Ci sono eccellenze che lavorano quotidianamente ottenendo grandi risultati in Italia e all’estero senza suscitare clamore alcuno. Ci sono donne che lavorano dietro le quinte dei teatri, senza essere necessariamente sarte o parrucchiere, e che attraverso la loro preparazione permettono che teatri importanti funzionino in maniera impeccabile. Ci sono donne che nonostante abbiano un curriculum vincente, costruito giorno dopo giorno a suon di sfide superate, costruito passo dopo passo nonostante “i muri di gomma” italici, decidono di guardare avanti e di non arrendersi e utilizzano le difficoltà come trampolini di lancio.
Valeria Orani racchiude in sé tutte queste qualità. Il suo approccio con l’universo teatrale è nel 1984, ma è nel 1988 che frequenta il corso diretto da Fulvio Fo per amministrazione e organizzazione teatrale che la porta a collaborare con il Circuito Teatrale Regionale Sardo CEDAC con mansioni di segreteria organizzativa. Durante gli studi universitari, nel 1992, è selezionata dalla Felix Meritis di Amsterdam per il Master in Performing arts Management e partecipa alla creazione delle linee guida della politica culturale dei Paesi Bassi verso gli stati dell’ex Unione Sovietica. Dal 1994 al ‘96 è direttrice organizzativa del Teatro Stabile Abruzzese. Nel 2003 fonda la 369gradi, un centro per la promozione e la diffusione della cultura contemporanea. Nel 2009 la 369gradi si apre alla produzione iniziando un percorso di sostegno e accompagnamento di formazioni artistiche. Nel 2013 gli spettacoli prodotti contano prestigiosi premi in Italia e all’estero (tre premi UBU allo spettacolo sono “L’Origine del Mondo” di Lucia Calamaro – un premio UBU alla formazione PuntaCorsara – la selezione del “Giulio Cesare” di W. Shakespeare con la regia di Andrea Baracco, quale unico spettacolo italiano al Globe Theatre di London per le celebrazioni delle Olimpiadi di Londra 2012). Nel 2014 inizia a sviluppare The WOP Fellas, un progetto dedicato alla promozione della cultura contemporanea italiana a New York. Come si evince dal suo sito (www.thewopfellas.com) la scelta di New York non è casuale, appare come il luogo delle possibilità, dove chi ha voglia di mettersi in gioco può trovare delle risposte. L’idea originale di Valeria è quella di creare un progetto di sostegno e sviluppo del Talento italiano. Si può discutere su tutto, ma i veri motori del nostro Paese sono sempre stati la creatività, la cultura e la bellezza. Nel progetto della Orani tali valori sono codificati e diventano strumenti per la rinascita economica etica e sociale. Nasce così The WOP Fellas, un collettivo di operatori culturali italiani legati al mondo delle arti e dei mestieri. Un collettivo che crea un ponte reale fra l’Italia e New York.
La Call di The Wop Fellas è rivolto alle piccole o medie imprese che producono “made by italians” nell’ambito della tradizione enogastronomica, del fashion, del design, della gioielleria, della profumeria, dei tessuti o in qualsiasi ambito della creatività. New York chiama… We’re waiting for…? No, we answer… as soon as… We hope…