di Cristoforo Puddu
IL Premio Internazionale di Poesia “San Domenichino” Città di Massa è un concorso letterario di consolidata tradizione, continuità ed importanza per aver saputo “interpretare il nuovo” della comunicazione e linguaggio poetico contemporaneo. La manifestazione -istituita nel 1958 ha raggiunto la 53° edizione e programmato l’attività per il quinquennio 2012 – 2016- registra regolarmente l’adesione di oltre seicento poeti, in rappresentanza dei cinque Continenti. Dal 1977 è stato istituito un premio assegnato a personalità di prestigio nazionale: nell’Albo d’Oro “Cultura” figurano, tra gli altri, il poeta Mario Luzi, il cardinale Ersilio Tonini, la Nobel Rita Levi Montalcini e lo scrittore Arrigo Petacco; mentre nella sezione “Carriera” risultano i nomi del tenore Andrea Bocelli, del giornalista Rai-Radio 1 Aldo Forbice e il C.T. della Nazionale di calcio “Campione del Mondo 2006” Marcello Lippi.
L’Associazione Culturale “San Domenichino” ha recentemente pubblicato l’antologia, curata da Franco Pedrinzani, relativa ai concorsi dell’ultimo triennio (2010 – 2012), in cui si raccoglie il meglio delle liriche premiate e selezionate da una giuria tecnica, guidata dal presidente Alessandro Quasimodo.
La vitalità e qualità lirica degli autori sardi in lingua italiana, che sempre più frequentemente concorrono a livello nazionale ed internazionale, è testimoniata in antologia dalle rappresentative composizioni di Francesco Pasella, giovane laureato in scienze politiche di Tempio Pausania (Premio Speciale 2010 – Anestetizzato sul ring); Caterina Coccia della provincia di Olbia-Tempio (Madri, dal libro “La mia antologia”); Fernanda Pinna, nata a Pirri e residente a Selargius (E correvo); Giovanni Marco Pruna della provincia di Carbonia-Iglesias (Muovere le cose, dal libro “D’inettitudine e d’amore”); Denis Soddu, scrittore e poeta residente in Svizzera (In ricordo di mia nonna); Ubaldo Spiga di Cagliari (Libera imprenditrice? – 3° classificato sez. “C” poesia a tema) e Carmine Scudu, insegnante elementare in pensione di Villagrande Strisaili (Il libro dei ricordi).
Di Francesco Pasella avevamo avuto modo di scriverne già in altre occasioni e nel recensire “Il porto degli sconfitti” (TAS, Sassari, 2007), la pubblicazione poetica d’esordio del tempiese, si era registrata immediatamente l’autorevolezza di una proposta d’avanguardia lirica “da crescere e coltivare”; negli anni non sono mancate le positive conferme in versi e quelle, altrettanto significative, di attivo operatore culturale (fondatore-redattore della rivista culturale “Gemellae” e promotore di manifestazioni poetiche dal segno innovativo). Dunque, un susseguirsi di riconoscimenti di prestigio che, come l’attestato speciale nell’edizione 2010 del concorso di Massa, hanno legittimato una delle voci più interessanti e originalmente talentuose nel panorama sardo dei cultori della poesia moderna in italiano. Di seguito proponiamo la lirica Anestetizzato sul ring: rappresentazione drammatica e suggestivamente coinvolgente “dell’ultimo round” di una vita.
(“Premio Speciale”
ANESTETIZZATO SUL RING di Francesco Pasella
Gli ultimi pugni,
a dispetto di garze e flebo.
Testate contro la morte,
preludio di un esodo infelice
tra quattro mura nemiche.
Arse le labbra
chiedono ristoro.
Livido e fratturato
dall’ultima fuga.
Sbarre invalicabili
come un avversario invincibile.
Neanche la consolazione
di un’ultima sigaretta.
Il ricordo del tuo angolo di mondo
protetto da pochi metri di parete.
Incespicano i passi e gli scatti
nella notte degli anni.
Lo sguardo è vitreo,
il respiro affannato.
Un quadrato con fitte funi
impossibili da scavalcare
è l’asettico letto straniero.
Suona la campana dell’ultimo round.)