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Con il nuovo regime di continuità territoriale aerea, che entrerà in vigore dal 26 ottobre, data fissata per l’avvio della prossima stagione invernale aerea, i sardi spenderanno a tratta 49 euro per volare dai tre aeroporti sardi a Roma e 59 euro per raggiungere Milano. A queste tariffe vanno poi aggiunte le tasse imposte dalle compagnie e quelle aeroportuali. I vettori che vorranno volare su queste rotte dovranno presentare una proposta di accettazione degli oneri di servizio. Allo stesso tempo, spariscono le agevolazioni anche per gli emigrati. Una scelta imposta dall’Unione Europea, che però rischia di penalizzare i tanti emigrati che hanno stretti rapporti con l’isola. "Chiediamo alla Regione Sardegna che, anche se non è previsto dal decreto, si trovi il modo per garantire una tariffa agevolata agli emigrati e ai loro familiari", annuncia il Presidente della FASI, la Federazione dei circoli sardi in Italia, Tonino Mulas. "Già in passato abbiamo stipulato accordi con Meridiana per assicurare gli sconti a mogli e figli dei nati in Sardegna e cercheremo di ripercorrere questa strada se non riuscissimo a ottenere le agevolazioni in altro modo". Inoltre, i rappresentanti degli emigrati sperano che la liberalizzazione delle tariffe porti a un abbassamento dei prezzi dei biglietti "di cui beneficerebbero anche i turisti".