ERA CONSIDERATO IL RE DEL CAPPUCCINO SARDO – MENEGHINO: MUORE A MILANO IGNAZIO FRAU

Ignazio Frau


di Tommaso Esca

Dopo una breve e grave malattia, muore a Buccinasco (Mi), a 60 anni Ignazio Frau imprenditore oroseino, sardo trapiantato da quando aveva vent’anni a Milano e punto di riferimento di centinaia di giovani oroseini, nuoresi e sardi in cerca di lavoro.  Ignazio era il settimo dei tredici figli di babbo Francesco (Tziu Zizzeddhu) e mamma Rimedia (Tzia Remedia) di Orosei. Viveva da oltre quarant’anni nella città meneghina, insieme alla sua numerosa famiglia di origine, composta da sorelle, nipoti e cognati, tutti impegnati nel campo della ristorazione dei vari locali disseminati nei punti nevralgici di Milano (tra cui l’Ospedale San Raffaele). La sua casa era sempre aperta e pronta ad accogliere, per qualsiasi bisogno (non solo lavorativo), gli amici sardi a Milano. Ignazio Frau, uomo forte, deciso nella sua imprenditorialità, era un padre e marito esemplare e un altruista e attento grandissimo lavoratore. Partito dal niente ha creato a Milano un vero e proprio impero dove però la conduzione familiare era ed è basilare per la riuscita dell’impresa.  Centinaia di collaboratori lo ricorderanno per sempre come uomo forte ed educato, con un cuore molto grande, e sempre pronto a mettersi in gioco per aiutare un amico nel momento del bisogno. Da grande organizzatore autodidatta, lavoratore instancabile, ha creato, con le sue imprese, centinaia di posti di lavoro e ha aiutato a crescere professionalmente tanti suoi bravi collaboratori, nelle numerose attività nella ristorazione ma anche nel settore turistico e immobiliare. ..Oltre che a Milano e hinterland, ha lasciato la sua impronta indelebile, anche, nella nostra Terra Sarda, ad Orosei, paese natale mai dimenticato. Con la sua scomparsa, Ignazio, lascia un immenso vuoto, alla moglie Enza e ai figli Danilo e Remedia, ai fratelli e sorelle trapiantati a Milano, ai numerosissimi “compagni di una vita” soci e collaboratori della comunità sarda di Milano e ai parenti e amici di Orosei, in Sardegna. Ignazio lascia un grande segnale di capacità di integrazione dimostrando che l’emigrazione, nata per soddisfare l’indiscutibile bisogno primario di un posto di  lavoro stabile (purtroppo assente nella propria terra), può far germogliare il seme dell’integrazione e del successo professionale e umano. Grazie Ignazio per il tuo grande esempio, sei sempre tra di noi! 

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