di Francesca Lai
Alessandro Carta, trentenne di Perdasdefogu, dopo aver peregrinato per diversi paesi europei ha trovato un suo equilibrio a Freising, in Germania. Una partenza sofferta, ma fatta per amore, l’amore per la sua compagna, che decisa a trasferirsi all’estero per cercare un futuro migliore ha coinvolto anche lui in questa avventura. Il giovane, che vanta all’attivo anni di lavoro come panettiere in diversi panifici ogliastrini, parte con pochi soldi in tasca ma con la valigia piena di sogni.
E’ stato difficile trovare un impiego in Germania? Lavoro in un ristorante dove mi occupo di preparare contorni e faccio il lavapiatti. Ho trovato quasi subito un lavoro e ne ho cambiato diversi in questi mesi.
Da quanto tempo vivi in Germania e come ti trovi? Vivo in Germania da circa un anno. Non è la mia prima esperienza all’estero, sono stato anche in Inghilterra e in Francia. Per fortuna mi ambiento molto facilmente. Mi trovo bene, anche se io e la mia compagna, per esigenze lavorative, viviamo a 35 km di distanza: io sto a Freising lei a Markt Schwalben.
Cosa ti hanno insegnato le esperienze all’estero? Ho imparato che nessuno ti dà niente per niente. Qui sei solo ogni giorno, bisogna avere sempre gli occhi aperti perché non si sa mai da che parte potrebbero colpirti per farti affondare.
Cosa ti manca della Sardegna? Mi mancano molto la famiglia e gli amici e l’aria della mia Isola, sinonimo di casa.
Rientreresti definitivamente in Sardegna? Avendo un lavoro si. Mi piacerebbe non soffrire più la nostalgia e stare vicino alle persone che amo.
Come ti vedi tra qualche anno e quali sono i tuoi sogni per il futuro? Spero in piedi, cercando di cogliere tutti i lati positivi della vita. Il mio sogno è quello di creare una famiglia con la mia compagna e lavorare per andare avanti. I soldi danno alla testa, meglio averne pochi e riuscire ad essere felici. Mi piace la bella vita, ovviamente, ma avendo tanti soldi, magari, non riuscirei ad apprezzare il formaggio e il guanciale che mi mandano da casa.
Consiglieresti ai tuoi coetanei italiani la Germania come meta lavorativa? Si, la consiglierei assolutamente. Credo che qui in Germania ci siano delle opportunità che in Italia non ci sono, qui si fanno sacrifici ma dopo un po’ ci si realizza. E’ importante però capire che qui non si trova “la terra promessa”: si deve essere disposti a mettersi in discussione costantemente e lavorare ogni giorno per migliorarsi a rispettare leggi usi e costumi diversi rispetto a quelli a cui siamo abituati. Con tanta buona volontà sono certo si possano raggiungere traguardi importanti.
*vistanet.it
e poi ti abitui,trovi l’amore, ti fai famiglia e non ci rientri che in vacanza nella tua terra