CAOS NEI VOLI: COMPAGNIE AEREE IN GUERRA SOPRA IL CIELO DELLA SARDEGNA


di Umberto Aime – Nuova Sardegna

Il ring è sempre più ad alta quota. Da mesi Ryanair e Meridiana se le danno di santa ragione, con accuse reciproche di concorrenza sleale, scippi, accordi sottobanco, contratti misteriosi e molto altro: non è solo concorrenza, è una guerra spietata. Su cui soffia e sguazza Alitalia, che vede nemici dappertutto, forse salva solo Meridiana, ma alla fine prende a legnate solo la Sardegna fra voli cancellati, a Cagliari e Alghero, minacce di ritirare aerei o cancellare gli spazi aerei (slot) che non appartengono alla continuità territoriale, convinta così d’inchiodare la Regione a poche settimane dalla gara per il servizio pubblico su Milano e Roma. Come se non bastasse, all’orizzonte è annunciato un complicato intreccio azionario fra le società che gestiscono gli aeroporti di Olbia, Cagliari e Oristano: a novembre potrebbe esserci un altro inferno. Bene, anzi malissimo, comunque è arrivato il momento di dire basta all’arroganza e allo strapotere delle compagnie aeree che vogliono fare l’isola a brandelli. Chi può fermarle? L’ente che controlla il traffico nazionale, Enac è la sigla, non sembra aver la forza di farlo e l’ha dimostrato di recente nello scandaloso fallimento di WindJet ancora senza una soluzione. Anche il ministero dei trasporti è alle prese con altre storie: la poltrona di presidente della neonata e già controversa Authority. Anzi, qualcosa in più l’ha fatto, con un sottosegretario ha annunciato: «Azzereremo i privilegi di cui gode Ryanair in Italia» e invece della pace, altra benzina è stata gettata sul fuoco. A questo punto, solo la Regione potrebbe dire «basta», ma sugli aerei è ancora indecisa se insistere sulla tariffa unica per tutti, bocciata in primavera dalle compagnie, oppure concedere qualcosa in più ad Alitalia e Meridiana nella prossima gara per la continuità territoriale. Ma allo stesso tempo non vuole scontentare Ryanair, perché sa che solo gli irlandesi possono far crescere i numeri del turismo, anche se spesso sono arroganti (non che Alitalia e Meridiana non lo siano) e antipatici. Insomma, è un ring in cui la Sardegna potrebbe finire al tappeto soprattutto dopo gli ultimi scambi di cannonate fra le compagnie.

Ryanair. Il manager delle vendite per l’Italia, Matteo Papaluca, era a Cagliari per celebrare i cinque milioni di passeggeri partiti e arrivati dal 2007 a oggi dall’aeroporto «Mameli», gestito dalla Sogaer. Dublino gli aveva dato il compito facile di premiare una giovane passeggera brasiliana e poi, con abilità, avrebbe dovuto scodellare in sala tutti i successi (innegabili) della compagnia no frills, quella dei biglietti senza tasse. Il compitino l’ha eseguito: «Noi dappertutto portiamo ricchezza e posti di lavoro. Merito delle nostre tariffe: sono le più basse d’Europa. Ormai non siamo solo una low cost, ma una super low cost». Ma al momento di spiegare il perché del trionfo, o come mai negli aeroporti dove sono hanno più nemici che amici, il manager ha sbarrato il portellone dell’ufficialità e preferito l’uscita d’emergenza, il silenzio: «Di contratti non parlo. Dico solo che noi non riceviamo da aiuti di Stato da nessuno, mentre Meridiana sì, per non parlare di Alitalia. I nostri sono solo accordi commerciali con gli aeroporti, gli altri hanno ben altro». A tirare fuori dal tunnel il capo delle vendite, ci ha pensato il presidente della Sogaer, Vincenzo Mareddu, a capo della società di gestione del Cagliari-Elmas. «Grazie alla compagnia irlandese, il nostro traffico passeggeri è aumentato del 917 per cento sui voli internazionali e del 789 in quelli nazionali, Se nel 2007 Ryanair aveva staccato da e per Cagliari 163 mila biglietti, nel 2011 ha superato il milione e mezzo. È un record che vale molto, a cominciare dai posti di lavoro prodotti, 1.500, e poi c’è stata una forte incidenza sul fatturato del turismo». Giusto, ma Ryanair a Cagliari gode o meno di qualche incentivo speciale? Se Papaluca si è fermato a un no sottovoce, Mareddu è stato travolgente: «Non c’è nulla – ha detto – è tutto molto chiaro e trasparente, ma comunque riservato perché si tratta di un contratto e per questo non possiamo pubblicarlo. Ma alla guardia di finanza (c’è un’indagine in corso proprio sugli incentivi) lo abbiamo consegnato insieme a quelli sottoscritti con EasyJet e Meridiana. Sia chiaro:da tutte le verifiche i nostri bilanci sono usciti sempre puliti». Ma Meridiana dice che Ryanair è la favorita della Sogaer. Risposta secca: «A questo punto lo dico, chi accusa e sospetta, paga i servizi molto meno degli irlandesi». Apriti cielo.

Meridiana. La replica è stata veemente: «Se non hanno nulla da nascondere – si legge in un comunicato di Meridiana-Air Fly – allora rendano pubbliche le condizioni contrattuali applicate a Ryanair. Noi sappiamo il nostro: a Cagliari non abbiamo incentivi di alcun tipo da parte della Sogaer, della Camera di commercio, oppure da Provincia o Regione per il marketing e le attività commerciali, nè sui passeggeri nazionali, nè su quelli internazionali. Inoltre, paghiamo le tasse comunali (gli irlandesi no) e una tariffa per l’handling (è l’assistenza dopo gli atterraggi e prima dei decolli) di 690 euro a “toccata” per un aereo come quelli di Ryanair, al netto degli extra». Nel comunicato, manca la domanda decisiva ma è implicita: qual è la tariffa della Sogaer per gli irlandesi? È un mistero. Nel frattempo è evidente che le due compagnie si detestino. Sono una contro anche davanti all’Antitrust europeo.

Alitalia. Insieme a Meridiana, dovrà dare conto alla Regione del perché degli ultimi tagli selvaggi.. Ma col vecchio regime di continuità territoriali, l’assessore ai trasporti, Christian Solinas, ha ammesso che «il potere di sanzionare ora è dell’Enac, che fa poco. Oggi noi possiamo al massimo trovare un accordo, che potrebbe essere questo: Meridiana volerà dagli aeroporti sardi solo su Milano, Alitalia solo su Roma». Per pestare le mani a qualcuno, bisognerà aspettare il nuovo bando: «Con quello sì che potremo tenere sotto controllo le compagnie». Certo, ma non sarà prima di gennaio e nel frattempo?

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