CON L'A.C.S.I.T. A FIRENZE IL 3 MARZO, LA PRESENTAZIONE DEI DOCUMENTI DEL GIOIELLO DI SARDEGNA "VIRTUOSI ORNAMENTI"


di Mattia Lilliu

Lunedì 3 marzo 2014 – ore 17.00

Sala Rossa di Palazzo Medici Riccardi, Via Cavour, 1 (Firenze)

ACSIT

presenta

per la rassegna letteraria

 NUOVE FIRME DI SARDEGNA

“VIRTUOSI ORNAMENTI – Documenti per il gioiello in Sardegna dal Cinquecento all’Ottocento”

di Flavio Orlando

L’ Associazione Culturale dei Sardi In Toscana annuncia che lunedì 03 marzo alle ore 17:00 presso la Sala Rossa di Palazzo Medici Riccardi in via Cavour, 1 a Firenze sarà presentato il libro “Virtuosi ornamenti – Documenti per il gioiello in Sardegna dal Cinquecento all´Ottocento” di Flavio Orlando.

L’evento, organizzato dall’A.C.S.I.T. in collaborazione con Carlo Delfino Editore e Radio Atividade Sardas e col patrocinio di Regione Sardegna e F.A.S.I., è il secondo appuntamento della rassegna letteraria dell’A.C.S.I.T. “NUOVE FIRME DI SARDEGNA“, che vuole indirizzare il suo sguardo verso nuovi autori provenienti dalla Sardegna e verso diversi stili di racconto. Ad ogni incontro, saranno presenti gli autori dei testi o persone vicine a essi, affinché i soci possano interagire con gli scrittori e soddisfare le proprie curiosità.

Dopo i saluti della presidente A.C.S.I.T. Fiorella Maisto, la presentazione del testo continuerà con l’intervento di Carlo Delfino, editore, Dora Liscia, docente universitaria del dipartimenti di Arte e Spettacolo, Angelino Mereu, critico e scrittore d’arte, Don Giuseppe Billi.

Il volume raccoglie, dettagliatamente, le tappe importanti della storia del gioiello in Sardegna e nobilita il percorso artistico compiuto da questo settore nel panorama isolano e nazionale.

Al termine della presentazione sarà offerto un aperitivo a tutti i partecipanti, pertanto è gradita dare conferma di presenza all’indirizzo email acsitfirenze@gmail.com

IL TESTO:

Con questo studio Flavio Orlando non intende sconfinare nel territorio della linguistica, ma offrire delle basi storiche ai gioielli realizzati in Sardegna ed a quelli che vennero importati dalla Spagna e dai maggiori centri di produzione orafa della penisola italiana. Partendo quindi dall´analisi dalle attestazioni archivistiche — redatte dai funzionari pubblici in catalano, castigliano e sardo mentre per quanto riguarda l´italiano il suo uso diventa costante solo con l´inizio del XIX secolo —, ha raccolto per le diverse categorie di ori degli estratti di documenti che gli sono serviti per ricostruire la terminologia e definire gli aspetti tecnico-formali di questi oggetti in un arco di tempo che si sviluppa dalla metà del Cinquecento sino alla metà dell´Ottocento. La scelta di non estendere la ricerca ad un periodo più vicino a noi è motivata dal fatto che proprio nella seconda parte del XIX secolo si pongono le premesse per la creazione della gioielleria tradizionale il cui fattore principale è dato dall´immutabilità e dalla ripetizione delle forme attinte al repertorio del passato.

 

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