di Dario Dessì
Chiunque, non conoscendo la vera storia della Battaglia di Losson, dovesse soffermarsi davanti a questo monumento, nel leggere le parole incise sul marmo della lapide, sistemata tra il cippo che commemora il capitano Giulia Romano e la lapide dedicata a Santa Barbara, non potrebbe non essere indotto a credere che le divisioni: 22°, 23° e 37° fossero state allineate in quel fronte del Basso Piave per la difesa dei caposaldo di Losson e che, proprio da quella sponda dello Scolo Correggio, si fossero mosse le loro schiere armate alla riconquista di ogni minimo lembo di suolo italiano ancora in mani nemiche.
Secondo quanto riportato in un libro di recente edizione sulla storia di Meolo, pare che il testo di questa lapide fosse stato ricopiato integralmente da una vecchia targa in lamiera piena di ruggine, ritrovata nel piazzale antistante la chiesa parrocchiale di Losson della Battaglia. Questo succedeva negli anni quaranta del secolo scorso e non è così possibile azzardare alcuna ipotesi sul perché quella targa fosse stata ritrovata proprio a Losson, un luogo decisamente improprio stando all’effettivo allineamento delle tre divisioni menzionate e sulla decisione di chi sa chi di riportarne il testo su una lapide marmorea e da sistemare proprio a Losson, dove l’unica divisione che aveva combattuto ininterrottamente in quei tragici dieci giorni della battaglia di giugno del 1918 era stata la 33° divisione.
Capita così che un qualsiasi passante, ignaro della storia della battaglia del Basso Piave e della dislocazione delle unità che combatterono tra Fossalta di Piave e Musile di Piave, potrebbe ancora al giorno d’oggi, acquisire cognizioni errate e ingannevoli su quel che realmente accade a Losson della Battaglia nel corso della così detta “Battaglia del Solstizio”.
Ma, a onor del vero, le divisioni 22° con le brigate Roma 79° e 80° reg. fanteria e Firenze 127° e 18° reg. fanteria e la 37° con le brigate Macerata 121° e 122° reg. fanteria e Foggia 280° e 281° reg. fanteria entrarono in linea il giorno 22 giugno, dopo essersi unite molto più a nord di Fossalta di Piave, a cavallo della grande rotabile di San Biagio di Callata, quando l’ offensiva austriaca aveva ormai raggiunto il suo drammatico epilogo.
E per giunta Wikipedia nella storia di Losson della Battaglia non fa altro che ripetere ciò che e scritto nella lapide:
Eppure tutto questo è in netto contrasto su quanto Wikipedia scrive sulla Grande Guerra e la Brigata Sassari:
Nella decisiva battaglia del Piave, a Losson, Fossalta, Capodargine (giugno-luglio 1918), 11 ufficiali morti, 31 feriti e 10 dispersi; 88 soldati morti, 512 feriti e 1478 dispersi.
E su quanto si legge nei:
Riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-18: vol. IV, Brigate di fanteria
Ministero della Guerra, Stato Maggiore del R. Esercito, Ufficio Storico
1926 Roma Provveditorato generale dello Stato
E’ tra le Brigate più decorate della Grande Guerra; come ricompensa per il valore e l’eroismo dei suoi fanti alle Bandiere furono concesse 2 Medaglie d’Oro per ciascun reggimento, ebbe 4 citazioni speciali sui bollettini del Comando Supremo, alle fanfare dei reggimenti il Re, motu proprio, concesse le drappelle Reali (scudo sabaudo e stemma di Sardegna), durante la ritirata sul Piave la Brigata venne citata dal Comandante della retroguardia, Tenente Generale Di Giorgio, all’ammirazione della Nazione e dell’Esercito per l’abnegazione e l’eroico contegno tenuto. Ufficiali e soldati della Brigata furono decorati con 9 Medaglie d’Oro, 286 Medaglie d’Argento, 417 Medaglie di Bronzo. Altri 6 ufficiali ricevettero l’Ordine Militare di Savoia. Le perdite furono in proporzione: 12923 uomini tra morti, feriti e dispersi; poiché una Brigata inquadra circa 6000 soldati, la Sassari fu “ricostituita” due volte e, per farlo, si dovette ricorrere anche al trasferimento dei sardi che militavano in altri reggimenti. Gli austriaci impararono ben presto a temere i fanti dalle mostrine bianche e rosse, che prima di ogni assalto cantavano l’inno di guerra della Brigata (” Dimonios”) sventolando un fazzoletto con eguali colori. I sardi non facevano prigionieri. Il 15 giugno, gli Imperiali sferrano l’ultima disperata offensiva, inizia la Battaglia del Solstizio. La Brigata Sassari si trova in linea sul Piave, alle Fornaci di Monastier e avanza verso Fossalta e Capo d’Argine (Venezia). Nell’ansa di Gonfo i reggimenti sono accerchiati ma continuano a combattere, la pressione di forti nuclei nemici costringe i fanti a retrocedere verso il caposaldo di Losson e qui si attestano preparandosi ad una difesa ad oltranza. Il 20 giugno, il nemico, ricevuti rinforzi e munizioni, attacca il caposaldo riuscendo nel pomeriggio ad occuparlo, il pronto contrattacco del II° battaglione del 152° reggimento ristabilisce la situazione. A sera gli austriaci tentano ancora di sorprendere i difensori, inutilmente.
