riferisce Enzo Cugusi
Comunicato dell’Associazione dei Sardi in Torino “Kinthales” e dell’associazione culturale Malik di Cagliari che hanno promosso i due eventi in cartellone al Salone del Libro di Torino. Uno è il laboratorio di lettura di cui si parla nel comunicato stampa che si svolgerà in una scuola elementare di “barriera” grazie alla collaborazione della Circoscrizione VI del Comune di Torino e di un gruppo di maestre spronate da Stefania Spanedda vulcanica maestra bosana a Torino che ha accettato di celebrare “Sa Die de Sardigna” parlando in modo nuovo e originale, ai suoi alunni di un pezzo di storia comune tra Piemonte e la Sardegna.
L’altro è la presentazione del libro di Maria Antonella Arras di Orani che a Torino dirige un presidio medico territoriale e che ha scritto un libro “Accabadora e la sacralità del femminino: riti e credenze nella tradizione popolare sarda” (Torino, Ananke) un’occasione per parlare di fine vita con il teologo Don franco Barbero. Quest’ultimo evento è patrocinato dalla IV Circoscrizione del Comune di Torino nell’ambito del Salone OFF che quest’anno diventa parte importantissima del Salone del libro sparso in 6 comuni della cintura e le 10 Circoscrizioni con un calendario di 350 eventi.
Da evidenziare che i sardi organizzati che stanno fuori, i circoli degli emigrati, con 1000 euro di contributo per “Sa die de Sardigna” riescono a portare i saperi sardi al Salone di Torino. Per anni siamo stati comparse di eventi e presentazioni di libri fatte con dispendio di risorse e di personale dell’Assessorato alla Cultura della Regione sarda. Negli ultimi anni il compito di rappresentare la Sardegna è stato affidato all’Associazione degli Editori sardi con improvvisazione e scarsità di contributi culturali.
