da Sardinia Post
L’europarlamentare del Pd, Francesca Barracciu, ha presentato un’interrogazione alla commissione europea per chiedere il riconoscimento delle agevolazioni della continuità territoriale Sardegna-Continente anche agli emigrati sardi. Nel documento, la Barracciu evidenzia come se da un lato la decisione della commissione del 24 aprile 2007 esclude il riconoscimento di tariffe agevolate in regime di continuità territoriale ai cittadini italiani nati in Sardegna ma residenti al di fuori dell’Isola, dall’altro, la Commissione dichiara che l’obiettivo di “permettere agli emigrati sardi di restare legati alla loro comunità culturale di origine” può essere considerato “un obiettivo legittimo di pubblico interesse, ai sensi del regolamento CEE 2408/92. Il regolamento è quello che, tra le altre cose, stabilisce, al punto 29 che “la Sardegna può essere considerata zona periferica per la sua insularità e l’assenza di effettivi mezzi di trasporto alternativi”. Per l’europarlamentare sarda con la dimostrazione del legame esistente, per esempio, in termini familiari, tra la persona interessata e la Sardegna e considerando che molti degli emigrati sardi non dispongono dei mezzi necessari per pagare il prezzo di un volo annuale per la Sardegna, si darebbe seguito alle indicazioni fornite dalla stessa Commissione per estendere la continuità territoriale ai cittadini nati in Sardegna ma residenti al di fuori dell’Isola. “Credo sia necessario – dichiara Francesca Barracciu – far cessare l’ingiusta penalizzazione ai danni degli emigrati sardi che sono esclusi dalle agevolazioni della continuità territoriale aerea. Mi impegnerò in ogni sede, anche in raccordo con le organizzazioni degli emigrati – conclude l’eurodeputata dei democratici – perché si ponga rimedio ad una ingiustificata discriminazione tra sardi, con l’auspicio che la Regione sappia fare altrettanto, per gli emigrati e i residenti in Sardegna, constatato che sui cieli dell’Isola si vola ancora in regime di proroga, con il modello di continuità aerea approvato nella scorsa legislatura dal centrosinistra. Un modello che necessità di aggiornamenti e rivisitazioni ma l’attuale giunta regionale, in quattro anni di governo, non è stata capace di far decollare un nuovo modello di continuità territoriale che tenesse conto delle modifiche nel frattempo intervenute nei mercati internazionali ed in grado di assicurare a tutti i sardi migliori condizioni nel trasporto aereo. Il tutto, con evidenti disagi per i sardi e danni facilmente quantificabili per la nostra economia, ad incominciare da quelli che mettono in ginocchio il comparto del turismo, mentre con altrettanta evidenza si constatano gli ingiustificati vantaggi per le compagnie aeree che operano negli scali sardi”.