Non c’è un perché se uno si ammala di cancro quando va alle superiori. Ma c’è un perché se c’è chi guarisce. Ha preso il via “Non c’è un perché”, campagna di comunicazione volta a sensibilizzare un pubblico vasto sul tema del tumore nell’adolescenza e sull’importanza della diagnosi precoce ai fini di una cura il più possibile efficace. La campagna è voluta da Fiagop Onlus (www.fiagop.it), Federazione Nazionale delle Associazioni di Genitori di bambini e adolescenti che hanno contratto tumori o leucemie e riunisce la maggior parte delle organizzazioni presenti su tutto il territorio italiano, nell’ambito della sua attività di informazione sul tema del tumore di bambini e adolescenti, con riguardo ai nodi cruciali per il miglioramento della qualità di cura degli adolescenti che si ammalano. La Campagna è dedicata alla diagnosi precoce, aspetto di importanza cruciale per migliorare le possibilità di guarigione dei pazienti, e ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi, i genitori, i medici di famiglia, il sistema sanitario e l’opinione pubblica.
Ogni anno in Italia si ammalano di tumore circa 800 adolescenti (15 – 19 anni) e tra 1000 e 2000 giovani adulti, secondo il limite superiore di età che si vuole prendere in considerazione. I pazienti adolescenti arrivano alla diagnosi e quindi alle cure con un ritardo diagnostico significativo rispetto ai bambini. I motivi sono legati alla scarsa informazione dei ragazzi e delle famiglie, alla paura di affrontare il sospetto di malattia, al ritardo nell’invio allo specialista oncologo da parte del medico che visita il paziente, alla mancanza di una rete efficace sul territorio nazionale. Il ritardo diagnostico può avere come conseguenze la progressione della malattia da una forma localizzata a una più avanzata o metastatica e un significativo impatto sulle probabilità di guarigione. È fondamentale quindi porre la massima attenzione da parte di famiglie, medici e degli stessi ragazzi alla necessità di una diagnosi precoce. È inoltre fondamentale considerare gli aspetti psicologici nell’approccio alla malattia, ovvero il fatto che gli adolescenti si trovano ad affrontare la diagnosi e le cure in un momento particolarmente delicato della vita, della crescita e della costruzione della propria identità.
L’iniziativa – che si avvale di uno spot per la divulgazione del tema – è promossa in collaborazione con Aieop (Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica – www.aieop.org), che riunisce in Italia tutti i Centri dedicati alla cura delle neoplasie pediatriche e che ha istituito una specifica “Commissione Adolescenti”, con cui Fiagop collabora: genitori e medici insieme, vicini e insieme ai ragazzi, per contribuire a far sì che la situazione di cura e guarigione dei pazienti adolescenti migliori. Oggi Fiagop e Aieop, in collaborazione con le società scientifiche dell’adulto Aiom (Associazione italiana di Oncologia medica) e Sie (Società italiana di Ematologia), hanno dato vita a Siamo, Società italiana adolescenti con malattie oncoematologiche, un progetto su base nazionale che intende promuovere e valorizzare iniziative dedicate ai pazienti adolescenti malati di tumore, movimento culturale e al tempo stesso associazione scientifica dedicata ai bisogni degli adolescenti malati, che la campagna contribuisce a rendere nota.
LO SPOT
La Campagna Nazionale di Sensibilizzazione sul tumore negli adolescenti, con particolare riferimento all’importanza della diagnosi precoce è stata curata grazie al lavoro creativo pro bono dell’Agenzia di comunicazione Ogilvy & Mather Advertising di Milano. Nello spot una figura di riferimento (un volto che, pur restando anonimo nello spot, è quello noto ai giovani di Francesco Vigorelli, il rapper Jake La Furia dei Club Dogo) come fosse un fratello maggiore, si rivolge ai ragazzi e al pubblico e racconta che tante cose nella vita non hanno una spiegazione logica, come per esempio perché ci si ammali di cancro durante l’adolescenza. Nello spot si fa riferimento a immagini del vissuto interiore dei ragazzi, rappresentazioni del loro stato d’animo e dei loro sentimenti. Il filmato offre anche una speranza: c’è un perché se qualcuno guarisce. E il richiamo all’importanza della diagnosi precoce. In aggiunta al messaggio lo spot offre uno strumento di informazione: il link al sito web di Siamo www.progettosiamo.it, dedicato agli adolescenti malati di tumore, un luogo in cui trovare informazioni e condivisione. La campagna sarà trasmessa sulle emittenti televisive nazionali grazie alla concessione di spazi di comunicazione gratuita grazie a Sky per il Sociale (nel periodo 1-14 settembre), la7 (21 settembre – 4 ottobre) e Mediafriends (28 settembre – 4 ottobre), sul web e sui social media con l’hastag #nonceunperche, e prevede una campagna stampa. La regia dello spot è di Marco Bellini, per BlowUpFilm. La post produzione di Post Atomic. Tutte le collaborazioni hanno sposato la causa e lavorato pro bono credendo nel valore del messaggio della campagna. Lo spot ha la durata di 30’’ per la tv e 45’’ per il web ed è
disponibile su www.fiagop.it e www.progettosiamo.it. La campagna ha la collaborazione di Associazione Dynamo Camp Onlus, partner a livello nazionale di Fiagop e Aieop.