I circoli per sopravvivere fanno appello alla solidarietà di soci e amici. Una cena di solidarietà di un circolo di immigrati non sarebbe poi una grande notizia, se non fosse che l’iniziativa è nata dall’esigenza di far ricorso al diretto contributo economico dei soci e amici per garantire la sua sopravvivenza, messa in discussione dal blocco di ogni finanziamento da parte della Regione per il 2014. Pur sensibili verso il drammatico momento vissuto dall’economia dell’isola e ricordando come l’attività dei circoli è resa possibile grazie al generoso e competente apporto volontario dei soci, occorre avere consapevolezza che la mancanza di risorse mette in discussione soprattutto il mantenimento delle sedi sociali, requisito essenziale per operare a vantaggio, non solo dei soci di antica o recente emigrazione, ma soprattutto per la stessa Sardegna.
L’ACSIT Associazione Culturale Sardi in Toscana sta per “arrendersi” e rischia concretamente di chiudere la prestigiosa sede di Piazza S.Croce a Firenze: fin’ora, grazie alla gratuita disponibilità dei soci e all’attenta gestione degli amministratori, l’Associazione è riuscita miracolosamente a portare avanti il programma di iniziative ed a far fronte agli affitti, ma andare oltre non sarebbe proprio possibile, anche per non sottoporre a responsabilità personale i membri del direttivo che già tanta generosità mettono per assicurare la vitalità dell’associazione.
Nel corso della serata culinaria di autofinanziamento, ha preso la parola la Presidente Fiorella Maisto che ha ringraziato sia i sessanta convenuti che il titolare del Ristorante Re Matto auspicando che la somma raccolta consenta di andare avanti per alcune settimane, in fiduciosa attesa che la RAS non si dimostri “matrigna” e sia in grado di erogare l’atteso finanziamento per il 2014.