E su quanto si apprende dai diari storici del Comando della Brigata “Sassari”:
16 Giugno 1918 ore 03.00.
“Poco dopo le ore 3 inizia l’avanzata dei reggimenti 151° e 152° rispettivamente nelle direzioni di Osteria di Fossalta e di Capodargine secondo le modalità prescritte da questo comando.
Firmato Il Comandante della “Sassari” Brigadiere Generale Luciano Ferigo.
E sul contenuto dei bollettini e degli ordini del giorno con riferimento a quei giorni di battaglia del mese di giugno del 1918 a Losson e dintorni:
Comando Supremo – 21 Giugno 1918 ore 13.00. – Bollettino di guerra N. 1123.
“Nella zona ad occidente di San Donà l’avversario tentò una forte azione contro Losson. Arrestato una prima volta dal nostro fuoco rinnovò invano per ben quattro volte l’attacco finché esausto dalle perdite eccezionalmente gravi subite dovette cedere di fronte all’incrollabile valore dei sardi della Brigata “Sassari (151 e 152); validamente coadiuvati dal 2° battaglione del 209° fanteria (Brigata Bisagno) e dal IX battaglione bersaglieri ciclisti”. Generale Diaz
Il Comando del XXXIII C.A. emette l’Ordine del Giorno del suo Comandante:
“Esprimo il mio più vivo compiacimento per la bella condotta tenuta dai reparti che così validamente difesero ieri Losson. Tutti, bersaglieri ciclisti, quelli del 209°, i bravi sardi del 152° hanno mostrato di sentire altamente quanto ogni piccolo lembo della Patria sia per noi sacro fino alla morte”.
I bersaglieri ciclisti del 9° battaglione aggregati ai reggimenti della Brigata Sassari combatterono da valorosi e il loro contributo fu determinante nella difesa di Losson.
E cosi dicasi per le parole nell’Ordine del giorno del Generale Carlo Sanna di Senorbì, comandante della 33° Divisione:
“ Contro un nemico superiore di numero, temibile per le truppe scelte, espertissimo d’insidie, furibondo di fame e di cupidigia, feroce ai feriti e ai rari prigionieri per otto giorni senza riposo avete opposto un cuore solidissimo, grande come tutta l’ansia dell’Italia libera, grande come tutta l’angoscia delle terre predate.
Non io parlo; parla le più grandi parole il terreno della lotta, i canali, le case, i vigneti folti, i viottoli, i ponti, tutto ciò che separava, tutto ciò che minacciava, tutto ciò che tradiva; dicono per ogni ansa, per ogni pietra, per ogni tralcio, per ogni traversa , la violenza ripetuta degli attacchi e la tenacia insormontabile delle resistenze.
Isolati o compatti, assalitori o assaliti, avete imposto al terreno e ai nemici la vostra volontà santa di contenere, di respingere, di schiacciare.
