L’autore, per scrivere quest’opera che può anche essere un valido supporto didattico per l’insegnamento del sardo . campidanese, si è avvalso delle conoscenze dialettali di oristanesi sardofoni di radice, che usano espressioni e dizioni, così come le hanno apprese verbalmente dai loro genitori.
Come mai una simile opera?
“È un dizionario che mancava tra quelli in circolazione, perché riporta la variante del dialetto oristanese della lingua sarda, che è una parlata particolare, come le molte altre delle diverse zone geografiche dell’Isola”.
Tu che ti interessi anche della storia locale e degli umili, come definisci questa tua fatica?
“Un piccolo tassello, che si aggiunge al grande mosaico della storia millenaria dell’idioma sardo, pur latinizzato e inficiato da termini di altre regioni della Penisola e da Paesi invasori, occupanti e predominanti”.
Con quale intento hai scritto questo libro?
“L’opera, è anche di valenza didattica, utile alla scuole di ogni ordine e grado, di facile consultazione, con formule grammaticali, registri, traduzioni, prese in prestito da una sfortunata pubblicazione del 1924, subito fatta sparire dalla dittatura fascista”.
Il libro di Marco Porcu, “Dionariu Sardu – Italianu”, analogico, descrittivo, Campidanesu – Aristanesu, a corredo “Su maist’ e scola” la grammatica della lingua, Epd’o editore, di 552 pagine (40 euro), è già in libreria e a breve verrà presentato nelle sedi istituzionali, sia scolastiche e sia amministrative delle principali città della Sardegna.