Il canto a tenore sarà protagonista della serata che si terrà, lunedì 26 novembre 2012 dalle ore 17.00, al Teatro Massimo di Cagliari. L’iniziativa, con ingresso libero fino ad esaurimento posti, è promossa all’interno della rassegna “Fili e Poesia” (incontri, conversazioni, intrecci di poesia e prosa, versi e fili, parole e trame, immagini e suoni) da l’ENDAS con il Cedac e il Teatro Stabile della Sardegna; da segnalare la qualificata e significativa collaborazione all’incontro del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Cagliari.
La manifestazione “IL CANTO A TENORE – Sonos de sinnos” è coordinata e presentata dall’operatrice culturale Rosabianca Rombi, personalità assai nota e da sempre impegnata con passione alla promozione e diffusione in Sardegna, anche in ambito scolastico, della poesia dei lirici contemporanei come Elio Pecora, Dario Bellezza, Mario Luzi e Biancamaria Frabotta. All’incontro interverranno il docente Andrea Deplano, studioso della limba , della musica e canto tradizionale sardo, e il rinomato Coro a Tenore di Orgosolo.
Il canto a tenore, inserito dall’UNESCO tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità, rappresenta una tradizione locale ancora assai vivace e attiva, anche per il gran numero di gruppi che coltivano il genere nell’area centrale dell’Isola. Su Tenore o Cuncordu si compone da su bassu (il basso), sa contra (il baritono), sa mesu ‘oghe (il contralto) e sa ‘oghe (la voce solista).
Il canto a tenore, che si ritiene originato dalla replica ed assimilazione dell’uomo dei suoni-voci della natura, lo si fa risalire al periodo pre-nuragico. Mistero sull’origine del termine tenore -rileva e scrive lo stesso Andrea Deplano- “come su un rilevante numero dei vocaboli componenti il lessico del canto polivocale tradizionale profano, si fa fatica a scorgere etimi capaci di illuminarci con significazioni ancora condivisibili”.