I veterani del Carso e del Trentino ricordino! Nessuna di quelle settimane orrende fu, per la Patria, più terribile e feconda di questa. La giornata di Losson ebbe un volto tragico di pericolo: voi le ricomponeste un volto sfolgorante di liberazione.
Non vostro soltanto era il pericolo: non vostra soltanto fu la liberazione. Voi guardavate le spalle dei settori contigui, perché questi resistessero bisognava che voi resisteste: Cadeva Losson ed era il varco; si apriva il varco ed era l’irruzione.
Tenere Losson fu un prodigio, riprenderla fu un miracolo.
Ogni pietra sbrecciata di quelle case, ogni zolla sconvolta di quelle trincee è santa come la pietra di una basilica, è santa come la terra del Camposanto Pisano.
Tutto ciò che era umano fu fatto: talvolta fu fatto ciò che era più dell’umano.
Così avete vinto, così soltanto era possibile vincere”. Fto. Il Ten. Gen. Carlo Sanna.
Il Comando della 33° Divisione ordina che il III gruppo bersaglieri ciclisti si metta in avanguardia e che tuttala Divisionemuova immediatamente per lanciarsi all’inseguimento degli austriaci e raggiungere il Piave nel tratto Case Gradenigo – Musile, con il 152° a nord ed il 2° bombardieri, rincalzato dal 151°, a sud. Il movimento dei reparti inizia immediatamente, fortemente contrastato dalle artiglierie nemiche e dal fuoco delle mitragliatrici che ne rallentano la marcia, impegnando gli uomini in accaniti combattimenti di retroguardia. Il mattino del 24 giugno tutte le truppe A. U. si trovano nuovamente schierate sulle loro precedenti posizioni orientali lungo il Piave.
A questo punto, nell’ambito delle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra e soprattutto in obbedienza alla legge 7 marzo 2001 n. 78 ( Tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale) pubblicata nella Gazzetta Ufficiale . 75 del 30 marzo 2001, appare opportuna la sostituzione della lapide attuale con un’altra che reciti:
“Nella notte del 23 giugno 1918, da questo inespugnabile caposaldo di Losson, dove i fanti italiani resistettero eroicamente ai ripetuti e formidabili assalti nemici e spesso s’immolarono per i destini della Patria, gli Assaltatori del XXIII Reparto, i Dragoni del 2° e 4° Squadrone Piemonte Reale, i Mitraglieri Divisionali, i Carabinieri Divisionali, il III e il IV Battaglione Bersaglieri Ciclisti, il VII Battaglione Genio Zappatori, gli Artiglieri dell’11° Reggimento Artiglieria da campagna e del 55° Gruppo da montagna e le due mitiche Brigate di Fanteria: la Bisagno e la“Sassari” appartenenti alla gloriosa 33° divisione, comandata dal generale Carlo Sanna, si spinsero alla riconquista di quel sacro tratto di sponda del fiume Piave compreso tra Fossalta e Musile di Piave”.
E’altresì necessario che Wikipedia modifichi quanto prima ciò che ha scritto sulla storia di Losson della Battaglia e che aggiunga i seguenti monumenti nello stesso sito.
Finalmente, a distanza di novanta anni dall’ Offensiva Austriaca “Operazione Albrecht” nel Basso Piave, domenica 22 giugno2008, aLosson della Battaglia, è stato inaugurato un complesso monumentale che commemora i valorosi protagonisti della strenua difesa dei capisaldi di Osteria di Fossalta, di Croce, di Capodargine e di Losson.
Sono i fanti sardi della Brigata “Sassari,caduti tra Fossalta di Piave e Musile di Piave in quei pochi giorni del mese di giugno del 1918.
Stralcio dell’elenco dei
Militari Sardi, Appartenenti alla BRIGATA SASSARI
CADUTI
Per la difesa di VENEZIA
Nel Settore del BASSO PIAVE
Tra Fossalta di Piave e Musile di Piave
A Occidente di San Donà di PIAVE
Guerra Nazionale 1915 – 1918 o per fatti connessi con la guerra
Albo D’oro
CADUTI IN COMBATTIMENTO
28 soldato ANNIS Salvatore – 151 – nato a Silius e morto il 6 luglio 1918 sul Piave.
