di Tonino Mulas
E’ un primo piccolo passo avanti. Soprattutto va valutata positivamente la proposta dell’Assessore Massimo Deiana di ridiscutere l’intera convenzione fra Stato e Tirrenia, rivendicando il superamento dell’attuale ruolo consultivo, sia pure vincolante, con l’ottenimento di una piena potestà della Regione in materia di trasporti.
Il settore dei trasporti, marittimo e aereo, si trova in una delicata fase di passaggio, decisiva per l’uscita dalla crisi e il futuro sviluppo economico e turistico della Sardegna, sia per quanto riguarda i passeggeri che il movimento merci.
Così com’è apprezzabile il raccordo, in una visione unitaria strategica, con il miglioramento del sistema di trasporto interno su gomma e su rotaia.
E’ importante ribadire la necessità che le agevolazioni siano dirette non solo ai residenti, ma anche agli emigrati.
A tal proposito ricordiamo che nei 2 milioni e cinquecentomila passeggeri persi in tre anni dalle compagnie marittime rientrano molte delle famiglie di emigrati che hanno in Sardegna la loro seconda casa.
La flessione della presenza turistica è proprio lì e costituisce un duro colpo per l’economia locale e le piccole imprese del territorio. Occorre inoltre ricordare che molti pensionati vanno in Sardegna via mare e spendono lì, non per 15 giorni, bensì per 3-4 mesi, le pensioni duramente guadagnate da emigrati nel continente italiano ed europeo.
Da parte sua la FASI, attraverso il servizio di bigliettazione dei circoli, ha continuato a proporre alle famiglie, tra le quali quelle di seconda e terza generazione, le agevolazioni previste dalle sue convenzioni con le compagnie marittime, fornendo il viaggio in Sardegna a più di 35000 persone in questi primi mesi del 2014.
E’ indubbio che potremo fare di più e meglio se si manifesterà un interesse e un sostegno pieno da parte dell’Amministrazione Regionale, estendendo ad altri circoli e fondazioni europee questo importante servizio.