Il romanzo storico d’appendice “Ritedda di Barigau. Bozzetto ogliastrino” del maestro Marcello Cossu (Semèstene, 1845 – Lanusei, 1895) fu pubblicato in prima edizione nel 1885. Il testo si inquadra nella vasta produzione letteraria destinata al popolo che anche in Sardegna conobbe vasta fioritura tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento: i modelli erano il romanzo storico (in Scozia Walter Scott e in Italia Alessandro Manzoni; proprio in questi giorni il quotidiano di Sassari “La Nuova Sardegna” sta ripresentando le più famose opere fra storia e fantasia scritte dai narratori sardi: tra questi “Elodia e la repubblica sassarese” di Marcello Cossu) e il romanzo d’appendice (in Francia Pierre Alexis Ponson du Terrail e in Italia Carolina Invernizio, Voghera 1851 – Cuneo 1916).
La studiosa di origine sarda Lina Aresu (nata a Nuoro ma legatissima a Lanusei, dove ha trascorso infanzia e adolescenza), insegnante residente in Liguria e non nuova a pubblicazioni di carattere antropologico sulla Sardegna, ha riproposto una prima volta, nel 2003, il romanzo “Ritedda di Barigau. Bozzetto ogliastrino” di Marcello Cossu fondendo sapientemente l’opera in una miscellanea tra pagine originali, la riscrittura-riassunto di altre e un complessivo commento che ha rivitalizzato il feuilleton ottocentesco. Attraverso riflessioni che sondano l’ambientazione narrativa del “bozzetto ogliastrino” del Cossu, scrittore dimenticato e sconosciuto ai più, l’autrice ha aperto uno scenario di conoscenza sulle specificità antropologiche, letterarie, linguistiche e storiche della società e della Sardegna di metà Ottocento che si avviava verso l’Unità. La narrazione passa anche attraverso la novità del primo impegno da coscritti per i “Sardignoli”, nel sofferto ed eroico impegno bellico nella lontana Crimea; gli scontri ideali tra paolotti (clericali bigotti) e framassoni ed il periodo di grande conflittualità tra pastori e contadini per l’uso dei terreni comunali.
Essendosi esaurita da tempo la prima edizione della sua opera, nel 2012 Lina Aresu ha voluto procurarne una seconda edizione, sempre nella collana “Saragata” de L’Impronta Arti Grafiche (Via Tullo 3 – 16010 Sant’Olcese, Genova; Euro 15,00), arricchita da una prefazione e da una nota bio-bibliografica su Marcello Cossu firmate dal saggista sardo-pavese Paolo Pulina.
Il romanzo di Cossu è ispirato ad una storia reale ed è costruito secondo il metro del classico feuilleton che ricorre ad una sovrapposizione di tematiche storiche, popolari e “rosa”. Narra le vicende della burdisca Ritedda, segnata socialmente dalla condizione di nascita e da pregiudizi che ostacolano la relazione amorosa con un giovane di famiglia benestante, offrendo un “realistico” quadro dei luoghi e della comunità di Lanusei e dell’ Ogliastra quali erano centocinquant’anni fa.
Paolo Pulina, nell’ampia e documentata prefazione-saggio, sintetizza lo schema narrativo del romanzo con i ritmi delle attuali soap opera o telenovelas: “In Ritedda di Barigau abbiamo: partenza (una giovane incinta, ripudiata dal padre, è costretta a lasciare il proprio paese barbaricino); donazione (un soccorrevole mandriano accoglie la donna a Lanusei, nella propria casa e famiglia); persecuzione (una bambina, Ritedda, nasce ‘spuria’ e, dato il fatto che non si conosce il nome del padre, viene fatta segno di ogni possibile disprezzo e offesa); divieto (la bellissima, anche se ‘spuria’, giovane Ritedda deve fare i conti con il divieto sociale di sposare il ricco Daniele); allontanamento (al ricco Daniele che, superando i divieti, intende comunque coronare il proprio sogno d’amore, arriva l’ordine di partire per la guerra in Crimea); delazione e infrazione (seguendo i cattivi consigli di una serva, il ‘mostruoso’ figlio del generoso mandriano tenta l’insidia nei confronti di Ritedda); ritorno (Daniele torna dalla Crimea); e poi suspence…”. La “digeribilità” della storia è garantita e si gusta come un “pane di ghiande” di un secolo e mezzo fa.
La nota bio-bibliografica su Marcello Cossu approntata da Pulina dà una patria certa (Semèstene e non Bonorva) a Cossu e finalmente ne presenta la figura e le opere in maniera esauriente.
“Ritedda di Barigau. Bozzetto ogliastrino” di Marcello Cossu nella versione di Lina Aresu è stato recentemente adattato a Spettacolo di Narrazione con Musiche di Scena e proposto da Gianluca Medas, come voce narrante, e Andrea Congiu alla chitarra classica.
Bellissimo Romanzo, vale proprio la pena di leggerlo.