57 cap. maggiore ATZENI Marinno – 151 – nato a Nugheddu di Santa Vittoria e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
Decorato di M. A. V. M.
62 caporale ATZORI Domenico – 152 – nato a Sini e morto il 16 luglio 1918 sul Piave.
73 soldato AZARA Paolo – 151 – nato a Terranova Pausania e morto
il 16 giugno 1918 sul Piave.
96 capitano BELLIENI Vittorio – 152 – nato a Sassari e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
123 soldato BORIO Giuseppe – 151 – nato a Sorso e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
129 soldato BUA Felice -151 – nato a Loceri e disperso il 10 novembre 1917 sul Piave.
164 cap. maggiore CADONI Ignazio -151 – nato a Domusnovas e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
Decorato di M. B. V. M.
188 soldato CANU Antonio – 151 – nato a Sassari e morto il 29 ottobre 1918 sul Piave.
228 soldato CARTA Antonio – 151 – nato a Bultei e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
245 soldato CARTA Sisinnio – 151 – nato a Villacidro e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
253 soldato CASTALDI Lorenzo – 151 – nato ad Alghero e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
Decorato di m. b. v. m.
291 caporale CHERCHI Giovanni -152 – nato a Santu Lussurgiu e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
316 soldato COCCO Daniele – 151 – nato a Buddusò e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
362 soldato CONTINI Salvatore – 151 – nato a Bosa e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
373 soldato CORDA Ernesto -152 – nato a Monserrato e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
392 soldato CORRIAS Antonio – 152 – nato a Villagrande Strisaili e disperso il 9 giugno 1918 sul Piave.
393 soldato CORRIAS Pasquale -151 – nato a Siniscola e morto il 6 giugno 1918 sul Piave.
TOTALE 18
411 soldato COSSU Vitale – 152 – nato a San Gavino Monreale e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
Decorato M. A. V. M.
443 sergente DALERCI Raimondo – 152 nato a Sassari e morto l8 luglio
1918 sul Piave.
452 sottotenente DEFFENU Attilio – 152 – nato a Nuoro e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
Decorato M.A.V.M.
462 soldato DEINA Salvatore – 151 – nato a Donigala Fenugheddu e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
Decorato M.B.V.M.
Decorato M.A.V.M.
553 soldato ERBI Francesco -151 – nato a Gesturi e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
594 sergente FARA Antonio – 151 – nato a Macomer e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
596 soldato FARCI Giovanni – 152 – nato a Cagliari e morto il 27 giugno 1918 sul Piave.
605 cap. maggiore FERNETTI Riccardo – 151 – nato a Fluminimaggiore e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
615 sergente FERRELLI Giuseppe – 152 – nato ad Arzana e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
617 caporale FIGONI Giovanni – 151 – nato a Mores e morto il 6 giugno 1918 sul Piave.
643 soldato FLORIS Giuseppe – 151 – nato a Villarios Masainas e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
678 soldato GADDARI Salvatore – 151 – nato a Nuoro e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
690 soldato GARAU Giovanni – 152 – nato a Desulo e morto il 20 giugno 1918 sul Piave.
699 soldato GESSA Riccardo – 151 – nato a Illorai e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
720 sergente IDDA Antioco – 152 – nato a Cuglieri e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
739 soldato LAI Antonio – 151 – nato a Borore e morto il 19 giugno 1918 sul Piave a Capodargine.
Decorato M.B.V.M.
747 soldato LAI Giorgio – 152 – nato a Onifai e morto il 20 giugno 1918 sul Piave.
776 soldato LEDDA Francesco – 152 – nato a Bolotana e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
TOTALE 19
778 soldato LEDDA Giuseppe – 152- nato a Bortigali e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
786 soldato LICHERI Agostino – 152 – nato a Pau e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
790 soldato LIGAS Salvatore – 151 – nato a Villasimius e morto il 6 luglio 1918 sul Piave.
807 soldato LODDO Giovanni – 151 – nato a Ovodda e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
Decorato M.A.V.M.
836 caporale LUCCHEDDU Vito – 152 – nato a Muravera e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
847 soldato MACCIONI Francesco – 152 – nato a Ovodda e morto il 14 luglio 1918 sul Piave.
861 soldato MALLOCCI Monserrato – 151 – nato a Lunamatrona e disperso il 19 giugno 1918 sul Piave.
888 soldato MANCA Michele – 151 – nato a Nule e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
Decorato M.B.V.M.
942 soldato MARRUNCHEDDU Salvatore – 151 – nato a Bonorva e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
948 soldato MASALA Antioco – nato a Bosa e morto il 15 luglio 1918 sul Piave.
1014 caporale MELONI Antonio – 151 – nato a Villanova Monteleone e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
1019 soldato MELONI Francesco – 151 – nato a Quartu Sant’Elena e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
1028 soldato MLONI Quirico – 151- nato a Buddusò e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
1040 soldato METTE Giovanni – 151 – nato ad Ala dei Sardi e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1081 soldato MULAS Giovanni – 151 – nato a Desulo e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
Decorato M.A.V.M.
1085 soldato MULAS Mario – 151 – nato a Cagliari e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
1100 soldato MURA Domenico – 151 – nato a Nuoro e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1110 sergente MUREDDU Antonio – 151 – nato a Solarussa e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
1111 soldato MURENU Antonio – 152 – nato a Selargius e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1112 soldato MURETTI Pietro – 151 – nato a Aggius e disperso il 3 giugno 1918 sul Piave.
TOTALE 20
1126 sottotenente MURRONI Italo – 152 – nato a Quartu Sant’Elena e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
Decorato M.A.V.M.
1140 soldato MUTZURRU Salvatore – 151 – nato a Tempio Pausania e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
1142 soldato NADAIU Simone – 151 – nato a Nule e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
1148 soldato NIEDDU Leonardo – 151 – nato a Villanova Monteleone e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
1155 soldato NOLI Francesco – 152 – nato a Cagliari e morto il 18 giugno 1918 sul Piave.
1167 soldato OGGIANO Giovanni – 152 – nato a Bortigiadas e disperso il 20 giugno 1918 sul Piave.
1188 soldato ORBANA Francesco – 151 – nato a Iglesias e morto il 16 giugno sul Piave.
1189 soldato ORE Antonio – 152 – nato a Tadasuni e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
1203 sottotenente OTTONELLO Lodovico – 152 – nato a Sassari e morto il 16 giugno 1918 sul Piave a Croce.
Decorato M.A.V.M.
1204 sergente PABA Giovanni – 151 – nato ad Aritzo e morto il 6 luglio 1918 sul Piave.
1209 soldato + PALA Francesco – 152 – nato a Morgongiori e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1246 soldato PERDIGHE Giuseppe – 152 – nato ad Allai e morto il 16 luglio 1918 sul Piave.
1248 caporale PEINO Pietro – 152 – nato a Romana e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
1263 soldato PIANA Giovanni – 152 – nato a Sedini e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1268 soldato PICCIAU Giuseppe – 152 – nato a Monserrato e morto il 21 giugno 1918 sul Piave.
1271 caporale PICUS Giommaria – 152 – nato a Pattada e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1298 soldato PINNA Bachisio – 151 – nato a Bolotana e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
1344 soldato PIRAS Nicolò – 152 – nato a Santadi e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1380 soldato PISTIS Francesco – 152 – nato a Tonara e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
1396 soldato PITZALIS Vincenzo – 151 – nato a Nurri e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
TOTALE 20
1408 soldato POLO Bachisio – 151 – nato a Sassari e morto il 16 giugno 1918 sul Piave, a Capodargine.
Decorato M.B.V.M.
1416 soldato PORCHEDDU Bachisio – 152 – nato a Ossi e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1434 soldato PRETTA Salvatore – 152 – nato a Meana Sardo e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1488 soldato RINALDI Giuseppe – 151 – nato ad Alghero e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
1509 soldato SABA Giuseppe – 151 – nato a Fluminimaggiore e morto il 30 giugno 1918 sul Piave.
1615 soldato SECHI Giacomo – 151 – nato a Nuraxirieddu e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1639 soldato SERRA Francesco – 151 – nato a San Basilio e disperso il 17 giugno 1918 sul Piave.
