IL MONDO S'INCONTRA A FLORINAS ATTRAVERSO LE DANZE ETNICHE: L'11 E 12 AGOSTO LA NUOVA EDIZIONE DELLA RASSEGNA INTERNAZIONALE DEL FOLKLORE

il gruppo Figulinas alla manifestazione di qualche anno fa


di Fabio Canessa – Nuova Sardegna

 Venticinque anni di balli e canti nel segno della tradizione, per far conoscere la cultura popolare sarda nel mondo e portare il mondo qua, nell’isola. Anche Alessandro Chessa, presidente dell’associazione folk Figulinas, non ricorda più il numero esatto di gruppi internazionali arrivati nel corso degli anni a Florinas per partecipare al festival di musica e danze etniche inserito – unico tra quelli della Sardegna – nell’importante circuito del Cioff (Consiglio internazionale delle organizzazioni dei festival del folclore e delle arti tradizionali).

Per festeggiare le nozze d’argento l’associazione ha messo in piedi un’edizione speciale, con un programma in due serate, sabato e domenica, e gruppi provenienti da Perù, Russia, Spagna, Argentina, Kenya, Cile oltre a quelli sardi di Ploaghe, Dorgali, Orgosolo, Samugheo, Busachi, Bitti e Oniferi. Le difficoltà del momento e i tagli istituzionali non hanno bloccato la macchina organizzativa, mossa prima di tutto dalla passione dei componenti dell’associazione che ha portato il gruppo Figulinas a farsi conoscere e apprezzare non solo in Italia (nel 2010 la laurea folcloristica in Slovacchia, l’anno scorso la tournée negli Stati Uniti) e ha fatto diventare l’omonimo festival un appuntamento di grande richiamo.

L’anfiteatro comunale di Florinas si prepara dunque a ospitare le esibizioni dei gruppi ospiti in questa 23ª edizione in due lunghissime serate (presentate da Ottavio Nieddu) che si apriranno alle 21.30 con i padroni di casa del gruppo folk Figulinas. Sabato i riflettori saranno puntati soprattutto sul gruppo peruviano Cidan Mi con il loro repertorio di balli che affondano le radici nella storia della civiltà Inca e sui russi dell’ensemble proveniente da Kotelnich, cittadina della regione di Kirov, con canti e danze tradizionali della Russia settentrionale.

Domenica la presenza internazionale sarà ancora più forte con ben quattro gruppi provenienti da tre continenti diversi che si esibiranno sul palco dell’anfiteatro dopo alcuni gruppi folk della Sardegna. Dalla vicina Spagna, in particolare da Cadice, arriva La compania de baile Carmen Guerrero che da circa trent’anni porta in giro per il mondo le tradizioni iberiche. A rappresentare l’Africa ci sarà l’ensemble Nairobi dance, gruppo di ballerini, musicisti e acrobati kenioti.

Ma questa edizione del festival è soprattutto sudamericana. Così dopo la presenza peruviana del sabato, la sera dopo si replicherà con Los gauchos de Moreno che porteranno a Florinas il fascino dei balli argentini: da quelli tradizionali della pampa, all’immancabile tango, la danza più famosa al mondo. Grande attesa e curiosità anche per il gruppo che arriva dal Cile, l’associazione Conjunto Manavai, perché rappresentante delle danze, delle musiche, dei riti polinesiani integrati nella cultura millenaria dell’Isola di Pasqua, al largo delle coste cilene. Le tradizioni della magica isola di Rapa Nui (il nome nella lingua nativa), lontana migliaia di chilometri dalla terraferma, famosa per le enorme teste di pietra (i moai), capace di esercitare un fascino unico, arrivano così in Sardegna all’interno dello spettacolo del Figulinas festival.

Un flusso di suoni, colori, musiche, danze di tante diverse parti del mondo, con il comune denominatore della gioia e della fratellanza. Una festa che si ripete a Florinas da oltre vent’anni grazie all’impegno dell’associazione Figulinas.

 

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Un commento

  1. Vale la pena di citare la personalità florinese, cioè Lorenzo Manconi, cui è intitolata la Rassegna del folklore internazionale di Florinas, giunta alla 25a edizione, organizzata dal Gruppo Folk Figulinas, con il patrocinio dell’amministrazione comunale.
    Lorenzo Manconi (Florinas 1909 – Sassari 1986) è autore, tra le altre opere, di un “Dizionario dei cognomi sardi” (pubblicato dopo la sua morte, nel 1987, dalle edizioni Della Torre, con prefazione di Gin Racheli) ben conosciuto dagli emigrati sardi. Di professione era un pubblicitario: emigrato a Milano, fu uno dei pionieri della pubblicità in Italia (sono sue alcune fondamentali pubblicazioni sull’argomento), sino a divenire direttore della Federazione Italiana Pubblicitari (nel 1982 gli fu conferito il premio ‘‘Vita di pubblicitario’’).
    Andato in pensione si dedicò a studi sulla storia e sulla cultura della Sardegna, a partire da quelle del suo paese natale (ma “Vecchia Florinas”, del 1960, è utile per ricostruire la storia dell’intera curatoria di Figulinas, di cui fecero parte, tra i centri sopravvissuti: Cargeghe, Codrongianus, Florinas, Muros, Ossi, Ploaghe).
    Altri suoi titoli: “Storia della Chiesa in Sardegna dalle origini ad oggi”, 1981; e, anch’esso postumo, “Breve storia di Oristano”, 1993.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *