Un attore, un cantante, un acrobata e un ballerino, questi sono i quattro, “Uomini”, al secolo, Federico Saba, Ignazio Nurra, Antonio Iavarone e Guido Tuveri, della compagnia “ASMED-Balletto di Sardegna”; luogo, il teatro Lagrada, nel centrale quartiere di Embajadores, della Madrid di fine 800’. Nel quadro del 5º Festival “Miradas al cuerpo”, é andato in scena lo spettacolo della compagnia sarda, nel corso di quattro intense settimane di spettacoli, raccogliendo professionisti ed amanti dell’arte della danza in generale, desiderosi di conoscere le ultime proposte nel campo internazionale, ed aperti a qualsiasi nuova idea che possa rompere schemi. Nel foyer del teatro incontro Guido Tuveri, coreografo e ideatore del lavoro, é accaldato per il compito assolto anche questa sera, e con un sorriso che da solo spiega la soddisfazione di avere incontrato un buon pubblico. Guido mi racconta la sua carriera. Iniziò a danzare a 19 anni con Paola Leoni, scomparsa purtroppo nel 2011, fondatrice dell’ASMED (Associazione Sarda Musica E Danza), conosciutissima nell’ambiente della danza in, e, fuori Sardegna, dal 1990 al 2006, visse a New York lavorando con la sua compagnia “Senza Nemo”. Nella metropoli americana scoprì e mise a punto nuove forme di modificare la struttura della danza, fino ad allora relegata al semplice, ma pur complesso, disegno gestuale, per poi, ritornato a Cagliari, come coreografo del Balletto di Sardegna, e grazie all’ottima intesa con Paola Leoni, importare le sue esperienze statunitensi creando tante nuove produzioni, ultima delle quali lo spettacolo proposto a Madrid. “Uomini”, nato dal desiderio di creare un rapporto tra diverse discipline del palcoscenico, raccogliendo e fondendo il lavoro di quattro artisti con differenti capacità, Antonio Iavarone, cagliaritano, artista acrobata dalla “Vitamina circo” alla “Ditta Vigliacci”, Ignazio Nurra, baritono, studi nella scuola “Farulli” di Fiesole, Federico Saba, attore, e lo stesso Tuveri, riuniti per proporre uno spettacolo che risulta molto particolare, dove l’acrobazia si fonde con la danza e il canto si coniuga elegantemente con la recitazione, in un gioco delle parti, dove gli artisti si scambiano reciprocamente i ruoli. Insomma, una pièce riuscita che ha divertito ed interessato gli spettatori spagnoli e non, un lavoro che ogni sera può leggermente subire modifiche, a seconda del rapporto che si crea con il pubblico, piccole variazioni di rotta, puntualizzate e ben controllate dalla bravura degli artisti in scena. Lo spettacolo, che questa volta l’Associazione Circolo Sardo Ichnusa della capitale iberica ha voluto appoggiare e proporre, è in cartellone da circa un anno, mi spiega Massimiliano Leoni, nipote di Paola e direttore della Compagnia, e quest’ anno in Sardegna, per dedicare e ricordare il lavoro dell’artista fondatrice dell’ASMED, l’Associazione sta riproponendo alcune delle Compagnie di danza che tracciarono il percorso dei primi festival degli anni ‘80 con il FIND (Festival Internazionale Nuova Danza, arrivato alla sua trentesima edizione), confermando la grande sensibilità e gli apprezzamenti che questa arte ha, oggi, nel grande pubblico isolano.
QUATTRO UOMINI A MADRID: LA COMPAGNIA "ASMED – BALLETTO DI SARDEGNA" NELLA CAPITALE SPAGNOLA
Aggiungi ai preferiti : Permalink.