Un programma a lungo termine con obiettivi chiari e condivisi. E’ questa una delle prime richieste della FASI – Federazione Associazioni Sarde in Italia – al nuovo assessore regionale al lavoro Virginia Mura. Nominata dal Presidente della Regione Francesco Pigliaru, Mura proviene dall’agenzia regionale del Lavoro di cui era direttore. Qualcosa in più si saprà con la convocazione della Consulta dell’Emigrazione. “Chiediamo che ci sia un confronto sul mondo dell’emigrazione, sui suoi problemi e sulle prospettive”, ha spiegato Serafina Mascia, presidente della FASI. “Ci auguriamo stabilità per tutta la legislatura anche perché noi non possiamo cambiare obiettivi con ogni assessore – ha aggiunto Mascia – e in quest’ottica ci piacerebbe elaborare un programma che fosse almeno triennale. Questo però solo dopo aver fatto il punto della situazione e valutato le prospettive di cambiamentoi, sempre partendo e salvaguardando quanto costruito dalla vecchia emigrazione”, ha sottolineato la presidente della FASI, ricordando i tanti assessori al lavoro che si sono alternati nella giunta di Ugo Cappellacci. E sul tavolo c’è proprio il futuro del mondo organizzato dei circoli, molti dei quali sono stati messi in ginocchio dai tagli ai contributi imposti dalla crisi economica. A gennaio è stata approvata la finanziaria regionale che prevede solo 2 milioni e 200 mila euro per l’emigrazione. Lo stanziamento non tiene conto del rifinanziamento ottenuto nel luglio scorso, che – grazie alle battaglie dei rappresentanti dell’emigrazione- aveva fatto salire la somma dedicata alla rete delle associazioni dei sardi nel mondo, a oltre tre milioni di euro. Ma i nodi da affrontare sono diversi, primo fra tutti quello dei trasporti. “Bisognerebbe partire dal riconoscimento in Europa, della condizione di insularità della Sardegna. Noi siamo per la tariffa unica e per un calo dei costi delle navi non solo per i passeggeri ma anche per le merci”, ha precisato la presidente della FASI, prima di aggiungere che “il trasporto delle merci ha un costo troppo elevato, la questione è saltata agli occhi in occasione dell’alluvione di novembre, quando abbiamo mandato degli aiuti in Sardegna. Ma è anche vero che noi che vorremmo fare promozione dei prodotti sardi ci rendiamo conto di quanto il trasporto incida sul costo finale. Anche la continuità aerea andrebbe rivista, mancano diverse rotte, come quelle di Venezia. Ma sui trasporti nutriamo speranze visto che già in passato abbiamo avviato una collaborazione con Massimo Deiana (nuovo assessore regionale ai trasporti, ndr)”, ha concluso Mascia. Tra i grandi temi che finiranno sul tavolo del nuovo assessore c’è sicuramente quello della legge sull’emigrazione. Da tempo la rete delle associazioni ha chiesto un rinnovamento della norma del 1991, che tenga conto delle mutate condizioni socio-economiche di chi decide di lasciare l’isola. I tentativi, messi a punto nei mesi passati dai precedenti assessori, di elaborare una nuova legge, non hanno però soddisfatto le aspettative dei rappresentanti degli emigrati. La questione è molto importante e delicata e resta dunque aperta: di certo il mondo ha un volto totalmente diverso da quando i sardi, nel dopoguerra o anche prima, hanno deciso di fare le valigie per cercare fortuna altrove. Ma se da un lato si sente l’esigenza di rinnovamento, è anche vero che la rete dei circoli vuole fare tesoro di quanto costruito negli anni senza che vada inutilmente disperso un patrimonio di conoscenze e abilità consolidate.
PROGRAMMI A LUNGO TERMINE E RIVOLUZIONE TRASPORTI: LE RICHIESTE DELLA FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI SARDE IN ITALIA ALLA NUOVA GIUNTA REGIONALE
Aggiungi ai preferiti : Permalink.
ricordatevi anche della cultura fuori dall’isola