di Tonino Bussu
Simile a quello ligneo del ‘400, ma di grandi dimensioni ora anche Ollolai ha il suo Cristo, il Crocifisso marmoreo degli emigrati che dall’alto domina il paese e il suo sguardo sorvola tutta la vallata per coinvolgere in un abbraccio ideale i santuari di Gonare e sinistra e San Cosimo a destra e finendo di fronte alla statua del Redentore sull’Ortobene di Nuoro.
Da quando è stato installato alle pendici della montagna di San Basilio è un continuo pellegrinaggio di fedeli di ogni età, anziani compresi, che desiderano vederlo e venerarlo.
Ma questo via vai di credenti è aumentato dal 26 agosto, giorno della inaugurazione e benedizione di questo Cristo Crocifisso marmoreo scolpito dagli artisti Nelly Ramos e Carlos Sanchez
Domenica 26 agosto infatti una folla orante di fedeli aveva accompagnato la processione verso il Cristo, guidata dal parroco di Ollolai Don Filippo Fancello , dal Vescovo di Nuoro Monsignor Mosè Marcia e dall’Arcivescovo di Oristano Monsignor Ignazio Sanna, dalle confraternite di Santa Giusta, da alcuni cavalieri e dalle prioresse di Ollolai che hanno intonato il rosario tradizionale del paese.
Seguivano le autorità civili, il presidente della Regione On. Ugo Cappellacci, i sindaci di Ollolai e di Santa Giusta Marco Columbu e Angelo Pinna, il capitano dei carabinieri della compagnia di Ottana e il maresciallo della stazione di Ollolai, i dirigenti dell’Associazione Paris cominciando dal sottoscritto e continuando con la vice presidente Anna Pina Arbau e Tonino Uselli, molto attivi per la preparazione dell’evento, e Michele Bussu Chelone che, insieme a Pierina, è stato uno dei protagonisti più impegnati per l’organizzazione di tutta l’attività legata al Crocifisso, il socio onorario Antonello Figus, ex sindaco di Santa Giusta, che tanto si è speso sia in questa occasione che nel 2007 quando il Crocifisso ligneo è stato riportato a Ollolai.
La toccante e solenne cerimonia della benedizione, officiata da parte del Vescovo di Nuoro Mosè Marcia e dell’Arcivescovo di Oristano Ignazio Sanna, del francescano Padre Leonardo Pisano e del parroco di Ollolai Don Filippo Fancello, ha richiamato tantissimi fedeli intorno al monte su cui il Cristo è stato installato e subito dopo vi è stata l’inaugurazione civile con il saluto dei sindaci di Ollolai e Santa Giusta, del Presidente dell’Associazione Paris e del Presidente della Regione.
E alla fine, come usa dire il nostro parroco Don Filippo Fancello, siccome tutti i salmi finiscono in gloria, siamo finiti all’Agriturismo Palai di Chelone, sede dell’Associazione Paris, dove gli invitati hanno potuto gustare ancora una volta l’ospitalità barbaricina con i migliori e gustosi piatti tradizionali accompagnati dai vini offerti dalle Cantine di Santadi e Vigna Branca di Dorgali.
E così quel Cristo ligneo, che era partito da Ollolai alla fine del ‘400 quasi fuggitivo e clandestino, è ora tornato in forma marmorea più grande e splendente che mai, accolto da una folla osannante di fedeli acclamanti in una giornata radiosa carica di pathos e suggestioni derivanti dalle tematiche di carattere religioso, artistico, storico e sociale.
E’ stata una giornata di fede e di cultura che ha permesso alle comunità di Ollolai e di Santa Giusta di saldare la loro amicizia e fraternità e di scrivere un nuovo capitolo sulla loro religiosità legata al comune simulacro del Cristo.