ricerca redazionale
Dati e statistiche sono stati diffusi durante un convegno chiuso da un intervento del demografo Poulain. Michel Poulain, il demografo che arriva da Louvain in Belgio e che in tutto il mondo studia i centenari, non ha un solo dubbio: «Villagrande è il paese dove la longevità degli uomini è la più alta al mondo». Dice il professor Poulain, nato in un paesino di nome Sart-Eustacke che sta a cinque chilometri da Charleroi, la città bagnata dal Sambre: «A Villagrande va assegnato d’ufficio il Guinnes della longevità. Per i maschi è più elevata di quanto registriamo nel Tibet, nell’isola giapponese di Okinawa, siamo di fronte a un fatto eccezionale. Ne ho parlato nella rivista specializzata Experimental Gerentology». E perché qui si vive più a lungo? «Non lo so, è una ricerca che devono fare anche i medici, forse i genetisti ogliastrini del Dna ci saranno d’aiuto, ma ci dovranno studiare antropologi e sociologi. Certo è che questo è un paradiso fra monti e mare, fra laghi e fiumi. Anche il mio paese è bagnato da un corso d’acqua come il Flumendosa, ma da noi di centenari non ce ne sono proprio, beati voi». E dà una notizia, finora inedita: il primo centenario di Villagrande, a partire dai primi decenni del 1600, è stato un ex pastore di pecore e mucche, al secolo Antonio Francesco Pasquale Orrù, noto come "ziu Farìgu", nato nel 1847 e morto proprio nel 1947. Il boom a partire dall’immediato dopoguerra: ventidue centenari, come si è detto, per certificare un primato internazionale. Il professore belga non lavora da solo. È in contatto con l’Università di Sassari e collabora col team guidato da Luca Deiana,Giovanni Maria Pes e Ciriaco Carru. E poi c’è un’altra ricercatrice in condominio fra l’Università di Cagliari (facoltà di Scienze politiche, sezione Statistica) e l’ateneo di Louvain. È Luisa Salaris, 28 anni, nata a Terralba, diploma in un Istituto tecnico di Oristano, con Intercultura aveva trascorso alcuni mesi a Klimosk, 48 chilometri da Mosca, e così questa giovanissima ricercatrice parla benissimo tre lingue (russo, francese e inglese), studia il tedesco e vuol «imparare bene il cinese, la lingua del futuro». Si era laureata (110 e lode) con una tesi sui centenari, subito dopo un master in "Studi sulle popolazioni" all’università di Groningen in Olanda. E adesso eccola qui, fare la pendolare fra Belgio e Italia, tra viale Fra Ignazio a Cagliari dove collabora con la professoressa Anna Maria Gatti e le case di Villagrande e di Villanova, a spulciare documenti non solo negli uffici comunali ma negli archivi parrocchiali e diocesani. Sono state la Gatti e la Salaris a pubblicare (settembre 2004) un quaderno del Dres (Dipartimento di ricerche economiche e sociali, coordinatore scientifico Giuseppe Puggioni) dal titolo: "Grandi vecchi in Sardegna tra Ottocento e Duemila. La longevità attraverso i censimenti della popolazione". Un documento scientifico che esalta anche le ricerche fatte dallo studio epidemiologico (Akea) dell’Università di Sassari guidate da Luca Deiana e altri ricercatori ("The Sardinia study of estreme longevity" e, con Rossella Lorenzi, "Secret of Long Life Found). Studi che in un primo tempo segnalavano "la popolazione sarda come quella a più alto tasso di longevità fra le popolazioni studiate. Tale asserzione si basava sul fatto che erano stati rintracciati nell’isola 222 centenari, numero che – rapportato a quello dei censiti in Sardegna nel 1991 – forniva un tasso di 13,56 centenari per centomila abitanti con un massimo nella provincia di Nuoro (24.35) e un minimo in quella di Cagliari (9.71)". Poi il primato isolano perde smalto e si legge: «Secondo gli ultimi tre censimenti della popolazione i tassi di longevità dei sardi sembrano alquanto ridimensionarsi, risultando pari a 4.3; 7.8 e 11.5 centenari per centomila abitanti rispettivamente nel 1981, nel 1991 e nel 2001. Secondo quest’ultimo censimento il tasso regionale non si discosta da quello nazionale, 11.1. Mentre il tasso registrato nella provincia di Nuoro- 18.5 – pur essendo il più elevato delle altre province risulta alquanto inferiore a quello citato prima, cioè 24.35". Se queste sono statistiche che interessano non poco gli studiosi di tutto il mondo, resta accertato comunque che il regno mondiale dei centenari è proprio Villagrande, paese della nuova ribollente Provincia dell’Ogliastra.
Vi presento la nonnina di Arzana:
http://www.hanto.it/tzia_raffaela_arzana.htm