo la professoressa Luciana Delitala, che ne ha illustrato le caratteristiche, potrebbero risalire agli anni Venti del Novecento e tra le altre stranezze riscontrate nei dipinti, oltre alle tonalità di colore, inusuali per il pittore oristanese, tutte e tre le opere, hanno la firma con le lettere maiuscole e sul lato sinistro dei dipinti, al contrario delle altre opere conosciute del Contini, che ce l’hanno in corsivo e quasi mai sul lato sinistro dei quadri.

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