1644 soldato SERRA Giovanni Battista – 151 – nato a Serramanna e disperso il 23 giugno 1918 sul Piave.
1648 cap. maggiore SERRA Giuseppe – 152 – nato a Jerzu e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
1679 soldato SINI Giovanni Antonio – 151 – nato a Banari e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
1703 soldato SOLINAS Giovanni – 151 – nato ad Ossi e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
1713 sottotenente SOTGIA Gesuino – 151 – nato a Sassari e morto il 16 giugno 1918 sul Piave, a Capo d’Argine.
1735 soldato SPANU Giovanni – 152 – nato a Bonnanaro e morto il 4 luglio 1918 sul Piave.
1738 caporale SPANU Salvatore – 151 – nato a Sennori e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
1744 soldato SPIGA Sisinnio – 152 nato a Domusnovas e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1755 soldato STOCHINO Graziano – 152 –nato ad Arzana e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1758 soldato SULIS Cesare – 152 – nato a Uta e disperso il 16 giugno 1918 Piave.
1763 soldato TABERLET Giuseppe – 151 – nato a Cagliari e morto il 28 giugno 1918 sul Piave.
1789 serg. maggiore TOCCO Eugenio – 151 – nato a Serramanna e morto il 19 giugno 1918 sul Piave, a Capodargine.
Decorato M.B.V.M.
1803 sottotenente TOMMASI Pietrino – 151 – nato a Mogoro e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
TOTALE 20
1805 soldato TORO Giuseppe – 15 – nato a Siurgus e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1812 caporale TRUDU Pasquale – 152 – nato a Gergei e morto il 22 gugno 1918 sul Piave.
1818 soldato UCCHEDDU Antonio – 152 – nato a Villarios Masainas e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1836 caporale URRU Giuseppe – 151 – nato a Belvì e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
1848 soldato USAI Giuseppe – 151 – nato a Zerfaliu e disperso il 16 giugno 1918 sul Piave.
1878 soldato VIRDIS Michele – 151 – nato a Borore e morto il 16 giugno 1918 sul Piave.
1909 soldato ZUCCA Mauro – 151 – nato a Sennariolo e morto il 19 giugno 1918 sul Piave.
Totale militari sardi della “Sassari” caduti in tutti gli altri fronti nel corso di tutta la GRANDE GUERRA.
1910
A questi vanno aggiunti i nominativi dei militari feriti nel corso dei combattimenti e deceduti presso strutture dell’organizzazione sanitaria di campagna (in totale 573)
I nominativi dei militari deceduti per ferite presso stabilimenti militari e civili ( altri 122) e i militari deceduti per cause varie connesse con il conflitto (386), oltre naturalmente a quei poveri soldati resi invalidi per tutto il resto della loro vita.
La Comunità Europea, lo Stato Sovrano Italiano,la Regione Venetoe i Comuni nei cui territori ebbero luogo gli eventi bellici della 1° guerra mondiale, hanno la responsabilità di conservare la memoria di tutti coloro che si sacrificarono in una guerra tanto insensata e assurda e il dovere di annoverare il territorio di Losson della Battaglia e del Basso Piave tra i luoghi sacri della memoria collettiva europea, senza dimenticare che se la legge della guerra è stata il combattere – la legge della pace deve essere il ricordare.
O giorni di giugno cruenti,
O messi di vite falciate,
Noi fummo le siepi viventi
Opposte alle barbare armate
Noi fummo di guardia a Losson!
Vorrei chiedere al Signor . Dario Dessi ,se Lui era presente nel 1918 in Località Losson , in quanto asserisce che i Gloriosi Fanti della Sassari cantavano di fronte al Nemico, Austriaco LA CANZONE ,DIMONIOS , Le faccio presente che l’inno Dimonios è stato composto dal Ten.Col. Luciano Sechi di Magomadas nel 2007, sarebbe bene correggere quello che Lei ha scritto .
Firmato
EX Primo Maresciallo LGT Sebastiano Soggiu
Mi scuso per la data 2007 ,l’inno Dimonios è stato composto dal Ten.Col. Luciano Sechi nel 1994.