di Elio Turis
La manifestazione musicale “S’Istadi in Musica cun s’Acsit” è stata il fiore all’occhiello dell’estate 2013 dell’Associazione Culturale dei Sardi in Toscana di Firenze. Gruppi canori, cori vocali, tenori, cantautori e cantautrici si sono alternati in vari luoghi del capoluogo toscano da metà luglio a fine agosto, regalando aria di casa ai sardi che vivono in Toscana e facendo scoprire a molti fiorentini l’importante e storica tradizione della musica sarda. Per fare il punto su questa prima edizione, abbiamo incontrato Mattia Lilliu, direttore artistico della manifestazione e responsabile della comunicazione dell’ACSIT, che anticipa le iniziative che l’Associazione ha in serbo per i prossimi mesi.
Partiamo subito da un bilancio finale della manifestazione “S’Istadi in Musica Cun s’Acsit”, conclusasi con un grande successo di pubblico nella serata di domenica 25 agosto al Parco dell’Acciaiolo di Scandicci (Firenze) con il concerto di Elena Ledda e dei Tenores de Neoneli. “E’ un bilancio estremamente positivo. Il calore e l’entusiasmo con i quali il pubblico ha partecipato alle diverse tappe della nostra manifestazione dimostra che la musica è ancora uno dei maggiori simboli dell’identità sarda. E’ stata un’occasione per far conoscere al pubblico fiorentino una serie di massimi esponenti sardi che operano nel settore ed offrire alla Sardegna una vetrina importante. Siamo partiti a metà luglio con gli Amistade e gli Ammentos, due gruppi formati principalmente da sardi emigrati in Toscana ma che non hanno dimenticato il forte legame con la terra natia e i suoi suoni. Poi abbiamo accolto e supportato L’insieme vocale Nova Euphonia, che con la direzione del maestro Vincenzo Cossu ha trionfato nella categoria Jazz and Modern Vocal Ensembles del “Florence International Choir Festival”. Dopo è stato il turno degli Elva Lutza con Ester Formosa e per concludere abbiamo assistito ai concerti di Elena Ledda e dei Tenores di Neoneli. Un calendario fitto e una commistione di generi musicali notevoli: dalla musica corale al cantautorato italiano, dal folk d’autore al canto a tenore. Un bel mix che soddisfa i gusti musicali più differenti.”
Com’è nata l’idea di questa kermesse musicale? “L’idea di creare “S’Istadi in Musica cun s’Acsit” nasce dall’esigenza di non “abbandonare” i nostri soci durante i mesi estivi. A luglio e agosto si è soliti pensare che la partecipazione dei soci venga meno a causa dell’inizio delle vacanze. Quest’anno volevamo dimostrare che le iniziative, se sono valide e ben organizzate, prescindono dal periodo nelle quali vengono proposte. E il successo della manifestazione lo dimostra. Fondamentali sono state le collaborazioni con altre associazioni che operano nel territorio: dal circolo Arci dell’Isolotto a Slow Food Toscana, passando per l’Istituto De Martino e le Officine Creative. Tutte collaborazioni importanti che è nelle nostre intenzioni proseguire. E tengo a sottolineare che l’intera kermesse è stata realizzata con un budget a due zeri, praticamente irrisorio considerando il calibro degli artisti ospitati.”
Da direttore artistico, crede che manifestazioni di questo genere siano necessarie a tenere stretto il legame che unisce i sardi alla propria terra d’origine? “La tradizione musicale, e folkloristica in generale, è una delle attività più vive in Sardegna, oltre che più rappresentativa. E’ chiaro che l’ascolto di suoni famigliari in una terra diversa da quella natia non può che richiamare alla mente le radici e le origini di ciascun individuo. Credo che questo succeda a tutti i sardi che si ritrovano ad ascoltare la nostra musica al di fuori dell’isola: al solo sentire di un piccolo refraim di ballu tundu diventa istintivo iniziare a canticchiarne la musica o improvvisare un passo. Quindi, se l’ACSIT riesce a creare contesti in cui è possibile scatenare queste reazioni e sentimenti, ben vengano altre manifestazioni che, come “S’Istadi in musica cun s’Acsit”, cementano il legame fra i sardi e la propria terra al di fuori dei suoi confini.”
Dagli Amistade agli Ammentos, da Elena Ledda ai Tenores de Neoneli. Qual è la serata del quale va più orgoglioso? “Ogni serata ha regalato un motivo d’orgoglio all’ACSIT. Siamo particolarmente orgogliosi di Amistade e Ammentos perché il loro leader, Antonio Mereu, è parte attiva della nostra associazione. Non possiamo che essere felici che i due gruppi stiano iniziando a calcare palcoscenici importanti e si stiano facendo conoscere dal pubblico toscano. L’Insieme Vocale Nuova Euphonia è motivo d’orgoglio per l’Italia intera perché era l’unica rappresentante italiana al Festival Internazionale dei cori tenutosi a Firenze a fine luglio. Gli Elva Lutza, con Ester Formosa, sono stati una piacevole scoperta mentre conosciamo benissimo le eccellenze Elena Ledda e Tenores di Neoneli, la cui maestria non ha bisogno di presentazioni. Se devo esprimere un parere personale, la serata degli Elva Lutza è sicuramente quella che mi ha colpito di più. Nico Casu e Gianluca Dessì sono stati straordinari e sono certo che presto si affermeranno definitivamente nel panorama internazionale.”
Sono previste altre manifestazioni culturali nel corso dell’anno organizzate dall’ACSIT? Se sì, queste vengono richieste anche dai vostri associati? “Cerchiamo sempre, nei limiti delle possibilità economiche, di soddisfare i gusti e le esigenze dei nostri soci senza dimenticare che la nostra mission rimane quella di svolgere un’attività di informazione, promozione e valorizzazione della nostra terra e delle sue culture e tradizioni. Posso anticipare che la manifestazione più importante sarà l’installazione della “Mostra delle Opere di Pinuccio Sciola” presso il Chiostro della Chiesa di Santa Croce. Sarà un evento di spessore internazionale al quale teniamo tantissimo. Poi non mancheranno diverse presentazioni di libri, convegni su temi scottanti che riguardano la Sardegna e iniziative di beneficenza. E sempre in autunno partiranno, presso la nostra associazione, diversi corsi: affianco alle confermatissime lezioni di ballo sardo, partiranno un corso di lingua sarda ed è in fase di definizione un corso di cucina regionale. Diciamo che, nel nostro piccolo, qualcosa riusciamo a farla. E, infine, già a settembre ripartiranno le trasmissioni di Radio Atividade Sardas, la nostra web-radio ufficiale.”
Prima di salutarci e ringraziarla per la disponibilità, si può sbilanciare se “S’Istadi in Musica cun s’Acsit” tornerà a tenere compagnia ai sardi che vivono in Toscana anche durante l’estate del 2014? “E’ ancora prematuro parlarne ma, considerato il successo di questa prima edizione, credo che sia nelle nostre intenzioni ripetere una manifestazione del genere. Sperando di non tradire le aspettative del pubblico.”