Mentre il “Female Engagement Team”, l’assetto del contingente italiano costituito da personale femminile, continua ad interfacciarsi e dialogare con le donne afghane che ancora affrontano condizioni difficili, il comandante del Regional Command West, generale Manlio Scopigno, ha inaugurato in occasione della Giornata Internazionale della Donna un lungo viale costruito da maestranze locali e realizzato a Herat dai militari italiani per il “Giardino delle donne”, che si propone come luogo di aggregazione ma, soprattutto, oasi di libertà, di opportunità e di riscatto.
Si tratta di un luogo protetto in cui molte donne afgane, fuggite da situazioni familiari difficili, possono ricominciare a vivere. Realizzato dal Provincial Reconstruction Team con i fondi del Ministero della Difesa e inaugurato proprio l’8 marzo, “questo bellissimo viale – ha detto Mahboba Jamshidi, capo del Dipartimento per gli Affari Femminili della provincia di Herat – faciliterà l’accesso ad un luogo dove le donne potranno ritrovarsi per scambiare opinioni o semplici chiacchere, oppure ancora sorseggiare un tè e far giocare i propri figli”. Alla cerimonia d’inaugurazione erano presenti il Gen. Scopigno, il governatore della provincia di Herat Sayed Fazullah Wahidi e i funzionari della Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri che, nella circostanza, hanno donato e piantato alberi. Un gesto semplice ma carico di significati, sinonimo di crescita, di futuro e di speranza.
Nel suo discorso il Gen. Scopigno si è rivolto alle donne afghane chiamandole “nostre amate sorelle, ringraziandole per lo sforzo quotidiano che profondono per far uscire il loro paese dalle tribolazioni della guerra alimentando in modo impareggiabile la speranza di un paese più giusto e più forte. “Con la loro particolare sensibilità, con la ricchezza dei loro sentimenti, con la loro tenerezza ma anche con la loro fermezza, le donne afgane sono state sempre al passo degli uomini e in alcuni casi anche un passo davanti sulla via del bene comune. Le donne afgane, in questi anni, hanno saputo conquistare nuovi spazi ed assumere nuove responsabilità all’interno della società, e lo hanno fatto senza strappi e senza urti, con intelligenza e misura.”
A conclusione della cerimonia il Gen. Scopigno ha affermato che “la rinascita del Paese è soprattutto nelle mani delle donne, e passa simbolicamente anche attraverso questi momenti che vedono l’Italia sempre protagonista nel promuovere questo genere di iniziative, volte a sostenere il ruolo della donna come soggetto attivo nell’ambito della società afghana. L’amicizia degli italiani e il sostegno di ISAF nei confronti del popolo afgano, e delle donne in particolare, non verrà mai meno poiché i valori posti alla base del nostro quotidiano operare si basano sul rispetto e sulla comprensione delle culture, degli usi e delle tradizioni locali”.