di Bruno Culeddu
Il documentario “Brevi storie sulla Torres” di Giuseppe Garau ha conquistato la “GUIRLANDE D’HONNEUR, il primo premio della sezione Sport & Society edizione 2014 di “Sport Movies & Tv”, organizzata a Milano dal 4 all’8 dicembre dalla FICTS, Federation International Cinema Television Sportifs.
“Sport Movies & Tv 2014 – 32nd Milano International FICTS Fest” è un evento di portata internazionale dedicato al Cinema, alla televisione, alla comunicazione e alla cultura sportiva che ha chiuso i 16 Festival “World FICTS Challenge” che si sono svolti nei 5 Continenti.
L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di autorità istituzionali, civili e sportive, la presenza di registi e produttori internazionali, di giornalisti, operatori ed esperti del settore e di famosi campioni sportivi che hanno testimoniato la rilevanza mondiale della manifestazione ed assicurato alla stessa il più forte impatto mediatico.
Anche l’elenco dei premiati è di assoluto prestigio. Tra i premiati figurano il Maestro Franco Zeffirelli, l’attrice teatrale e cinematografica Valentina Cortese, l’attrice cinematografica, televisiva e doppiatrice Cristiana Capotondi; Vittorio Veltroni e il Real Madrid Football Club vincitore della Champions League 2014.
Alla fase finale hanno partecipato circa 150 opere, arrivate da 30 paesi di ogni continente.
La manifestazione è stata seguita dalle principali emittenti televisive nazionali, dalle radio, dalle dirette streaming e da puntuali sintesi quotidiane su RAI Sport TV e su 95 Network Internazionali che hanno aderito all’evento.
Giuseppe Garau, 28 anni, sposato con una figlia, è nato a Sassari ma vive e lavora a Torino. L’ambito premio gli è stato consegnato dal direttore della “Gazzetta dello Sport” Andrea Monti nel gremitissimo auditorium “Testori” del Palazzo Lombardia.
Il giovanissimo regista, molto sorpreso ed emozionato ha poi confessato “Questo premio è riconosciuto anche dal Cio. Dopo la cerimonia, guardandolo attentamente, ho notato che ci sono incisi sopra i cinque cerchi olimpici. Notare quel particolare è stata l’emozione più forte, perché il mio film non parla soltanto di risultati sportivi, ma dei grandi valori che la squadra della mia città rappresenta, da oltre un secolo, in tante discipline sportive».
“Brevi storie sulla Torres” è un’opera di divulgazione sportiva che racconta come nasce la più antica società sportiva sarda, la Società Educazione Fisica Torres 1903.
I centoundici anni della Torres sono stati magistralmente narrati da Garau attraverso le vicende umane e sportive di tre emblematici campioni, il calciatore Marzio Lepri, il pugile Gavino Matta e il velocista Tonino Siddi.
Le storie sono state scelte e narrate dallo scrittore e giornalista Andrea Sini, presidente dell’Associazione Memoria Storica Torresina. La fotografia è firmata da Federico Torres. Il protagonista è il bambino Piero Piana che apre la scatola dei ricordi e dei cimeli di eroi sportivi d’altri tempi.
Atleti “di una volta”, non i superman superpagati di oggi, ma autentici sportivi che hanno primeggiato in un’epoca in cui lo sport richiedeva superiori qualità fisiche e morali, imponeva grandi sacrifici, presupponeva un forte carattere ed una eccezionale resistenza fisica: il tutto sostenuto da elevate qualità umane.
Marzio Lepri, leggenda del calcio isolano, è il capocannoniere di tutti i tempi della Torres (122 gol in 301 partite). Arrivò a Sassari da Terni, sposò la figlia del presidente della Torres e, pur richiesto da importanti società di serie superiore, ha sempre rifiutato di lasciare la Torres e Sassari. Giocatore mitico e vecchio stile prese sul campo così tante botte che, a seguito di un infortunio, da destro che era fu costretto a reinventarsi mancino. A parlarne è un altro indimenticabile campione: Umberto Serradimigni, suo cognato. Serradimigni, cresciuto nella Torres e poi passato al Cagliari, è stato campione sardo del salto in lungo, triplo e della staffetta 4×100.
Altro calcio.
Gavino Matta è stato un pugile di eccezionale levatura. Fu medaglia d’argento alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Ai Giochi, Matta supera uno dopo l’altro l’olandese Lambillion, il danese Frederiksen, il belga Degryse e l’americano Luaria. In finale si trova di fronte il tedesco Willi Kaiser. Ai punti dovrebbe vincere il pugile sassarese, ma i giudici ribaltano il verdetto assegnando l’oro olimpico al tedesco. Matta si vendica dello scippo l’anno successivo battendo sonoramente il tedesco. Successivamente suoi meriti furono riconosciuti negli Stati Uniti con la consegna del “Guanto d’oro”.
Altri tempi.
Tonino Siddi, l’uomo chiamato cavallo, si aggiudicò la medaglia di bronzo nel 1948 a Londra correndo, quale ultimo frazionista, la staffetta 4×100. A Sassari è memorabile la sua corsa contro un cavallo. La sfida avvenne sulla pista dell’Acquedotto. Siddi rivestì, in carriera, la casacca azzurra per ben 17 volte. ? l’unico atleta italiano di ogni tempo a essersi classificato tra i primi dieci contemporaneamente in ben sette specialità: 100, 200, 400, 400 ostacoli, 800, salto in lungo e salto in alto.
Altri atleti
Vale la pena di ricordare che “Brevi storie sulla Torres” è in concorso per il David di Donatello, nella Sezione “Documentari di lungometraggio”
Al giovanissimo regista Giuseppe Garau, che alla sua prima ha esordito con uno squillante trionfo, auguriamo un lungo e strepitoso campionato cinematografico ed una lunga serie di partite tutte vittoriose.
PER GIUSEPPE GARAU IL PIU’ IMPORTANTE RICONOSCIMENTO DEL CINEMA SPORTIVO: “BREVI STORIE SULLA TORRES” VINCE LA GUIRLANDE D’HONNEUR
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