L’Olimpia batte Sassari 97-80, dominando la partita, mentalmente e tatticamente, per tutti i 40 minuti. I biancorossi tirano con precisione e chiudono ogni spazio, togliendo il contropiede al Banco e costringendolo a pensare. Cosa che non riesce bene alla squadra sarda, tutta ritmo e istinto. Considerati anche i raddoppi ed i cambi sistematici non sempre razionali, non è difficile capire perché l’EA7 si ritrovi con una comoda doppia cifra di vantaggio per tutto il primo tempo. Il balletto celebrativo di Brooks, dopo aver siglato il +16 con tre triple consecutive, aiuta i ragazzi di Banchi a scrollarsi di dosso il fantasma delle brucianti sconfitte subite per mano biancoblù negli ultimi tre incontri in coppa. L’Armani sembra la Dinamo: buca ripetutamente dall’arco (53%) gli avversari, che sembrano invece incapaci di segnare e tirano con un misero 25% dalla lunga distanza. Solo Dyson trova la via del canestro (27 alla fine, miglior marcatore) ma di là gli risponde un Gentile ancora una volta in grande spolvero in attacco (20 punti), che trascina i suoi e segna il canestro del più 26 prima del riposo. Sacchetti non ha iniezioni di fosforo da somministrare ai suoi e la ripresa è ancora terreno dei padroni di casa, che allungano fino al +30 (massimo distacco) e con un divario di punti dalla panchina di 45-8 cementano la diciottesima vittoria di fila in Serie A. Milano proverà ora ad estendere ulteriormente la striscia vincente sul campo di Caserta, prossima avversaria in campionato nel posticipo di lunedì 6 aprile. Prima però è attesa dalla sfida cruciale di Eurolega contro i turchi dell’Efes, in cui i biancorossi lotteranno per rincorrere una difficile qualificazione.