Leggere fa crescere, questo è lo spirito de Il Maggio dei Libri, la campagna nazionale nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura come elemento chiave della crescita personale, culturale e civile.
La campagna, promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori, inizia il 23 aprile in coincidenza con la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore promossa dall’UNESCO e durerà fino alla fine di maggio. La denominazione scelta per la campagna, Il Maggio dei Libri, pone l’accento su un mese che nella tradizione popolare italiana è legato alle feste per il risveglio della natura e richiama l’idea di crescita e maturazione, ma anche di allegria e di piacere. Libro come amico, partner, compagno di vita, dunque, lo scopo della campagna, è quello di portarlo tra la gente, distribuirlo, farlo conoscere, connotandolo di un forte valore sociale, affettivo e favorire così l’abitudine alla lettura. Il libro, quindi, esce dal suo contesto abituale e dilaga sul territorio, dalle grandi città ai piccoli centri, regioni, province, comuni, scuole, biblioteche, associazioni culturali, case editrici, librerie, circoli di lettori, con iniziative per intercettare anche persone che di solito non leggono. Web, scuole, giovani: su queste parole chiave si orienta la campagna 2014, raccogliendo l’eredità di tutte le esperienze precedenti. Il Centro per il libro e la lettura e i suoi partner, forti del successo della precedente edizione, intendono rilanciare il progetto innescando nuovi processi, rafforzando la rete di soggetti pubblici e privati attivi nella promozione del libro e della lettura.
Il 30 maggio prossimo, con inizio alle 18,30 nella Sala Agorà di Abbasanta, con l’organizzazione della Biblioteca comunale, del Comune e dell’Unitre di Abbasanta, nell’ambito di “I libri fioriscono a Maggio” edizione 2014, si terrà la presentazione del libro di Costantina Frau, “Careluna – s’annu de s’avolotu”, edito da Logosardigna. Relatore, sarà Salvatore Zucca, profondo conoscitore delle opere della scrittrice sedilese, ma abbasantese di adozione. Il racconto, scritto nella tipica parlata sedilese e di buona parte del Guilcier, è una specie di autobiografia dell’autrice, che ha preso a piene mani dal suo vissuto di studentessa a Roma, con i fermenti nati dai movimenti del ’68 a cui innesta anche una sua esperienza, vissuta proprio in paese dove ha accettato una supplenza. Anche nell’Isola il ’68 ha tracciato un solco profondo tra vecchio e nuovo e sono molto significative le esperienze dei circoli studenteschi che vengono frequentati anche da pastori e operai, in uno scambio vicendevole di culture e di esperienze che arricchiranno la protagonista. Un’opera molto significativa che tratta un periodo poco indagato e che invece meriterebbe di essere maggiormente conosciuto, anche perché le vicende di quel periodo: occupazione delle Università, banditismo, lotte operaie, primi insediamenti industriali, hanno influenzato profondamente gli anni successivi. Peccato che la lingua utilizzata limiti la conoscenza dei fatti a un pubblico molto limitato, sarebbe auspicabile anche una versione in lingua italiana.