La commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo ha approvato nella riunione del 30 maggio la proposta di risoluzione e di indirizzo alla Commissione Europea, per le nuove linee guida sugli aiuti di Stato a finalità regionale. Nel testo, che passerà all’esame della prossima seduta plenaria a Strasburgo, sono stati accolti tre emendamenti dell’eurodeputata sarda del Pd, Francesca Barracciu. Le tre integrazioni che hanno ottenuto il via libera dalla commissione Sviluppo segnano un passo decisivo verso il riconoscimento dell’insularità per la Sardegna, con l’inserimento dell’Isola tra i territori beneficiari degli aiuti di stato a finalità regionale. L’inserimento delle isole tra i territori beneficiari di tale modalità di aiuti non è, infatti, automatico. I regolamenti prevedono che siano destinati a due sole tipologie di regioni: quelle più povere definite “Convergenza” o “meno sviluppate” con Pil inferiore al 75% della media Ue (la Sardegna, come è noto, appartiene alla categoria delle regioni “in transizione” avendo un PIL superiore al 75% e inferiore al 90%) e ad altre definite su parametri che saranno stabiliti dagli Stati membri. Con l’emendamento Barracciu, si indirizza, invece, la Commissione Europea a includere da subito la Sardegna e le altre regioni insulari tra i beneficiari degli aiuti sottraendole così alla discrezionalità dei rispettivi Stati membri. Altri due principi approvati, con altrettanti emendamenti a firma Barracciu, riguardano il riconoscimento degli aiuti di Stato alle isole come adeguato risarcimento dell’insularità e l’innalzamento per i territori insulari dei massimali stabiliti dagli aiuti in regime di “de minimis”, per i settori dell’agricoltura, della pesca e dei trasporti. La misura è giustificata dalla necessità di sostenere le azioni delle isole nel recupero dei livelli di competitività rispetto alle regioni continentali. “Eliminare la discrezionalità del governo negli aiuti di Stato indirizzati alla nostra isola e innalzare il livello degli aiuti “de minimis” nei settori vitali per l’economia e lo sviluppo della nostra regione, come sono l’agricoltura, la pesca e i trasporti – spiega Francesca Barracciu – rappresenta un passo decisivo e concreto per ridurre il divario che separa l’Isola dalle altre regioni continentali”. “L’approvazione nella commissione Sviluppo regionale – conclude l’europarlamentare del Partito democratico – e il conseguente inserimento nella proposta di risoluzione alla Commissione europea, del principio che afferma il riconoscimento degli aiuti di Stato alla Sardegna come risarcimento alla condizione di insularità, significa segnare un punto decisivo in una battaglia fondamentale per il futuro della nostra regione e accorciare così le distanze tra i territori e le economie del nostro Paese ma, fatto ancor più rilevante, vuol dire riavvicinare la Sardegna all’Europa. Ed è questa l’unica strada da percorrere per dare risposte efficaci e credibili alle necessità e ai bisogni dei sardi”. Le proposte approvate passeranno ora al vaglio della prossima plenaria a Strasburgo.
Bravissima! avere la piena conoscenza dei regolamenti europei per seguire la giusta procedura. è così che si fa.