di Claudio Manari
Il 18 febbraio l’Associazione dei Sardi Il Gremio, in occasione del suo 65° anniversario (1948-2013), ha organizzato a Roma con la collaborazione della FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), della Cineteca Sarda -Società Umanitaria e della Cineteca Nazionale, una serie di proiezioni e dibattiti con attori e registi, all’interno della rassegna “Incontro con il Cinema Sardo”, presso il Cinema Trevi. Non poteva dunque mancare un omaggio a Marisa Solinas, attrice e cantante di origini sarde che sin dal 1960 è attiva al cinema, a teatro ed in televisione. Una bellezza rara, unita ad un fisico minuto ma perfetto. Marisa venne definita un mix tra Elizabeth Taylor, Audrey Hepburn e Jean Simmons e certamente con i suoi meravigliosi occhi verdi, il nero dei suoi lunghi capelli ed il volto di una bambola, non a torto si può affermare che sia un azzeccato paragone. Marisa Solinas, non è solo attrice, ma anche cantante di successo, modella, protagonista di servizi di copertina per centinaia di riviste nazionali ed internazionali, nonché protagonista difotoromanzi nella stagione d’oro di quel particolare periodo a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60. Molto attiva anche nei decenni a seguire, ha partecipato a numerosi film e fiction e a rappresentazioni teatrali con i migliori registi ed a fianco dei più grandi attori ed attrici internazionali. L’omaggio a Marisa Solinas ha visto la presenza in sala di molti cari amici e colleghi che hanno ricordato la loro personale esperienza con l’attrice ed hanno affettuosamente partecipato alla gioia dell’incontro che non ha risparmiato momenti di sincera commozione.
Il presidente del Gremio, Antonio Maria Masia, moderato da Alessandra Peralta, ha introdotto l’incontro ricordando le tappe della carriera dell’attrice ed ha presentato gli ospiti intervenuti in sala invitandoli via via a condividere i loro ricordi intrecciati tra amicizia e esperienze lavorative. Dopo aver assistito alla proiezione dei film Il peccato di Jorge Grau e di Riderà, di Bruno Corbucci, ed ascoltato una canzone dell’attrice, si sono susseguite dunque le testimonianze ed i commenti di Milena Vukotic, Nino Castelnuovo, Franco Mariotti, Donatella Baglivo, Graziano Marraffa, Mimmo Del Prete, Sergio M. Germani, e Adriano Mazzoletti. Donatella Baglivo, in particolare, ha concesso la visione di un estratto del lungo film documentario Il cigno di ferro, appartenente alla serie I grandi del cinema italiano dedicato alla vita della festeggiata. Il film prossimamente verrà presentato proprio pressola Sala Trevi.La Baglivo ha sottolineato come i suoi lavori scaturiscano da una profonda stima nei confronti di quei personaggi che con il loro contributo alla settima arte hanno fatto grande il cinema italiano nel mondo ed hanno, ognuno con la sua personalità, raccontato le loro esperienze di vita personali anche al di fuori dello schermo. Presenti in sala Claudio Manari, scrittore ed appassionato cinefilo che darà presto alle stampe la biografia dell’attrice e che ha ricordato i momenti della sua personale amicizia e devozione di ammiratore da molti anni, che lo hanno portato a costituire una collezione di immagini e documenti unica nel suo genere e che verranno pubblicati nel volume in preparazione. L’immagine divistica di Marisa Solinas è stata immortalata negli anni dai più grandi fotografi ed in tempi recenti dall’artista Ciro Cellurale, anch’egli presente in sala, che ha dedicato diversi ritratti all’attrice che sono stati esposti in molte mostre cinematografiche alle quali ha partecipato. Il suo bel ritratto dell’attrice immortalata sulla copertina di Playmen è stato scelto quale immagine per la comunicazione del centro Sperimentale di Cinematografia relativo alla serata-evento. Giova segnalare che tutti gli interventi hanno tratteggiato un ritratto umano dell’attrice che unanimemente è stata definita una persona che al di là delle innegabili doti di artista, nel corso della sua vita ha soprattutto dimostrato di essere una donna generosa e sensibile sempre pronta ad aiutare i colleghi anteponendo le altrui necessità agli interessi personali e alla propria carriera L’impegno che infattila Solinas ha dedicato nel corso degli anni all’IMAIE (Istituto mutualistico per la tutela degli artisti interpreti ed esecutori) è la dimostrazione di quanto è stato più volte sottolineato Da parte suala Solinas, intervenuta in molti momenti della serata, Franca Farina, membro del direttivo del Gremio e della Cineteca Nazionale che si è prodigata per l’evento), ed in modo particolarmente affettuoso ha rivolto il suo grazie più grande al figlio, il fotografo e sceneggiatore David Panone che la segue da sempre nella sua carriera. La serata si è conclusa con la proiezione dell’episodio Renzo e Lucia di Mario Monicelli, tratto dal film Boccaccio’70. Una giornata piena di sorprese dunque che ha reso un doveroso omaggio a questa meravigliosa attrice che non smette mai di stupire per la classe e per la sensibilità che la contraddistinguono facendone un personaggio più unico che raro nel mondo dello spettacolo. Grazie Marisa!